Giorno: 14 Luglio 2010

Bersani: "Il berlusconismo è finito. Democratici manteniamo i nervi saldi"

L’Unità intervista Bersani a Washington: “La corruzione infetta le istituzioni, il Paese è senza guida. Teniamo la barra di un’opposizione ferma e guardiamo alle forze più responsabili”. «Ai democratici dico: nervi saldi». Pier Luigi Bersani guarda con preoccupazione ai «gravissimi fatti di corruzione che stanno infettando le istituzioni e i luoghi di governo». Ora spunta “Cesare”, quello che tutto sapeva. Il leader del Pd sottolinea che al di là dei nomi di Nicola Cosentino, Denis Verdini, Claudio Scajola e di tutti gli altri invischiati in questa torbida vicenda che passa per l’eolico sardo, gli appalti per il G8 e vecchie e nuove logge segrete, quel che ormai è chiaro è che «sotto l’ombrello dell’imperatore si sono creati dei meccanismi quasi feudali, con vassalli, valvassori e valvassini che hanno ritenuto di potersi muovere avendo in mano un pezzo di potere e giostrandolo anche al di fuori dei circuiti istituzionali». Siamo arrivati, dice il segretario del Pd, a «un punto critico». E alle «forze più responsabili del centrodestra» lancia un appello: «Riconoscano che il Paese è senza …

Università, Pd: governo le vuole soffocare, lo conferma assestamento di Bilancio Ghizzoni: per 2011 il taglio è di oltre 1 miliardo 400 milioni

“L’assestamento di bilancio è la conferma che il Governo vuole far morire le università di asfissia. Non è infatti stato destinato neanche un euro in conto capitale all’istruzione universitaria sebbene le continue decurtazioni rendano ormai il fondo di finanziamento ordinario (Ffo) sufficiente solo a coprire gli stipendi del personale degli atenei. Per non parlare dell’irrigidimento delle risorse descritto anche dalla Corte dei Conti che impedisce alle università di assolvere alla funzione di alta formazione necessaria allo sviluppo del paese. E se il quadro è già oggi preoccupante, per l’anno prossimo c’è da mettersi le mani nei capelli: la previsione è infatti di 1 miliardo e 400 milioni in meno rispetto alle disponibilità attuali, che sono già del tutto insufficienti. Davanti a questi dati e all’ulteriore attacco contenuto nella manovra economica rammarica, ma purtroppo non stupisce, il silenzio assenso del ministro Gelmini”. Lo dichiara la capogruppo del Pd nella commissione Cultura, Manuela Ghizzoni. ****** Cultura, Pd: assestamento di bilancio conferma collasso, Bondi ci porta al Medioevo De Biasi: con 0,03% del Pil siamo fanalino di coda …

"Nome in codice "Cesare". Silvio informato su tutto", di Massimo Solani

«Dovremmo raggiungere… Chiamiamolo così, cerca di capire: Cesare. Che sarebbe Cesare». Il 28 settembre 2009 Flavio Carboni è al telefono con Maria, una collaboratrice del presidente della Sardegna Cappellacci. Ma chi è questo “tale” Cesare il cui nome ricorre decine di volte nelle carte dell’inchiesta sulla nuova loggia P3? Cesare che va informato delle manovre sulla Consulta per il Lodo Alfano, Cesare a cui va riferito delle notizie (false) che vedrebbero Caldoro coinvolto in una storia di trans, Cesare a cui va detto degli affari sull’eolico in Sardegna. La risposta la danno i carabinieri in una nota ad una delle informative agli atti dell’inchiesta (nota n. 15 pag 12 segue informativa nr. 474/1- 50-3-44). Cesare, scrivono, «è pseudonimo utilizzato per riferirsi al Presidente del Consiglio». È la chiave di volta. Cesare è Silvio Berlusconi, il deus ex machina che si muove dietro le quinte di tutte le manovre della nuova loggia. Sempre informato, sempre presente un passo indietro. «Mio cugino Cesare vuole sapere», dice Arcangelo Martino il 30 settembre 2009 in piena manovra di salvataggio …

