Giorno: 30 Luglio 2010

"La bomba che ha spento Bologna", di Michele Brambilla

La strage infinita fra terroristi neri P2 e depistaggi. I più giovani non sanno e non possono neanche immaginare che trent’anni fa Bologna – la bella, gaudente Bologna – visse un giorno come di guerra, riprecipitò ai tempi lontani dei bombardamenti. Non c’erano neppure abbastanza ambulanze per far fronte all’emergenza e gli autobus di linea sfrecciavano per le vie a tutta velocità diretti agli ospedali, con un lenzuolo bianco fuori da un finestrino per segnalare l’allarme, carichi di cadaveri e di corpi che ancora respiravano: ma straziati, carbonizzati. La gente che vedeva si chiedeva quale inferno si fosse spalancato, perché non c’erano ancora i cellulari, e le notizie circolavano lente. Il 2 agosto 1980 era un sabato. La stazione era presa d’assalto da turisti che andavano e che venivano, perché Bologna è il crocevia d’Italia, da qui si passa per l’Adriatico e per il Sud, per la Toscana e per il Brennero. Coppie di sposi e di fidanzati, nonni, giovani con zaini stracolmi, tedeschi, bambini in sandali con il sacchetto dei giochi da spiaggia, impazienti …

"Zitto tu, Parlamento", di Giorgio Frasca Polara

Ancora una volta il Servizio per il controllo parlamentare della Camera ha fatto le pulci al governo e al suo modo di (non) rispondere agli “atti di indirizzo e di controllo” proposti dai deputati a questo e a quel ministero ed approvati dall’assemblea. Ne esce ancora una volta un quadro che conferma – come nel caso dei biblici ritardi nelle risposte alle interrogazioni, quando queste più spesso non vengono letteralmente ignorate – il sostanziale non-rispetto dell’esecutivo per il lavoro e l’iniziativa del Parlamento e dei singoli deputati. Preciso la natura di questi atti: sono gli ordini del giorno e le mozioni votati al termine dell’esame di singole leggi e che impegnano (o avrebbero dovuto impegnare: insisto su questo termine, che è regolamentare) il ministro competente per materia ad attuare le indicazioni in essi contenuti. Subito una desolata annotazione: nel giugno scorso “sono state trasmesse al Servizio, da parte dei ministeri competenti, le note relative all’attuazione di 26 ordini del giorno e 2 mozioni (…) Si riscontra pertanto una sensibile diminuzione delle attuazioni: 26 a fronte …

"Buona scuola soldi bene spesi", di Barack Obama*

So che qualcuno sostiene che uscendo da una recessione la mia amministrazione dovrebbe concentrarsi solo sulle questioni economiche. L’avevano detto sulla riforma della sanità, come se la sanità non avesse nulla a che fare con l’economia; e sulla riforma finanziaria, e ora lo dicono mentre lavoriamo alla riforma dell’istruzione. Ma l’istruzione è una questione economica – se non “la” questione economica dei nostri tempi. È una questione economica quando il tasso di disoccupazione per chi non è andato all’università è quasi doppio rispetto a chi ci è andato. È una questione economica quando sappiamo bene che i paesi che oggi ci superano sulla formazione domani ci supereranno in competitività. Da anni abbiamo capito che l’istruzione è una premessa per la prosperità. Eppure abbiamo tollerato uno status quo in cui l’America è alle spalle di altre nazioni. Appena una settimana fa, siamo venuti a sapere che, nell’arco di una sola generazione, l’America è passata dal primo al dodicesimo posto nelle classifiche sulla percentuale di giovani che porta a termine gli studi. Eravamo primi, siamo dodicesimi. Ne …

Carceri, il Pd: Sant’Anna “ad altissimo rischio”

