Giorno: 19 Marzo 2009

“Don Diana ucciso dai boss spaventati dalle sue parole”, di Roberto Saviano

La mattina del 19 marzo del 1994 don Peppino era nella chiesa di San Nicola, a Casal di Principe. Era il suo onomastico. Non si era ancora vestito con gli abiti talari, stava nella sala riunioni vicino allo studio. Entrarono in chiesa, senza far rimbombare i passi nella navata, non vedendo un uomo vestito da prete, titubarono. Chi è Don Peppino? Sono io. Poi gli puntarono la pistola semiautomatica in faccia. Cinque colpi: due lo colpirono al volto, gli altri bucarono la testa, il collo e la mano. Don Peppino Diana aveva 36 anni. Io ne avevo 15 e la morte di quel prete mi sembrava riguardare il mondo degli adulti. Mi ferì ma come qualcosa che con me non aveva relazione. Oggi mi ritrovo ad essere quasi un suo coetaneo. Per la prima volta vedo don Peppino come un uomo che aveva deciso di rimanere fermo dinanzi a quel che vedeva, che voleva resistere e opporsi, perché non sarebbe stato in grado di fare un´altra scelta. Dopo la sua morte si tentò in ogni …

Senato: il testamento biologico arriva in aula

Ieri al Senato si è avviato il dibattito sul ddl n. 10 recante disposizioni in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari al fine di evitare l’accanimento terapeutico, nonché in materia di cure palliative e di terapia del dolore. Vi proponiamo l’intervento del Sen. Umberto Veronesi che ancora una volta ci dimostra senso civico e amore per la libertà Signor Presidente, care senatrici, cari colleghi, rappresentanti del Governo, molte persone si sono sorprese che io, che da dieci anni mi occupo di testamento biologico ed ho scritto quattro volumi su tale argomento, non abbia firmato né presentato emendamenti al disegno di legge che viene oggi discusso. La risposta è che le mie perplessità e incertezze riguardano l’opportunità, la necessità stessa di questa legge, così come è formulata. La ragione della mia contrarietà è molto semplice: il testo che è stato presentato non è a favore del testamento biologico, come noi ci eravamo attesi quando abbiamo iniziato questo processo, ma è contro di esso. Mi spiego meglio. Il testamento biologico …

“Per una scuola di qualità. Riparte la protesta in Italia”, di Maristella Iervasi

Alessandra dal palco della Flc-Cigl di piazza Sant’Apostoli a Roma ha cercato il dialogo con la Gelmini maestra unica. Ha spiegato che alle elementari nelle ore di compresenza che il ministro dell’Istruzione considera spreco – «con le mie colleghe svolgiamo attività di recupero per i bambini che ne hanno bisogno. Altre volte, grazie alle compresenze – ha precisato -, riusciamo a fare attività di rinforzo linguistico con i bambini stranieri. E sempre nelle ore di compresenza ci capita addirittura di riuscire a far recuperare le lezioni agli alunni assenti per malattia». Ma la Gelmini l’accorato appello della maestra di Acilia non l’ha voluto sentire: ha preferito mettersi al riparo dalle 100 piazze d’Italia del sindacato di Guglielmo Epifani. Ha scelto l’inaugurazione di Mediolanum Corporate University di Basiglio (Milano 3) per manager finanziari. Altro che scuola pubblica. Palloncini colorati come il 30 ottobre scorso. Il santino della «Beata Ignoranza» stampato su magliette e adesivi. Slogan e calcoli più che espliciti: «Più tagli, meno precari, meno ricerca. Uguale zero futuro». Già, perchè allo sciopero della Conoscenza c’erano …

“L’Italia non è un Paese per giovani”, di Lorenzo Salvia

All’Associazione italiana giovani avvocati si possono iscrivere civilisti e penalisti che hanno fino a 45 anni. Quando di anni ne aveva 44 un certo Anthony Charles Lynton Blair non solo aveva fatto già una discreta carriera di lawyer, ma con il nomignolo di Tony si era anche trasferito al numero 10 di Downing Street come primo ministro della Gran Bretagna. La responsabile dei pionieri, la componente giovane della Croce Rossa italiana, si chiama Fiorella Caminiti e di anni ne ha 47. Alla stessa età, in un Paese che di pionieri se ne intende, Barack Obama si era già lasciato alle spalle la carriera di senatore per entrare alla Casa Bianca. Non è un Paese per giovani l’Italia. Ma un Paese dove anche chi è in gamba e preparato fatica ad affermarsi nel lavoro e a diventare indipendente dalla propria famiglia prima dei 40 anni. Un Paese che vede crescere la triste categoria dei giovani-adulti: uomini e donne che magari hanno già superato il mezzo del cammin di loro vita ma che sul lavoro — come …

Biagi / Franceschini: Ora tocca a noi raccogliere sue indicazioni

“Un riformista che ha pagato con la vita la sua coerenza” Marco Biagi era “un riformista” che “ha pagato con la vita il suo coraggio e la sua coerenza” e ora la politica deve “raccogliere le sue indicazioni”. Lo scrive il segretario del Pd Dario Franceschini in un articolo che sarà pubblicato domani su ‘Il Resto del Carlino”, nell’anniversario dell’uccisione del giuslavorista. “Il ricordo di Marco Biagi – dice Franceschini – non nasce solo dal dovere della gratitudine per chi ha pagato con la vita il suo coraggio e la sua coerenza: è soprattutto un segno di affetto e di riconoscimento per gli insegnamenti che ci ha dato”. “Biagi era un riformista – scrive ancora Franceschini -. Operava come tutti i veri riformisti, con forti ideali, ma con il pragmatismo necessario per calare e far vivere i principi nella realtà. Per questa sua capacità di incidere sui problemi faceva paura ai terroristi, che lo hanno ucciso”. Il segretario del Pd ricorda come “Biagi riteneva che si dovessero correggere certe rigidità dei rapporti di lavoro tradizionali, …