Giorno: 17 Luglio 2010

"Bene la Gelmini quando ci copia, ora ci segua anche su ricercatori, studenti e risorse", di Marco Meloni

Il fatto che, seppure con qualche mese di ritardo, il ministro Gelmini riprenda la proposta del Partito Democratico sul ricambio generazionale nell’università che il governo aveva bocciato in commissione al Senato, è positivo. Viceversa sono del tutto fuori luogo le sue polemiche sulle civilissime forme di protesta dei ricercatori, che si stanno limitando a svolgere i compiti previsti per loro dalle norme vigenti. Il danno agli studenti lo fa la sua proposta di legge che non prevede nessuna risorsa per promuovere il diritto allo studio dei meritevoli ancorché privi di mezzi, come afferma la Costituzione. Al governo e alla maggioranza diamo un consiglio: leggano le nostre proposte su studenti, ricercatori e risorse, abbiano l’umiltà di tornare sui loro passi e di accoglierle, così da modificare in modo significativo una legge finora pessima. In effetti, nell’intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera la Gelmini riprende integralmente la nostra proposta di adeguare al resto d’Europa l’età di pensionamento dei docenti universitari, utilizzando tutte le risorse liberate per assumere nuovi docenti e consentendo alle università di fruire delle …

"Finocchiaro: questa manovra è iniqua e fa ricadere solo sulle fasce deboli e i redditi medio-bassi i sacrifici”

La capogruppo del PD al Senato Anna Finocchiaro intervistata a tutto campo alla festa nazionale del Partito Democratico sulla Green Economy a Carpi: “Stanno chiudendo i rubinetti dei diritti sociali e di cittadinanza e assetando gli italiani”. Un folto pubblico ha partecipato a Carpi all’iniziativa con la capogruppo al Senato del PD Anna Finocchiaro alla Festa nazionale del Partito Democratico sulla Green Economy. A poche ore dalla battaglia parlamentare condotta dall’opposizione contro la manovra, approvata al Senato grazie alla blindatura del voto di fiducia, la capogruppo del PD è giunta nella città dei Pio accolta da quasi 400 persone per rispondere alle domande della giornalista di TRC Roberta Vandelli. L’ampia intervista ha toccato i temi dell’economia, della politica e della condizione sociale del paese, senza trascurare gli scenari futuri che possono aprirsi in seguito alle tensioni interne alla maggioranza di centrodestra. “Questa manovra sarà pure necessaria – ha commentato la capogruppo del PD – ma noi riteniamo che non debba ricadere solo sulle fasce più deboli dei cittadini e sui redditi medio bassi e i …

"Bersani: pronti a transizione primo obiettivo legge elettorale", di Simone Collini

Il Pd dà poco credito al Berlusconi che torna a minimizzare sulla nuova P3 (l’aveva fatto anche prima delle dimissioni di Nicola Cosentino), promette per l’ennesima volta di ridurre le tasse ed esclude «ipotesi diverse di governo». I vertici dei Democratici sono convinti che questa fase non può durare a lungo e che l’unica soluzione per uscire dallo stato di crisi sia dar vita proprio a un governo diverso, un esecutivo di transizione che in breve tempo approvi le riforme necessarie per un rilancio dell’economia e una nuova legge elettorale con cui andare poi di nuovo al voto. È lo stesso segretario Bersani a far sapere che da parte del Pd c’è la «disponibilità a considerare una fase di passaggio per uscire da questo ciclo politico», a precisare che «quando parliamo di superamento di un ciclo, parliamo di Berlusconi» e a lanciare nuovamente un appello alle «forze più consapevoli» del centrodestra affinché riconoscano che «così non può andare», mentre è possibile dar vita a un governo di transizione delimitato da ben precisi paletti. Il «primo» …

"Prove di federalismo, più tasse sulle imprese", di Valentina Conte

Il fisco in salsa federalista sa già di promessa mancata. A sorpresa, da una prima indagine sugli effetti dei nuovi studi di settore “regionalizzati”, si scopre che non solo l´obiettivo di pagare meno tasse si allontana, anzi si ribalta, ma a versare di più sarà proprio quella parte del Paese che da sempre lo invoca: il Nord. Le città più “tartassate” sono proprio lì: Milano, Venezia, Bologna. Mentre il Sud, per una volta, sorride. Notizia ferale per i 3,6 milioni di contribuenti soggetti agli studi. A partire dalle 220 mila aziende del settore edile, le prime a testare il nuovo meccanismo di accertamento legato alle diversità territoriali. Entro il prossimo 5 agosto, molte tra loro si confronteranno con un livello del fatturato presunto relativo al 2009 superiore a quello del 2008 (calcolato in base al “vecchio” metodo nazionale) anche del 17%. E dunque saranno soggette a più tasse. La simulazione, condotta dalla Cgia di Mestre, tiene conto dei criteri introdotti dalla legge 133 del 2008, pensati come apripista al federalismo fiscale. In pratica, nel nuovo …

