Giorno: 21 Luglio 2010

Manovra, Pd: anche su cultura centrodestra traballa

Ghizzoni: parere maggioranza certifica fallimento governo. “Anche la maggioranza riconosce che per il settore della conoscenza, per la cultura e l’editoria la manovra economica fa acqua da tutte le parti e deve essere cambiata”. Lo dice la capogruppo democratica della commissione Cultura della Camera Manuela Ghizzoni commentando il parere che la maggioranza ha espresso in commissione per chiedere al governo maggiori risorse per le università, per le attività culturali e per l’editoria. “Questo parere è la classica dimostrazione che su questi settori il governo ha fallito perché li ritiene solo strumenti per fare cassa e non su cui investire per lo sviluppo del paese. Ai deputati della maggioranza che hanno votato il parere – conclude Ghizzoni – chiediamo adesso atti conseguenti e coerenza e quindi di votare i nostri emendamenti alla manovra”.

"A Governatori e Sindaci la patata bollente dei tagli", di Massimo Bordigon

Tremonti ha vinto il braccio di ferro con i governi locali: i tagli complessivi a carico degli enti territoriali restano invariati. Sarà però la Conferenza Stato-Regioni a decidere sul riparto dei sacrifici. Si tratta di un’eccellente mossa strategica da parte del governo. L’onere delle decisioni viene ora ribaltata su Regioni e comuni. Se se non riusciranno a trovare un accordo, il governo potrà sempre scaricare su di loro la responsabilità politica degli interventi. I probabili vincitori e perdenti. Per i tagli a Regioni e altri enti locali, cosa cambia con il maxidecreto approvato ieri in Senato? Per i saldi, nulla. Giulio Tremonti ha vinto il braccio di ferro con i governi locali e i tagli complessivi restano invariati. Cambia, o almeno cambia potenzialmente, la distribuzione degli stessi. La decisione sul riparto tra i diversi enti viene, infatti, ora affidata alla Conferenza Stato-Regioni, cioè in pratica agli stessi governi territoriali. Di qui l’uso dell’espressione generica “risorse” da ridurre, invece di “trasferimenti” nel nuovo testo approvato al Senato. L’ultima parola resta comunque al governo; se non si …

"Dai pentiti fasulli al depistaggio", di Giovanni Bianconi

Pm al lavoro sulla trattativa tra politica e mafia. Pezzi delle istituzioni, settori dello Stato, sottobosco della politica, apparati deviati, rappresentanti infedeli. Non c’è espressione che non sia stata utilizzata per descrivere ed evocare una situazione che qualche investigatore più avvertito aveva intuito fin dai primi giorni successivi alla strage di via D’Amelio, e cioè che dietro l’eliminazione del giudice Borsellino e degli agenti di scorta (a meno di due mesi dall’eccidio che aveva ucciso Giovanni Falcone, sua moglie e tre uomini addetti alla protezione con modalità altrettanti eversive) non c’era soltanto la mafia. Qualcun altro doveva aver spinto affinché i boss di Cosa nostra portassero a termine un’azione che nell’immediato fu un pessimo affare pr l’organizzazione criminale, visto la stretta repressiva che ne seguì. Ora, a 18 anni da quell’esplosione, forse per la prima volta un’indagine giudiziaria si sta avvicinando a quella realtà nascosta. Su via D’Amelio, come sul fallito attentato a Falcone nella sua villa dell’Addaura, nel 1989. E questo provoca quel corto circuito di frasi riassunte nell’affermazione secondo la quale la verità …

Maggioranza battuta tre volte in aula

Si tiene solo con voti di fiducia. “La maggioranza è stata battuta tre volte in aula grazie alla presenza massiccia del Pd e delle opposizioni. E’ sempre più evidente che riesce a stare insieme solo con i voti di fiducia. E la prossima settimana ci sono tre decreti legge prima delle intercettazioni…”. Lo ha detto Dario Franceschini, presidente dei deputati del Pd commentando le votazioni sul decreto sulle missioni italiane all’estero nelle quali la maggioranza e il governo sono stati battuti. www.deputatipd.it ****** Afghanistan, governo battuto su 2 emendamenti del Pd Governo battuto nell’Aula della Camera due volte di seguito su altrettanti emendamenti al decreto legge sulla proroga delle missioni militari all’estero. L’Assemblea di Montecitorio ha approvato, a fronte del parere contrario del governo, due emendamenti del Pd. Il primo emendamento del Pd al decreto missioni è passato, nell’aula della Camera, per quattro voti di differenza (258 sì, 254 no, 1 astenuto). Il secondo emendamento, sempre del Pd, è passato per due voti (256 sì, 254 no e 3 astenuti). Nella prima votazione, nel Pdl …

