Giorno: 2 Luglio 2010

«Comencini unite: l'Italia non è un paese per donne», di Fulvia Caprara

Cristina scrive e Francesca dirige lo spettacolo-pamphlet “Libere” “Per proporre un modello femminile nuovo e sentirsi meno sole” Ci voleva «un gesto di teatro», dice Francesca Comencini, per lanciare una mobilitazione di idee, proposte e desideri che riguarda le donne di oggi. Quelle, spiega l’attrice Lunetta Savino, «che non si riconoscono nelle storie e nelle immagini rimandate da certe cronache», quelle «contrarie alle scorciatoie», quelle che bando alla «lagna, perchè bisogna essere vitali e propositive». Ci voleva un atto creativo che mettesse insieme, come accade stasera a Roma, all’Accademia Nazionale della Danza, donne di diverse generazioni e le facesse dialogare, anche per ritrovare il senso perduto della comunità: «Quando mi hanno chiamata – dice un’attrice giovane e sulla cresta dell’onda come Isabella Ragonese – mi sono sentita meno sola». Lo spettacolo si chiama Libere, lo firma Cristina Comencini e la regia è della sorella Francesca. Sulla scena si fronteggiano due interpreti di età differenti, molto amate dal pubblico del cinema e della tv, molto premiate, molto richeste. Due che, in questo momento della loro carriera, …

«Bersani sulla Manovra: insegnanti pagano, Berlusconi no», di Bianca Di Giovanni

Sulla manovra c’è troppo conformismo verso il governo, da parte della classe dirigente, dei giornali, anche delle forze sociali. Non basta dire va benino: se mancano le risorse per la crescita bisogna dire che va male». Pier Luigi Bersani torna ad attaccare il muro dell’asservimento al pensiero dominante, l’atteggiamento acritico che condanna il Paese al silenzio di fronte a una manovra «ingiusta e recessiva», dice Anna Finocchiaro al suo fianco. Il leader del Pd accusa gli osservatori, i giornali («ancora titolano: parte il federalismo? E quando arriva?»), gli industriali timidi interlocutori di un governo inerte. In Senato la commissione avanza a rilento, anche se con colpi micidiali come quelli sferzati dalle proposte del relatore. «Pezza peggiore del buco», attacca Bersani citando Roberto Formigoni. La manovra non può essere corretta: va riscritta. Perché «manca un richiamo forte al Paese, a uno sforzo comune dove chi ha di più dia di più». Non può essere – insiste Bersani – che un professore ci mette mille euro e un grande possidente, come Berlusconi, non paga nulla. Non può …

A maggio disoccupazione stabile ma è record per quella giovanile

Per il terzo mese consecutivo il tasso è all’8,7%. Gli occupati registrano una flessione dello 0,2 per cento rispetto ad aprile e dell’1,1 per cento rispetto a maggio 2009. Per i giovani è il top dal gennaio 2004. Disoccupazione femminile al 10% ROMA – Tasso di disoccupazione stabile a maggio per il terzo mese consecutivo all’8,7%. Ma per giovani e donne è sempre più difficile trovare lavoro. E’ quanto emerge dai dati Istat sull’occupazione. In base alla stime gli occupati a maggio registrano una flessione dello 0,2 per cento rispetto ad aprile (quando erano aumentato dello 0,2 per cento) e dell’1,1 per cento rispetto a maggio 2009. Il tasso di occupazione è pari al 56,9 per cento, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto ad aprile e di 0,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il numero delle persone in cerca di occupazione diminuisce dello 0,1 per cento rispetto ad aprile, segnando un aumento del 15,5 per cento rispetto a maggio 2009. Il tasso di disoccupazione si conferma stabile per il terzo mese …

