Giorno: 11 Luglio 2010

"Capitalismo di rapina. Come svuotare un'azienda e far soldi", di Roberto Rossi

Immaginate la storia di Eutelia come un’enorme matrioska. Nel gioco ogni pezzo ne custodisce un altro, è nascosto fino a quando non lo sveli. La vicenda della società di Arezzo, che ha portato venerdì all’arresto di otto persone per bancarotta fraudolenta, ha le stesse fattezze di un’enorme bambola di legno. Dove ogni reato ne nasconde un altro. E un altro ancora. Un sistema, semplice come una mastrioska appunto, per fare soldi sulle spalle dei lavoratori. Un simbolo del nostro capitalismo. La storia. Eutelia è una società giovane. Nasce undici anni fa ad Arezzo per operare nel settore di servizi telematici e in Internet. Fa capo alla famiglia Landi che occupa, con tutti i parenti, l’intero consiglio di amministrazione. All’inizio si chiama Plug-It. Cambia nome nel 2003 dopo la fusione con Edisontel. La società è un mostro. Muta forma continuamente. Costituisce rami d’azienda, altre società, come Agile e Omega, prende pezzi di attività, li smembra, li cede e li ricompra. Nel 2005 approda in Borsa. La sua bulimia non cessa. Acquisisce altre società, commesse, dipendenti. Fino …

"Il dittatore relativo", di Luca Telese

L’uomo si sa, è dotato di fervida fantasia, e nella sua testa si agita una Bicamerale neurale: il cervello del premier è sempre impegnato a cancellare qualche articolo della Costituzione (a quanto pare emenda anche nel sonno). Ieri è arrivata l’ultima perla: “La libertà di stampa non è un diritto assoluto”, Silvio Berlusconi dixit. E così – zac! – è partita una sforbiciata anche all’articolo 21, inutilmente garantista e troppo vincolante per i governati desiderosi di stampa benevola. Il diritto de-costituzionale. Evidentemente hanno ragione Pippo Civati ed Ernesto Ruffini – due giovani leoni della nuova generazione del Pd – secondo cui “è ormai necessario scrivere una manuale di diritto de-costituzionale con tutti gli articoli della Carta ormai rivisitati dal Cavaliere”. L’unico problema, aggiunge ironico Civati “E ’che questo libro d itesto andrebbe aggiornato quasi tutti giorni”. La legge più uguale per me. Sul primo capitolo, invece, non ci sono dubbi. Andrebbe dedicato all’articolo 3, che il premier ha già riscritto con opportune modifiche parlando dei propri processi: “La legge è uguale per tutti, ma è …

Appello del Pd contro la mini-naia che sottrae risorse alla scuola

Ieri è stato approvato nella commissione Bilancio del Senato l’emendamento del relatore alla manovra, Antonio Azzollini, che introduce la mini-naia, cioè un breve periodo di addestramento militare (di 3 settimane) rivolto ai giovani che dovranno avere tra i 18 e i 30 anni, essere sani, dimostrare di non aver mai assunto sostanze psicotrope e versare una ‘somma’, a titolo di cauzione, in cambio di una uniforme. Se approvata, si tratterebbe di una iniziativa sperimentale del ministero della Difesa, fortemente voluta dal ministro Ignazio La Russa, che avrebbe una durata di tre anni a fronte di una spesa di 19,8 milioni (6,5 milioni quest’anno, 5,8 nel 2011 e 7,5 nel 2012). Contro l’iniziativa, si registra la levata di scudi di tutti gli esponenti del Partito Democratico, che stigmatizzano la distrazione di queste risorse a danno di settori strategici, come l’istruzione. In particolare, la senatrice democratica Mariangela Bastico dal proprio sito commenta severamente la mini-naia: “Per questa attività di formazione miliare il governo impegna 20 milioni di euro di nuova spesa, mentre ha ridotto drasticamente le risorse …

