Giorno: 18 Luglio 2010

«Verifichiamo insieme tagli e sprechi», intervista a Vasco Errani di Luca Cifoni

«Verifichiamo insieme la ripartizione dei tagli anche alla luce delle manovre precedenti; e per combattere gli sprechi verifichiamo i costi di funzionamento di tutta la pubblica amministrazione, partendo dalle varie società partecipate». Vasco Errani, presidente dell’Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni, rilancia la palla al governo e torna a sollecitare la ricerca di un’intesa sui tagli della manovra, dopo la dura contrapposizione delle scorse settimane. Le Regioni avevano minacciato di rispedire al governo le deleghe sulle materie “tagliate”. Poi è cambiato qualcosa? «No. Abbiamo semplicemente preso atto che anche alla Camera è stata posta la fiducia, e abbiamo accantonato questa proposta, che comunque è stata una provocazione utile. Ma ripetiamo quello che abbiamo sempre detto. Cioè che la manovra è insostenibile, perché riduce i servizi a cittadini e imprese, e che serve invece una leale collaborazione tra i vari livelli istituzionali. Noi vogliamo discutere: i tagli oltre ad essere squilibrati mettono obiettivamente a rischio il federalismo fiscale. Detto questo, le decurtazioni dei trasferimenti scatteranno dal primo gennaio 2011 e da qui alla Finanziaria noi …

Bersani: «L’immagine dell’Italia: corruzione e crisi sociale», di Simone Collini

Che ci sia un problema di corruzione, oltre che sociale, che si sia aperta una questione di legalità e mancato rispetto delle regole, lo vedono bene gli italiani. E non solo gli italiani». Pier Luigi Bersani parla poche ore prima di imbarcarsi sull’aereo che dagli Stati Uniti lo riporta in Italia. Questa settimana di incontri e colloqui tra Washington e New York è stata caratterizzata qui da noi dall’uscita di notizie su loschi affari e nuove logge segrete, in cui i nomi dei faccendieri sono affiancati da quelli di esponenti del Pdl. E il segretario del Pd ha toccato con mano la «preoccupazione» che anche oltreoceano desta «l’instabilità italiana». Un’instabilità a cui si aggiungono anche evidenti «meccanismi di controllo dell’informazione» e pratiche tese a «deformare il sistema democratico». «È inutile che Berlusconi dica che godiamo di una buona immagine all’estero», dice Bersani dopo aver incontrato membri del Dipartimento di Stato, del Congresso Usa, dell’Onu, sindacalisti, economisti. «Semplicemente, non risulta. L’Italia in questo momento viene guardata con un misto di apprensione e incredulità. In molti colloqui …

"Ghe pensi mi? No, l'Umberto", di Miguel Gotor

«Ghe pensi mì»: al rientro dal suo viaggio a Panama, Berlusconi si è espresso in dialetto milanese per raccogliere le energie necessarie a fronteggiare una crisi di appannamento della sua lecmmagini propri della mitologia leghista più tradizionale, si è detto convinto che il presidente del Consiglio «se la caverà» perché una di queste mattine, novello Alberto da Giussano, «si alzerà , scoprirà che la spada è ancora affilata e la userà per fare la guerra». Staremo a vedere, ma intanto lo scambio di amorosi sensi fra i due grandi lombardi della politica italiana – l’imprenditore brianzolo che si è fatto da sé e l’uomo del popolo con in testa un’idea meravigliosa – rivela una nuda e cruda verità: la Lega, ogni giorno che passa, ha sempre di più in tasca la golden share del governo. Eppure, al di là delle battute in dialetto e delle strizzatine d’occhio gergali, la situazione del governo è più difficile di quello che sembra. In primo luogo, perché è del tutto chiaro che il giorno in cui Berlusconi deciderà di …

Il Parlamento ascolti la voce dei ricercatori

Il Forum Università, Saperi e Ricerca del Partito Democratico incontra l’università della capitale. Carrozza: “Gli atenei senza fondi non riescono a programmare le attività”. Meloni: “Riforme, non tagli, per premiare merito ed efficienza”. Ricercatori, professori e studenti a confronto nell’incontro promosso ieri dal Forum Università, Saperi e Ricerca del Partito Democratico. La discussione, introdotta da un intervento di Maria Chiara Carrozza, presidente del Forum, si è incentrata anzitutto sulla condizione degli atenei italiani: il mancato ripristino delle risorse minime necessarie per assicurare il loro funzionamento e l’incapacità del governo di affrontare la situazione dei ricercatori, stanno conducendo, infatti, in molti casi all’impossibilità di formulare l’offerta didattica per il prossimo anno accademico. Studenti e famiglie rischiano di non poter fare una scelta decisiva per il loro futuro. In questo contesto, la manovra del governo rappresenta un ulteriore colpo all’università e alla ricerca italiana: il Partito Democratico conferma il suo giudizio totalmente negativo sul comportamento della maggioranza, che non ha preso in considerazione le proposte di rifinanziare le università, di evitare un’ulteriore riduzione delle risorse per gli …