"I reati? Non hanno colore", di Valerio Onida

Complice forse la giornata di “silenzio stampa” del 9 luglio, non hanno avuto molta eco finora due sentenze della Corte costituzionale in tema di immigrazione irregolare depositate l’8 luglio. La prima dichiara l’illegittimità costituzionale della norma, contenuta nel primo “pacchetto sicurezza” del 2008, che aveva introdotto l’aggravante dei reati, consistente nell’essere stati commessi da persona che si trova illegalmente sul territorio nazionale. Qualunque reato era punito più gravemente (con un aumento della pena fino a un terzo) se commesso da uno straniero extracomunitario in situazione di irregolarità. La seconda sentenza dichiara invece non fondate o inammissibili le questioni di costituzionalità sul nuovo reato di ingresso o trattenimento nel territorio dello stato in violazione delle norme sull’immigrazione, introdotto e punito (con l’ammenda da 5 a 10mila euro) dal secondo “pacchetto sicurezza” del 2009. Sul piano generale, la prima cosa da segnalare con soddisfazione è che la giustizia costituzionale ha fatto il suo corso: magari un poco tardi (due anni dopo l’approvazione della legge, nel caso dell’aggravante), ma viene restaurato il primato dei valori costituzionali. Commentiamo qui …

"Le Idi di Luglio", di Massimo Gramellini

Ave direttore, attraverso il Suo giornale intendo denunciare l’uso improprio che in questi giorni si sta facendo del mio nome. Mi ritrovo coinvolto in resoconti bizzarri, tirato in ballo da individui a me del tutto ignoti. «Amm’a vedé Cesare» (ma che lingua è, sannita?). «Credo che il dossier sia arrivato nelle stanze di Cesare, i tribuni ne hanno già dato notizia». (Chiacchieroni perditempo, prima o poi li caccio e metto al loro posto una vestale). «Marcello parla anche a nome di Cesare». Alt. E chi sarebbe questo Marcello che parla a mio nome? Il glorioso console che conquistò Siracusa o il noto bibliotecario che tiene i contatti con Palermo? Ce n’è uno che si spaccia per mio cugino: gli dedicherò il «De bello pallico», una raccolta di barzellette lapidarie (la mia preferita è «Veni vidi Ici», dedicata al federalismo fiscale). Un altro tira in ballo la storia del «vice Cesare» e qui non vorrei sembrarle petulante, ma visto che sull’argomento ho già preso un bel po’ di pugnalate, ribadisco che non esiste ancora un vice …

"Quella macchina del fango targata Cosentino", di Roberto Saviano

Quando si dà fastidio al governo o a chi comanda cosa succede in Italia? Quando un politico viene scelto al posto di un altro più potente ma indagato dall´antimafia cosa accade? Ora lo vediamo. In quel momento, infatti, si attiva una macchina fatta di dossier: giornalisti conniventi e politici faccendieri cercano attraverso media e ricatti di delegittimare i rivali. Così succede a chi non si allinea, fango, voci, raccolta dei vizi, sgretolamento delle virtù. Un mestiere in cui alcuni cronisti campani sono maestri, un meccanismo che in Campania è remunerativo più che altrove. Leggere le indagini di questi ultimi giorni prende allo stomaco, crea vertigine. Per questo tutti devono sapere e chi non reagisce sceglie, in qualche modo, di essere complice. Provate a leggere e capire quanto organizza Nicola Consentino insieme a Arcangelo Martino, Pasquale Lombardi, Flavio Carboni, Ernesto Sica. Con un aiuto fondamentale. Quello del Presidente della Corte di Appello di Salerno perché secondo i carabinieri «Umberto Marconi dà una consulenza giuridica a tutta l´operazione e connette le informazioni all´ambiente giornalistico e giudiziario». Il …