Salta per i disabili il tetto di venti alunni per classe

Per favorire l’integrazione degli alunni con disabilità, il nostro sistema prevede due forme di intervento tra di loro integrate: l’assegnazione di docente di sostegno per un tempo rapportato alla gravità dell’handicap e la riduzione del numero complessivo di alunni fino ad un massimo, di norma, di venti unità. Per quanto riguarda la formazione delle classi, dall’anno scorso, per effetto del Regolamento sulla rete scolastica (dpr 81/2009) è stato ripristinato il limite di venti alunni, a cominciare gradualmente dalle prime classi: Le classi iniziali delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado, ivi comprese le sezioni di scuola dell’infanzia, che accolgono alunni con disabilità sono costituite, di norma, con non più di 20 alunni. Un emendamento approvato in Commissione Bilancio al Senato sembra riportare, però, indietro tale disposizione, in quanto consente di derogare da tale limite numerico. A lanciare l’allarme per tale intervento sono stati i parlamentari di opposizione che ha così commentato l’emendamento “Con una mano il governo raccoglie, pur con ritardo, le giuste proteste degli invalidi sulle pensioni e sugli assegni d’accompagnamento, con …

Per l'Onu «la legge sulle intercettazioni mina la libertà di espressione». Frattini: «Sconcertato»

l governo italiano deve «abolire o modificare» il progetto di legge sulle intercettazioni perché «se adottato nella sua forma attuale può minare il godimento del diritto alla libertà di espressione in Italia». Lo ha detto il relatore speciale dell’Onu sulla libertà di espressione, Frank La Rue in un comunicato. Le pene previste dal disegno di legge per editori e giornalisti, secondo La Rue, sono sproporzionate. «Quelle disposizioni possono ostacolare il lavoro dei giornalisti su questioni di pubblico interesse come la corruzione, data la lunghezza eccessiva dei procedimenti giudiziari in Italia», ha spiegato il relatore guatemalteco. «Se adottato nella forma attuale, (il ddl) può minare il godimento del diritto alla libertà di espressione in Italia», ha insistito. Nel comunicato, La Rue ha sottolineato che se la legge sulle intercettazioni entrasse in vigore, qualunque giornalista non iscritto all’Ordine potrebbe essere condannato fino a quattro anni di carcere per il solo fatto di aver registrato conversazioni senza l’autorizzazione dell’interessato. La Rue ha auspicato di poter venire in Italia l’anno prossimo per valutare la situazione nel campo della libertà …

"La moda low cost che costa troppo alle donne", di Naomi Wolf

Lo confesso: lo faccio anch’io. Come la maggior parte delle donne occidentali, lo faccio regolarmente, e ogni volta mi sento in colpa per il piacere che mi dà. Ma è difficile ascoltare la propria coscienza di fronte a una tentazione così fantastica. Sto parlando della moda a basso costo. Vado da Zara, o da H&M o, adesso che per l’estate sono in Gran Bretagna, da Primark, e arraffo capi «carini» e talmente economici che ne prendo due. Devo affrontare la mia dipendenza – e così tutte le donne come me. La moda è stata rivoluzionata dalle catene di vendita al dettaglio che assumono buoni stilisti per creare abiti usa-e-getta e accessori di tendenza. Questa evoluzione ha liberato le donne occidentali dalla tirannia dell’industria della moda che dettava uno stile, costringendole a investire molti soldi nell’aggiornare il guardaroba e poi serenamente dichiarandolo superato – e questo in un ciclo continuo, senza mai fine. Entrando negli empori della produzione di massa, le donne occidentali hanno l’apparentemente deliziosa e liberatoria possibilità di acquistare l’imperdibile prendisole di questa stagione …

Napolitano e i tagli. «La ricerca è garanzia del nostro futuro», di Marcella Ciarnelli

Certamente si può discutere sulle scelte da fare, ma non c’è dubbio che non possiamo far pesare sulle spalle dei giovani il costo del debito pubblico accumulato, e perciò bisogna restringere la spesa ma salvando le priorità. E io vorrei che fossero salvate le spese per gli investimenti, per la ricerca e per l’università, riconoscendo il loro carattere prioritario». Parla a una platea molto sensibile all’argomento il presidente della Repubblica che, a Trieste per assistere al concerto per l’amicizia diretto da Riccardo Muti, ha voluto partecipare all’inaugurazione della nuova sede della Sissa, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, una delle eccellenze del nostro paese. Lo hanno accolto i docenti, le autorità, ma innanzitutto i giovani studenti e i ricercatori, in piedi per tutta la durata della cerimonia, indossando tutti una maglietta con su scritto «Salviamo la ricerca». Sono i diretti interessati, quelli che saranno coinvolti assieme ai loro colleghi di tutt’Italia nei tagli previsti dalla manovra su ricerca e università e anche nella riforma di quest’ultima per alcune parti contestata. Ed è a loro che …