Giorno: 3 Luglio 2010

"Napolitano: «Nella ricerca è il futuro dell’Europa»", di Marcella Ciarnelli

Ricerca e università. Il futuro dell’Europa è nella valorizzazione di coloro che spendono la propria intelligenza e l’impegno di una vita in questi due importanti settori. Il presidente della Repubblica, nel videomessaggio che ha inaugurato il Meeting europeo dedicato alla ricerca e all’innovazione scientifica, l’Esof, che ha preso il via ieri a Torino, è tornato su un tema a lui molto caro e per cui si è anche speso, a proposito della manovra economica, chiedendo che i tagli, pur necessari, non colpiscano settori vitali quali per il presidente sono l’università e la ricerca. Ed ha insistito sull’impegno di valorizzare i talenti per far procedere il cammino dell’Europa intesa «come soggetto politico unitario e non semplicemente un insieme di Stati-nazione ». Il capo dello Stato è partito da una recente affermazione della Cancelliera tedesca, Angela Merkel, a proposito della necessità di sempre maggiori investimenti pubblici nella ricerca e nell’istruzione superiore che non debbono essere frenati anche durante tempi difficili di crisi come quelli che stiamo vivendo. «Istruzione e ricerca sono pilastri della futura sostenibilità della nostra …

«Legge bavaglio» Pd pronto a votare insieme ai finiani

La crisi interna al Pdl e il caos nel governo che deve ancora metabolizzare le polemiche (anche interne) per la nomina del ministro Brancher, stanno spingendo l’opposizione ad accelerare le iniziative per mettere in difficoltà Berlusconi e i suoi. Importante, su questo fronte, le dichiarazioni Pd sul ddl intercettazioni. I democratici sarebbero pronti a votare gli emendamenti che dovessero essere presentati dalla componente finiana, se in grado di migliorare il testo. Lo annuncia il capogruppo alla Camera Dario Franceschini. «Il gruppo del Pd -spiega- è pronto ad una dura battaglia parlamentare per impedire l’approvazione di una legge che limita la libertà di stampa e pregiudica la possibilità di contrastare con efficacia i reati della criminalità organizzata». «Per questo presenteremo emendamenti in grado di eliminare le parti più pericolose del provvedimento. Ma lavoreremo, come è nostro dovere fare, per limitare i danni prodotti dalle norme introdotte. Anche per questo, sin dai lavori della commissione, potremo votare a favore di quegli emendamenti presentati dai deputati finiani che tendono a migliorare il testo o contenerne i danni». Il …

«Il Grande centro è rimasto piccolo», di Giovanni Cocconi

Probabilmente consolerà gli ex Margherita pentiti dell’adesione al Pd: anche la nuova creatura di Francesco Rutelli non si sente troppo bene. Ieri il direttivo di Alleanza per l’Italia ha rivolto una «domanda pubblica» all’Udc per sapere se «l’annuncio di un possibile nuovo soggetto politico verrà tradotto in una nuova tappa dell’attuale Udc, o di un suo allargamento sulla base di procedure stabilite dalla stessa Udc, oppure in un processo democratico, partecipato, aperto?». Tradotto: fate tutto da soli o ci coinvolgete? Qualcosa di meno di un ultimatum, qualcosa di più di un avvertimento. Sono passati solo nove mesi da quando sia Casini che Rutelli annunciavano la futura nascita di una costituente di centro. «A metà della legislatura» precisava il primo. «Siamo solo il nucleo di un soggetto più largo» spiegava il secondo che non sembrava nemmeno troppo convinto di presentare Api alle regionali. In tanti, già allora, erano scettici sull’esistenza di uno spazio politico per un terzo polo centrista, una Kadima italiana, un rassemblement moderato che – scommettendo sullo scongelamento dei poli – potesse raccogliere anche …

