Giorno: 9 Aprile 2009

Per i terremotati dell’Abruzzo c’è anche la mobilitazione del PD

La tragedia del terremoto in Abruzzo interpella tutti e ciascuno a fare quanto possibile per portare aiuto e conforto alla popolazione così duramente colpita. In questo senso ti informo che il PD ha attivato presso il Dipartimento Organizzazione una unità di coordinamento per indirizzare, attraverso la Protezione Civile e gli assessorati competenti, aiuti concreti. La struttura è coordinata da Donato Mosella, Ettore Rosato e Federica Mogherini. Le iniziative avviate al momento sono due: il reclutamento di volontari con specifiche competenze (medici, infermieri, elettricisti, idraulici, cuochi, falegnami, psicologi, informatici, radioamatori, etc.) che saranno messi a disposizione della Protezione Civile per rafforzare le squadre di soccorso che si apprestano a raggiungere i luoghi colpiti dal terremoto, e l’allestimento di cucine da campo. Mentre ti confermo che gli Uffici dell’Organizzazione sono a tua disposizione per le informazioni che riterrai utili, ti segnalo che i volontari possono aderire inviando il modulo allegato a volontari.abruzzo@partitodemocratico.it oppure al numero di fax 06.69532465. Per altre informazioni è possibile contattare il numero 848.888.800. 1000 volontari “Sono appena tornato da L’Aquila, circondata da un …

Interrogazione a difesa delle donne afgane della senatrice Vittoria Franco

Al Ministro degli Esteri Premesso che: secondo quanto scritto nei giorni scorsi dal Guardian e dall’ Indipendent, il Presidente afgano Hamid Karzai avrebbe firmato una legge che di fatto legalizza lo stupro all’interno del matrimonio, vietando alla donna di rifiutarsi di avere rapporti sessuali con il marito; tale legge, secondo quanto scrivono i due autorevoli giornali britannici, vieterebbe inoltre alle donne di uscire di casa senza il consenso del coniuge e imporrebbe loro di chiedere l’autorizzazione al marito anche per cercare lavoro e recarsi dal medico; infine il documento firmato da Karzai escluderebbe le madri dalla custodia dei figli, in quanto diritto esclusivo del padre; queste norme rappresentano un gravissimo attacco ai diritti delle donne afgane e costituiscono una palese violazione delle Convenzioni internazionali in difesa dei diritti umani, sottoscritte in questi ultimi anni dallo stesso governo di Kabul; particolare impressione suscita la legalizzazione dello stupro, se avvenuto all’interno del matrimonio, che come affermano tutti i documenti dell’Onu rappresenta una violazione dei diritti umani fondamentali; l’entrata in vigore di una tale legge rischierebbe di mettere …

“C’è giustizia in Parlamento”, di Massimo Giannini

C’è un giudice a Montecitorio. La doppia, clamorosa bocciatura delle norme sulle ronde e sul tempo di permanenza degli immigrati nei Cpt è un’ottima notizia. In primo luogo, è una novità che fa ben sperare per la civiltà giuridica del Paese. Pure in questi tempi di crisi del multiculturalismo e di drammatica escalation dei flussi migratori, non esiste altra democrazia europea che abbia introdotto leggi non da stato emergenziale, ma da stato criminogeno. Le ronde anticlandestini sono questo e non altro. E non è un caso che fossero state bocciate dal Consiglio superiore della magistratura perché incostituzionali e dal sindacato di polizia perché ingestibili. L’allungamento a 180 giorni della permanenza dell’immigrato nei centri di smistamento è persino peggio: una misura sostanzialmente carceraria, stabilità da un’autorità amministrativa, in assenza di reato e di garanzia giurisdizionale. La natura quasi eversiva di queste misure sta nella “furia” di Maroni che tuona: “Ora dovremo liberare 1038 clandestini”. Dice proprio così, il ministro degli Interni: “Liberare”. È la conferma implicita che per lui e per il Carroccio, i Cpt sono …

“L’allarme inascoltato dal ministro. «Norme antisismiche, basta rinvii»”, di Carlo Bonini

Si sente ripetere dall’alba di lunedì che, in fondo, nella catastrofe abruzzese non ci sono innocenti. Che, dunque, la colpa è un po’ di tutti. Un buon modo per dire che la colpa, in fondo, è di nessuno. Eppure, solo a fare qualche domanda, è storia di ieri. Il 12 febbraio, sette settimane prima che il terremoto uccidesse, Alessandro Martelli, ingegnere di vaglia che il mondo ci invidia, prende carta e penna per scrivere al ministro delle infrastrutture Altero Matteoli che il suo governo sta spensieratamente rinviando un atto di civiltà e responsabilità verso il Paese: l’entrata in vigore delle nuove norme antisismiche di standard europeo. Martelli non è esattamente un passante. E’ responsabile della sezione Prevenzione Rischi Naturali dell’Enea, insegna scienza delle costruzioni in zona sismica all’università di Ferrara, presiede il “Gruppo di lavoro isolamento sismico” (Glis), associazione che raccoglie 300 tra i migliori esperti di settore. Scrive dunque Martelli a Matteoli: “Signor ministro, come lei sa, è dal 2001 che il settore delle norme tecniche per le costruzioni antisismiche è di fatto in …