"Il modello Formigoni tra affari e capoclan", di Gad Lerner

Il ciclo ventennale di egemonia della destra sulla regione Lombardia e sul comune di Milano sta degenerando in un esito sorprendente.Su cui il primo a riflettere dovrebbe essere il suo protagonista indiscusso, Roberto Formigoni. Leader politico di Comunione e Liberazione, affiancato sul piano culturale dal medico Giancarlo Cesana che ha sostituito Carlo Tognoli alla presidenza del Policlinico di Milano, Formigoni è il condottiero che ha rovesciato la supremazia del cattolicesimo sociale interpretato da uomini come Piero Bassetti e Giuseppe Guzzetti; mentre nel capoluogo lombardo veniva meno il buongoverno del riformismo socialista. Qual è il lascito della virata a destra, che dapprima ha portato al potere i militanti integralisti della restaurazione antisessantotto, per poi spartirlo con il populismo della Lega sotto l´ombrello protettivo oligarchico di Berlusconi? Il risultato è sotto gli occhi di tutti, a partire dal fiore all´occhiello del ventennio formigoniano: il modello lombardo della sanità convenzionata. È di ieri la notizia che anche il direttore generale dell´Azienda sanitaria di Monza e Brianza risulta coinvolto nell´inchiesta sulle infiltrazioni politiche della ‘ndrangheta, come già il suo …

"Vince la libertà non la legalità", di Massimo Giannini

«Questa legge non può passare, e non passerà», aveva scritto “Repubblica” all´inizio della battaglia sulle intercettazioni telefoniche. Non era un ideologico «grido di battaglia» contro la legge-bavaglio voluta a tutti i costi da Silvio Berlusconi, che minaccia i diritti di libertà e i principi di legalità. Era invece una rischiosa ma convinta «scommessa» sulla forza della democrazia. La scommessa racchiudeva, da una parte, un atto di fiducia verso le istituzioni repubblicane, nonostante le continue aggressioni del presidente del Consiglio. Dall´altra, un investimento sull´opinione pubblica, nonostante le continue manipolazioni dell´agenzia Stefani berlusconiana. È ancora presto per trarre conclusioni definitive: l´iconografia del Caimano ci ricorda che proprio nei momenti più drammatici il colpo di coda è sempre possibile. Ma allo stato degli atti, la giornata di ieri dice che almeno una parte di quella scommessa è stata vinta. Per ora Berlusconi incassa una sconfitta durissima, dentro la sua maggioranza e di fronte al Paese. Il governo, suo malgrado, è costretto a far suoi gli emendamenti sul diritto di cronaca. Se la Camera li voterà e li approverà, …

"L’opposizione e le proposte del PD sono nei fatti, e negli atti parlamentari", di Marco Meloni

Una risposta all’Assemblea dei docenti e dei ricercatori di Salerno. La posizione espressa dall’Assemblea dei docenti e dei ricercatori dell’università di Salerno è un’occasione per riflettere profondamente e, al contempo, per corrispondere alle sollecitazioni che manifesta. Quelle che stiamo attraversando sono, per l’Università italiana, giornate difficili. Manovra economica e ddl Gelmini, infatti, assestano un ulteriore duro colpo al sistema dell’università e della ricerca, oltre che dell’istruzione nel suo complesso. Di fronte all’accusa, rivolta all’opposizione, di silenzio o, peggio, di sostanziale condivisione con le scelte del governo, la risposta migliore sono i fatti. E i fatti sono che la principale forza di opposizione, il Partito Democratico, sta svolgendo il suo compito in diversi modi. Primo, contrastando, con gli strumenti parlamentari e nel dibattito pubblico, il disegno del governo. Secondo, avanzando proposte alternative. Terzo, dialogando con chi, in questo caso, in particolare nelle università, sta lottando per la tutela non solo dei propri diritti, quanto soprattutto per rafforzare il ruolo centrale che il sistema universitario e della ricerca hanno per il futuro del Paese. Quarto, rivolgerci, per …