«La biblioteca nazionale in rovina, Io me ne vado», di Laura Montanari

Firenze, l´allarme della direttrice: “Mancano i fondi, a novembre scelgo la pensione”. Non si possono più catalogare i volumi. Non c´è il personale per i turni: verrà ridotto l´accesso al pubblico. E sono stati cancellati molti abbonamenti alle riviste I libri non li spolverano più da quattro anni perché mancano i soldi per farlo. Per la stessa ragione hanno cancellato decine di abbonamenti a riviste e tagliato gli acquisti di volumi stranieri. Da tempo è anche sospesa la conversione del catalogo da cartaceo ad elettronico col risultato che, di sei milioni di libri, soltanto due e mezzo sono i titoli online. Gli altri si ricercano come nel secolo scorso, scorrendo a mano gli schedari. Il declino della Biblioteca Nazionale di Firenze è scritto sui muri di certi corridoi, dove l´intonaco porta ancora l´ombra delle luci al neon levate dieci anni fa. Nei magazzini di questa che è la più grande biblioteca italiana, giacciono parcheggiati 200mila volumi che aspettano di essere catalogati dal personale che non c´è perché, dei 500 dipendenti che lavoravano qui negli anni …

«La pazienza di Napolitano sta finendo», di Federico Geremicca

Il Presidente: «Io inascoltato. Chiari i punti critici della legge» Un presidente della Repubblica non può dire, a proposito dei suoi rapporti con l’esecutivo, che «adesso la misura è colma». Però può farlo intendere: lasciando anche capire che, per quanto lo riguarda, l’ora dei giochini – e perfino degli inganni – è vicina alla fine. Ed è precisamente questa la via imboccata ieri da Giorgio Napolitano. Il Presidente è stanco – a proposito della Grande Guerra sulle intercettazioni – di esser più o meno preso in giro (il presidente, naturalmente, non può dirlo così: e ricorre a un più diplomatico «non sono stato ascoltato…»). E così, l’estenuante braccio di ferro tra presidenza del Consiglio e Colle ha vissuto ieri un’altra giornata aspra: stavolta, come dicevamo, per iniziativa del Quirinale stufo di esser tirato per la giacca da Berlusconi che continua a reclamare un accordo preventivo con la presidenza della Repubblica sulla legge per le intercettazioni, pena l’”andare avanti comunque”. Non è la prima volta che il premier fa sapere di essere in attesa dell’opinione del …

Manovra con sbandamento

Presentate al Senato le proposte del Pd per migliorare la manovra finanziaria. È arrivato senza proroga il momento che il governo abbandoni la sua politica di annunci e di consenso, il Paese deve rimettersi a crescere e c’è bisogno dello sforzo di tutti. Bersani si è detto molto preoccupato per la situazione incerta che sta vivendo il Paese. “Manca un richiamo forte ad uno sforzo comune in cui chi ha di più deve dare di più, in cui bisogna anche disturbare qualcuno per riformare e tornare a crescere. C’è un’assenza di messaggio al paese, perché questo governo è impostato solo sul consenso e sugli annunci non riesce a dire una parola chiara. E allora la diciamo noi”. Per il leader del Pd è arrivato il momento in cui se qualcuno ha il coraggio di affermare che il Pd non ha proposte è fuori dalla realtà. “E’ un’affermazione conformista e complice di quello che fa il centrodestra. Due anni fa avevamo proposto un piano per le grandi opere e di aiutare i redditi medio bassi per …

«La battaglia al malaffare», di Curzio Maltese

L’arrivo a sorpresa di Roberto Saviano è stato il momento più forte della manifestazione di ieri a piazza Navona contro la legge bavaglio. Parole semplici, quelle dell’autore di Gomorra, senza slogan, senza retorica, come la parole di tanti giovani della rete che si sono appassionati a questa battaglia civile, di cittadini, non dei giornalisti. Parole giuste per togliere la maschera di tutela della privacy a una legge semplicemente e indecentemente liberticida. L’unica tutela che si vuole con questa legge è la privacy del malaffare. L’unica divisione che alimenta nel Paese non è fra destra e sinistra, ma fra “le persone perbene e i banditi”. Stavolta l’appello populista, il referendum permanente che è lo stilema del berlusconismo, non funzionano, sono sospesi. Non è il popolo, alle prese con ben altri problemi, a volere una legge scudo per i corrotti contro il lavoro di magistrati e giornalisti. Non è il popolo, nemmeno di destra, a non voler più essere informato sulle case di Scajola, le mazzette di Brancher, sui favori di Dell’Utri agli amici degli amici di …