Giorno: 21 Aprile 2009

“Ricordare il 25 aprile per non smarrire l’orientamento”

L’on.Ghizzoni: “A Carpi stracciate le bandiere tricolore. Di fronte a questi episodi è necessario dare più spazio ai momenti di approfondimento storici e celebrativi”. L’on. Manuela Ghizzoni interviene nel dibattito sulla ricorrenza del 25 aprile. Ecco la sua nota «Il 22 aprile ricorre il 64° anniversario della Liberazione dei principali centri della provincia e di Modena, città Medaglia d’Oro al Valor Militare, che hanno dato un alto contributo militare, ma soprattutto etico, morale e civile (e di vite umane) alla lotta per liberare il nostro Paese dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista. Come ogni anno il 25 aprile, data simbolica della nascita della democrazia italiana, è oggetto di un vivace dibattito pubblico. Ma quali sono gli aspetti affrontati? È stato forse approfondito il contributo dato alla Liberazione nella nostra provincia dai quasi 20 mila partigiani e patrioti combattenti? Si è ricordato il sacrificio di giovani che hanno perso la vita per la Libertà (anche quella di stampa, oltre a quelle democratiche)? Si è ricordata l’ampia solidarietà manifestata dai civili nei confronti dei partigiani in armi? …

“La situazione della scuola merita chiarezza. Report: un’occasione perduta?”, di Amalia Perfetti

Pubblichiamo integralmente la lettera inviata alla redazione di Report da un’amica del nostro sito che insegna nella scuola media. “Aspettavo con impazienza la puntata di domenica 19 aprile di Report, trasmissione che da sempre seguo con grande interesse, figuriamoci una puntata sulla scuola. Non posso però nascondere che sono rimasta molto delusa! Sono un’insegnante di italiano, storia e geografia nella scuola media, precaria e destinata dal prossimo anno a non lavorare più. Ovvio che mi sarei aspettata da voi una messa a fuoco migliore dei tagli che stanno abbattendosi sulla nostra scuola e che genereranno un fortissimo abbassamento dell’offerta formativa e della sua qualità e che avranno una ripercussione pesantissima sulla vita di decine e decine di migliaia di lavoratori precari: docenti, ammistrativi (praticamente dimenticati in trasmissione) e collaboratori scolastici, che dal prossimo 1° settembre, dopo anni di servizio, saranno lasciati a casa. Gli attimi di riflessione di Gabanelli, debbo riconoscere, sono stati quasi tutti all’altezza della difficoltà in cui versa in questo momento la scuola italiana, non altrettanto posso dire dei vari servizi. E questo soprattutto …

“Questa modifica è pericolosa”, di Marco Travaglio

Procuratore Raffaele Guariniello, quali conseguenza avrebbe l’emendamento “salva-manager” sui processi per gli infortuni e le morti sul lavoro? «La norma è molto confusa e di difficile interpretazione. Quel che è certo è che modifica il Codice penale su un principio basilare, soprattutto nei processi per violazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Il principio è che non impedire un evento che si ha l’obbligo di prevenire, equivale a cagionarlo. Tutta la cultura della prevenzione ruota intorno a questo principio. Che ora l’emendamento, infilato all’ultimo momento nel testo, va a modificare, riducendone l’ambito di applicazione». In che modo? «Par di capire che chi, pur avendone l’obbligo, non ha fatto nulla per impedire un evento, come l’infortunio o la morte di un lavoratore, non sarebbe più chiamato a risponderne se non ricorreranno quattro condizioni che l’emendamento elenca. La quarta è la più insidiosa: prevede che, per processare il datore di lavoro o il responsabile della sicurezza, l’evento non deve essere “imputabile” a una serie di “soggetti” previsti dal decreto“per la violazione delle disposizioni ivi richiamate”. …

“Il Piano casa. Un garage trasformabile in abitazione”, di Bianca Di Giovanni

Un sisma più pericoloso di quello abruzzese si sta preparando tra le righe del piano casa. Soprintendenti depotenziati, norme ambientali allentate, certificazioni antisismiche richieste nella compravendita degli edifici oggi in costruzione, ma solo sulla carta, senza un vero incentivo al controllo. È quanto si evince dall’ultima «bozza» del decreto che l’Unità è riuscita a consultare. Otto articoli che demoliscono le tutele del territorio, che in apparenza si vogliono rafforzare. Ogni disposizione, infatti, lascia aperto un pericoloso spazio di ambiguità. La parte ad alto rischio è in appena due righe del primo articolo, sulla attività edilizia libera, cioè priva di autorizzazioni. La «bomba» è inserita alla lettera g, che apre la porta ai «mutamenti di destinazione d’uso attuati senza esecuzione di opere edilizie». Tradotto: un palazzo di uffici può trasformarsi in appartamenti (è il caso più frequente negli abusi di Roma). A poco serve l’aggiunta salva-apparenze «in conformità agli strumenti urbanistici comunali». Se gli strumenti impediscono la nuova destinazione, non si comprende la nuova norma. CONFRONTO CON GLI ENTI LOCALI La norma farà sicuramente infuriare Regioni …

“La memoria e il futuro”, di Vittorio Foa

Con la memoria della Shoah abbiamo imparato a celebrare non soltanto chi cade in guerra ma chi è vittima innocente, il civile. Possiamo ricordarne i nomi e le età e celebrare in una memoria carica di insegnamento la morte di chi non immaginava di morire. Con il 1945 abbiamo ricostruito il sistema dei partiti, per seguire l´esempio dei paesi vincitori e anche per riallacciarci al passato, dopo vent´anni di soppressione dei partiti. Ma successivamente i partiti hanno lasciato troppa insoddisfazione. Mi sembra che esista un fenomeno dai tempi lunghi: una destra profonda che prende le forme più varie, a volte persino forme di sinistra. Le forme della destra profonda possono essere nazionaliste, militariste, razziste, fasciste, o puramente liberistiche. In tutti questi casi la chiusura nel proprio particolare, nella famiglia e il proiettare il rapporto con il mondo sulla propria particolarità diventano dominanti. Le lotte politiche fra i partiti socialisti, comunisti e democristiani si susseguirono per anni, fin verso la fine del secolo, quella di cui stiamo ancora adesso vivendo gli esiti, che ha visto la …

“Gli italiani che sbagliano e fanno le vittime”, di Beppe Severgnini

Oggi parliamo di plagio accademico, cori contro Balotelli, professionisti ingordi e cemento (male) armato. I fili italiani sono sottili e tenaci: trovarli è possibile, tagliarli troppo faticoso. Cominciano dalle università. A differenza di quelle inglesi o francesi, sono sprovviste di software di rilevamento del plagio. Secondo la società Six Degrés, che ha condotto una ricerca su 2.000 atenei e istituti, il 50% delle tesi contengono più del 5% di similitudini da Internet. Traduzione: metà degli studenti copia. Alle superiori, l’84% delle tesine dell’ultimo anno sono del tutto o in parte copiate. Voi direte: segreto di Pulcinella. D’accordo: ma il plagio è vietato, talvolta è reato. In molti Paesi, Usa in testa, l’azione è giudicata grave e disonorevole. Uno studente sorpreso a copiare è punito severamente, talvolta espulso. Forse perché al liceo ho peccato, non mi sento d’essere troppo severo. Ai tempi, però, si trattava di una soffiata o una sbirciata. Oggi si copia su scala industriale. Perché fare una ricerca se si può fare copia-incolla da Wikipedia? Alla stessa conclusione, devo dire, arrivano anche valenti …