«Proposte precarie», di Luca Schiaffino

Dall’Associazione 20 maggio una proposta per superare la giungla del precariato universitario Quando si affronta il tema dell’accesso al lavoro nell’università è necessario considerare che la precarietà universitaria è un fenomeno complesso, che si è evoluto in maniera spontanea al di fuori di qualsiasi disegno organico di funzionamento del sistema accademico. Tramite il ricorso massiccio a forme contrattuali talvolta introdotte in maniera estemporanea nel calderone di una legge finanziaria, talvolta nate con finalità diverse da un rapporto di lavoro, si sono ampliati organici e garantite attività alle quali il lavoratore spesso non era formalmente adibito. Tutto ciò ha portato ad una giungla di contratti nella quale si mescolano forme adeguatamente tutelate e rapporti ai limiti dell’indecenza, privi dei più fondamentali diritti del lavoro. A titolo di esempio, consultando i dati delle collaborazioni esterne di alcuni dipartimenti dell’università La Sapienza si possono trovare contratti da 1950 euro totali in 3 mesi, da 3000 euro in 6 mesi, da 6000 euro in 9 mesi… Dietro questi numeri ci sono persone che non solo lavorano senza diritti e …

A 15 anni dal massacro di Srebrenica un funerale per 700 delle vittime

Si ricordano gli 8 mila morti. I resti delle fosse comuni saranno cremati e verrà data loro singola sepoltura L’11 luglio 2010, «Giornata della memoria» istituita dal Parlamento europeo. L’ultima fossa comune è stata aperta a Zalazje, villaggio a pochi chilometri da Srebrenica, ad aprile: 80 metri per 20, la più grande delle oltre 80 fosse delle vittime del massacro del luglio 1995. Lo scorso marzo, il Parlamento di Belgrado ha adottato (votata da democratici e socialisti filo-occidentali, intenzionati a fare il possibile per portare la Serbia nell’alveo dell’Unione europea) una risoluzione di condanna del massacro, scusandosi per non avere fatto abbastanza per impedirlo. L’11 luglio 2010 è «Giorno della memoria per le vittime del genocidio di Srebrenica» (I serbi, invece, due giorni dopo, il 13 luglio, commemorano i propri morti con una cerimonia a Bratunac, la città più vicina a Srebrenica). L’ORDINE DI KARADžIć – Quel giorno, l’11 luglio 1995, il generale serbo Ratko Mladić svuotò la cittadina della Bosnia orientale dai suoi 40 mila abitanti, musulmani bosniaci; trentamila tra donne e bambini furono …

Appello per gli Statuti Autonomi degli Enti Pubblici di Ricerca

Dopo circa 21 anni dalla legge n. 168 del 1989 in cui veniva riconosciuto alle Università Italiane il diritto di autonomia statutaria così come espressamente richiamato dall’articolo 33 della Costituzione della Repubblica Italiana, con la legge n. 165 del 2007 (modificata in seguito con l’articolo 27 della legge n. 69 del 2009) anche per gli Enti Pubblici di Ricerca (EPR) vigilati dal Ministero dell’Università e della Ricerca, si è inteso procedere alla realizzazione di statuti autonomi, corrispondendo in tal modo al dettato costituzionale. A questo fine il decreto legislativo n. 213 del dicembre 2009 definisce le modalità e i limiti per la realizzazione di questi statuti (di enti quali il CNR, l’INAF, l’INGV). Di fatto questo decreto restringe i limitati margini di autonomia imposti dalla legge delega con vincoli che minano alla base la dichiarata autonomia statutaria. Gli scienziati e il personale di ricerca sottoscrittore di questo appello, consapevoli della straordinaria rilevanza che potrebbe assumere per l’attività di ricerca –e quindi per il beneficio che ne conseguirebbe al Paese- un reale processo di autonomia (nel …

"Il ritorno del Pentapartito", di Francesco Merlo

Manzoni racconta che in una cena venne deciso il rapimento di Lucia. E non fu politica ma cosca. Allo stesso modo quello in casa Vespa non fa pensare ad un incontro di antico stampo democristiano, ma ad un summit. E solo in superficie il «sistema Berlusconi» ricorda i riti bizantini del pentapartito che tentava di governare l´ingovernabilità con le cene e i convegni più o meno segreti, appunto. C´era saggezza in quel tempo senza tempo. E nei patti delle frittelle, delle crostate e nelle staffette, persino negli scambi inconfessabili, nel doppio gioco, nel dire per non dire, e in tutte le antiche forme del potere che si prolungava oltre gli orari e oltre i luoghi istituzionali, insomma nella potenza dell´impotenza c´erano le radici lontane del sissizio greco, dello stare assieme aristocratico e della tavola rotonda. Il banchetto era la risorsa dell´antropologia italiana. Certo, è sorprendente che la politica sia ritornata ai nidi di vespa, con le offerte sottobanco (oggi a Casini, ieri al Pci,) con i ricatti, gli ultimatum e i penultimatum (ieri di Craxi …