Giorno: 6 Marzo 2009

Né ronde, né sprechi

Dove trovare i fondi per restituire mezzi e strumenti alle forze dell’ordine, bistrattati dall’ultima legge finanziaria? Votare il 6-7 giugno sia per le elezioni europee e amministrative sia per il referendum in modo da risparmiare 400 milioni da destinare alla sicurezza ed assumere 5000 uomini nelle forze dell’ordine. Questa è la proposta del PD che Dario Franceschini ha presentato nella Sala Berlinguer di Montecitorio durante un incontro con i rappresentanti dei sindacati di polizia. Il leader del PD ha chiarito che in realtà, “il governo vuole che si voti in due date distinte – le elezioni il 6-7 giugno, il referendum il 21 – perché così sarà più difficile raggiungere il quorum, e fanno un piacere a quella parte della maggioranza, la Lega in particolare, che non vuole che il referendum passi”. “Votiamo in una sola data. Sono certo che la maggioranza ci accuserà di demagogia come fanno per tutte le nostre proposte, ma noi presentiamo numeri precisi. La sicurezza è un tema che hanno sventolato in campagna elettorale ma i fatti sono questi: tre …

“La favola del corvo”, di Massimo Giannini

Ultimo venne il corvo. Alla fine anche Tremonti si è arreso all’uccello del malaugurio che già da settimane, secondo la vulgata governativa, volteggiava tra Confindustria e Bankitalia. Il 2009, dunque, sarà “un anno terribile”. Noi lo sapevamo già. Come lo sapevano migliaia di cassintegrati rimasti senza lavoro, di precari rimasti senza sussidi, di piccole imprese rimaste senza ordinativi. Ora lo riconosce pubblicamente anche il ministro del Tesoro. La paura ha ceduto alla speranza. La resa di Giulio è verosimilmente dolorosa, e colpevolmente tardiva. Ma nessuno se ne può compiacere. Se anche lui ha capitolato, dopo mesi di cadornismo congiunturale, vuol dire che l’Italia è davvero messa male. Resta da chiedersi il perché, di tanta prolungata “resistenza” di fronte all’inesorabile asprezza della crisi e di tanta ostinata “renitenza” di fronte all’ineludibile principio di realtà. L’ottimismo di facciata imposto da Berlusconi all’intera squadra di governo spiega il rebus solo in parte. Il vero problema di Tremonti è la tenuta dei conti pubblici, e quindi l’affidabilità del marchio Italia sui mercati. Con un Prodotto lordo in picchiata al …

“Donne al vertice, un guadagno”, di Guido Romano

Le donne al vertice delle imprese italiane sono poche, molto meno della media europea, e questo è un fenomeno noto, di cui da qualche tempo si è iniziato a discutere. La novità che emerge da una ricerca di Cerved sulle donne manager è un’altra: le imprese guidate dalle donne vanno meglio rispetto alle altre, accrescono più velocemente i ricavi, generano più profitti, sono meno rischiose. Secondo le statistiche della Commissione europea, il l’Italia è 29ª (su 33 Paesi censiti) per numero di donne presenti nei consigli d’amministrazione delle società quotate in Borsa (con il 4% degli amministratori, contro una media della Ue a 27 dell’11%), seguito solo da Malta, Cipro, Lussemburgo e Portogallo. Utilizzando gli archivi di Cerved sui soci e sugli amministratori delle società di capitale italiane, è possibile allargare il campo d’osservazione anche alle aziende non quotate: la presenza femminile nei consigli d’amministrazione delle imprese con un fatturato maggiore di 10 milioni risulta pari al 14%, in leggera crescita rispetto al 12% osservato nel 2001. Le imprese in cui il potere è in …