"Sfregiate le statue di Falcone e Borsellino", di Romina Marceca

Palermo, domani i 18 anni dalla strage di via D´Amelio. Napolitano: profondamente indignato. Condanna da tutte le forze politiche: atto vile, stupido, volgare e violento Nessuno ha visto. Doveva essere il giorno in cui il popolo dell´antimafia dava inizio alle manifestazioni per ricordare la strage di via D´Amelio. E invece è stato un altro giorno buio in cui Palermo è tornata a fare i conti con la rimozione dei suoi simboli. Lo sconcerto è piombato in strada con la profanazione delle statue in gesso di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. Due creazioni esposte da meno di 24 ore in viale della Libertà e distrutte da chi ha agito in pieno giorno e nel centro città noncurante dei numerosi passanti. Lo sdegno è stato ancora più grande quando si è appreso che nessuno si è presentato ai carabinieri per contribuire alle indagini. «Profonda indignazione» è stata espressa dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. «C´è a Palermo chi ha paura perfino di due statue – tuona Rita Borsellino, l´eurodeputata sorella del giudice ucciso – e ci sono …

"L'Università protesta contro la Gelmini ma Berlusconi va all'Ateneo di Mr Cepu", di Maristella Iervasi

La e-mail è arrivata in queste ore agli oltre 3mila iscritti all’Ateneo telematico eCampus. Agli studenti ha scritto il rettore Lanfranco Rosati in persona. Lunedì mattina, il premier Silvio Berlusconi, visiterà privatamente il campus di Novedrate, in Brianza alle porte di Como, e «parlerà con studenti e docenti». Un evento – sottolinea Rosati ad ogni studente telematico – «che arriccherà la tua esperienza formativa». Come dire, da non perdere. Tant’è che subito dopo l’e-mail precisa quanto segue: comfermare la presenza via posta elettronica o telefonincamente e contiene persino un tassativo consiglio su come vestirsi per incontrare il premier: «Siete invitati ad indossare l’abbigliamento informale». Roba da non crederci. Proprio mentre tutti gli Atenei d’Italia – dalla Sapienza di Roma all’Università di Cagliari – sono in mobilitazione contro il ddl Gelmini e i tagli previsti all’istruzione dalla Finanziaria di Tremonti che mette letteralemnte in ginocchio le università e la ricerca, il Cavaliere sceglie di far “visita” all’Ateneo di Mr.Cepu, Francesco Polidori. L’idea di entrare in un “caldo” Ateneo in fermento, com’è per l’appunto La Sapienza, neppure …

"Perché non esiste l'opinione pubblica unica", di Ilvo Diamanti

Difficile trovare un´altra epoca nella quale il richiamo al popolo sia risuonato così ossessivo e insistente. Quasi come un rap. Nelle varianti più diverse. La più frequente evoca la “volontà degli elettori”. Contro cui congiurerebbe la Sinistra, insieme ai suoi complici e alleati. I magistrati, in testa. E, naturalmente, i giornalisti. Le testate della stampa e della tivù che continuano a fare – seriamente – il loro mestiere. Tradotto, nel linguaggio del premier: gettano fango per “ribaltare il voto”. Lo stesso argomento usato dalla Lega contro un´altra Magistratura, il Tar del Piemonte, che ha imposto il riconteggio di 15 mila schede delle ultime elezioni regionali. Che rischiano, così, di essere ripetute. Qui non sono le specifiche vicende, a interessarci. La P3 o la verifica del risultato in Piemonte. Ma, appunto, l´argomento usato. Il tradimento del popolo e degli elettori. Seppure non sia facile capire come potrebbero, la sinistra, i giudici e i giornalisti, impedire al governo di governare. Questione di numeri, visto che nessun governo del dopoguerra ha potuto disporre di una maggioranza tanto ampia. …