«Così andranno persi i contributi fino al 2013», di Stefano Lepri

Il programma è partito tre anni fa: tardi per correggere la rotta Sempre la stessa storia, questa dei fondi europei che il Sud spreca? No, non è sempre la stessa storia. Dopo essere migliorata, la capacità di spesa delle regioni meridionali è tornata a peggiorare. Era il medesimo Giulio Tremonti, anni fa, a vantarsi che sotto la sua guida i fondi strutturali del programma europeo 2000-2006 si stavano spendendo tutti. Poi, gli enti locali sono tornati a scegliere progetti o impresentabili o difficili da realizzare. E il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione (Dps) che deve coordinare il tutto, in pratica l’erede del vecchio ministero per il Mezzogiorno, oggi non è più sottoposto al ministro dell’Economia, ma al ministro per lo Sviluppo (carica al momento ricoperta ad interim dal presidente del consiglio). In un modo o nell’altro, si ha la sensazione che la vecchia politica clientelare abbia ripreso il sopravvento. Tremonti stesso non fa questioni di destra e sinistra. Si è interrotto uno sforzo intrapreso a metà degli anni ‘90: inizi sotto il governo …

«Botta e risposta Scrima-Bastico», di Reginaldo Palermo

Il conflitto fra Cisl-Scuola e Flc-Cgil sembra ormai sempre più fra insabile. E adesso i due principali sindacati della scuola battibeccano persino per interposta persona: non piace infatti al sindacato di Francesco Scrima la presa di posizione apertamente filo-Cgil assunta dalla senatrice Bastico in merito alla questione dell’utilizzo dei risparmi previsti dall’art. 64 della legge 133 di cui parla la manovra finanziaria. Come si ricorderà, nei giorni scorsi, il ministro Giulio Tremonti – parlando di fronte a Cisl, Uil, Snals e FGU-Gilda – aveva annunciato che i risparmi sarebbero stati destinati, almeno in parte, a ripristinare gli scatti di anzianità del personale scolastico anziché alla copertura dei debiti pregressi delle scuole, come previsto dall’articolo 8, comma 14, del decreto legge 78. A conti fatti, però, l’emendamento proposto dal relatore di maggioranza al Senato recita: “La destinazione delle risorse previste dal presente comma è stabilita con decreto di natura non regolamentare del Ministro dell’istruzione dell’università e della ricerca di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.” Un po’ poco, …

Chi nasce in Italia è italiano

Bersani visita l’Esquilino e inaugura la “festa dei nuovi italiani” voluta dal Forum immigrazione del Pd con un confronto con quattro ragazzi immigrati: “L’immigrazione porta benessere, aiuta la cultura e l’economia dell’Italia” “Chi nasce in Italia è italiano “: è questo il titolo della “festa per i nuovi italiani”, organizzata dal Forum Immigrazione del Partito democratico in corso a San Giovanni, presso “Il Circolo degli artisti”di Roma dall’ 1 al 4 luglio. E con questi nuovi italiani è trascorso tutto il pomeriggio di Pier Luigi Bersani, che nel pomeriggio era al quartiere Esquilino, dove ha visitato il Polo Intermundia, di via Bixio, per poi passare allo sportello di orientamento legale di via Galilei ed arrivare ai giardini di Piazza Vittorio. Due ore nel quartiere più multietnico di Roma strumentalizzato dalle destre come luogo di degrado. Alle 20,30, si è poi recato presso la sede della festa, al Circolo degli artisti, intervistato da Iman Sabbah, giornalista di Rai News, davanti ad una vasta platea di giovani figli di immigrati nel nostro Paese. L’Esquilino, che Bersani ha …

«Primi ricorsi al Tar contro il caro pedaggi autostradali», di Nicoletta Cottone

Partono i primi ricorsi contro l’aumento dei pedaggi autostradali. In prima linea il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, e quello della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, che hanno deciso di fare ricorso al Tar contro l’aumento dei pedaggi ai caselli autostradali scattato ieri perchè, per quanto riguarda gli accessi al Grande Raccordo Anulare della Capitale tramite le bretelle gestite dall’Anas, gravano sui cittadini delle province. Melilli stamattina ha partecipato al casello di Fiano alla protesta dei lavoratori della Sabina, organizzata dal gruppo del Pd al consiglio regionale del Lazio, «contro l’assurdo aumento del pedaggio dei caselli di Fiano e dell’A24». Melilli già ieri, contestando la decisione del presidente dell’Anas Pietro Ciucci, aveva annunciato che insieme alla Provincia di Roma si stava «ricorrendo al Tar perché il decreto del Governo venga annullato, visto che non si può infatti trasformare una tariffa in una tassa e farla per di più pagare anche a coloro che il Raccordo anulare non lo percorrono», a pagare i costi del Gra «saranno solo i cittadini che vengono da fuori …