Per i democratici la prima cosa da fare è assegnare i 21 agenti promessi dal governo e dagli esponenti locali del centrodestra. Il carcere di Sant’Anna è il più sovraffollato tra i 13 istituti penitenziari dell’Emilia-Romagna quindi uno dei più sovraffollati d’Italia, visto che la nostra regione è, in assoluto, quella con il più alto indice di sovraffollamento a livello nazionale. Al suo interno vivono circa 500 detenuti, il doppio della capienza, mentre il numero degli agenti penitenziari è molto al di sotto di quanto previsto dalla pianta organica. La denuncia arriva dal Pd di Modena che sulla situazione esplosiva del Sant’Anna ha già presentato un’interrogazione in Comune e ne presenterà una analoga in Provincia. Altre interrogazioni, a firma di parlamentari modenesi, sono state presentate al ministro della Giustizia Alfano. Oggi la pianta organica del carcere di Sant’Anna prevede 226 agenti. Gli agenti in servizio sono 170, 20 dei quali impiegati in funzioni amministrative. Tenendo conto dei turni, delle ferie, dei permessi e del personale distaccato in altre sedi gli agenti effettivi che si occupano …

L’onore ritrovato del deputato

Non si sa se saranno trenta, venti, dieci. Se faranno cadere un governo che doveva essere il più forte della storia repubblicana, o se “semplicemente” lo costringeranno a lavorare con gli strumenti della politica invece che con la propaganda. È difficile fare previsioni sul destino dei parlamentari che sceglieranno di andare con Fini. Una cosa è certa: con il proprio gesto stanno restituendo un’inaspettata dignità alla figura del parlamentare, forse promessa per una stagione diversa in tutti gli schieramenti. Non lo scriviamo perché Briguglio e Perina, Bocchino e Urso, stiano facendo un particolare favore al centrosinistra. Non è neanche detto che sia così: fino a qui è stata casomai l’opposizione ha fornire sponde a Fini, lui a guadagnare dalle difficoltà di Berlusconi, e la crisi che si apre potrebbe essere meglio sfruttata da forze che non sono il Pd. D u n – que, ci sono pochi calcoli da fare. Invece c’è un attestato di coraggio e perfino di disinteresse da riconoscere a questa pattuglia di dissidenti in via di epurazione. Da molti anni, pur …

Governo inadeguato a fronteggiare la vicenda Fiat

Bersani: “Quale Italia abbiamo in mente? Che cosa fa l’esecutivo?”. Fassina: Gravissima la scelta di fuoriuscire dal contratto nazionale e da Confindustria”. E i senatori Pd in Commissione lavoro indicano quattro punti per uscire dall’impasse Non ha dubbi Pier Luigi Bersani nell’indicare al governo qual è la priorità assoluta per il Paese: il lavoro. E lo fa prendendo spunto dalle ultime vicende che hanno visto la Fiat come protagonista: la costituzione della newco Fabbrica Italia Pomigliano, gli annunci di voler fuoriuscire dal sistema di contrattazione nazionale e dall’alveo di Confindustria. Per il segretario del Pd, “il rischio che la palla di neve diventi una valanga non è questione di questo o quel sindacato: è una questione politica e di governo. Quale Italia abbiamo in mente? Sul recupero di efficienza del sistema industriale e dei servizi, non c’è dubbio, bisogna fare molto di più e non è solo questione di contrattazione”. Non è quindi improprio domandasi se “per mantenere l’industria in Italia, dobbiamo forse portare l’Italia negli Stati Uniti o magari in Cina? Io credo – …

"Prepariamoci al dopo, senza pasticci", di Marina Sereni

Si respira un clima pesante nella destra italiana. Nelle aule e nei corridoi di Montecitorio regnano l’incertezza, la confusione, il retroscena sui colloqui veri o presunti tra esponenti politici dei due schieramenti. E intanto fuori, nel paese reale, ci sono lavoratori che perdono il posto, ragazzi e ragazze che non hanno alcuna certezza per il futuro. Ci sono imprese che faticano a resistere alla crisi, terremotati abruzzesi che non vedono la prospettiva di una vera ricostruzione. Mentre, a causa delle scelte della Fiat, nell’assenza impressionante di una qualche politica del governo (e per ora anche di un ministro), viene al pettine un grande nodo che riguarda la competitività del nostro sistema industriale e di un settore importante come l’auto. Sia che nel Pdl in queste ore si faccia la pace (o la tregua) sia che si vada ad una rottura, ci sono due dati da cui il maggior partito dell’opposizione non può prescindere: è necessario mettersi in sintonia con le persone in carne ed ossa, con chi lavora e produce, con i problemi veri dell’Italia, …