Mese: Febbraio 2011

"La Lega democristiana", di Massimo Giannini

«Federalismo o morte», grida da mesi Umberto Bossi, brandendo la spada di Alberto da Giussano. Ma adesso che il federalismo muore, il leader della Lega rincula, ripiega. E balbetta, come l´arcitaliano di Mino Maccari: «O Roma o Orte». Nel gorgo in cui sta affondando il Cavaliere, dunque, sembra risucchiato anche il Senatur. Non solo il Carroccio non rompe, dopo il «pareggio» in Parlamento sul decreto federalista. Ma prova a tirare a campare, al fianco di un premier sempre più disperato. E così, a sua volta, accetta il rischio di tirare le cuoia.La giornata di ieri segna un altro passo verso il baratro. C´è un baratro nel quale precipitano le regole democratiche. Sulla drammatica scena del crepuscolo berlusconiano accade un´altra cosa mai vista. Un decreto, respinto da una Commissione bicamerale, viene riapprovato nella stessa formulazione dal Consiglio dei ministri. Il potere esecutivo, con un suo atto d´imperio, annulla il potere legislativo. Siamo all´ennesima «lesione» ordinamentale, voluta da un centrodestra che supplisce alla debolezza aritmetica con la scelleratezza politica. Davvero una «situazione senza precedenti», per usare le …

"Università, anno zero. La mannaia Gelmini", di Roberto Ciccarelli

Dei 14 mila pensionamenti pochissimi saranno sostituiti. Parla Luigi Biggeri, direttore del Cnvsu . Il blocco delle assunzioni e la legge Gelmini mettono a rischio il funzionamento degli atenei. «Non c’è programmazione», dice il direttore del Comitato di valutazione del sistema universitario. A impoverirsi di più sono le facoltà umanistiche. L’allarme della commissione Ue sul rapporto Ocse: il 21% dei ragazzi italiani non è in grado di leggere o scrivere un testo. Per Luigi Biggeri, già presidente dell’Istat e oggi a capo del Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario (Cnvsu), il taglio di oltre 300 corsi di studio voluto dal governo per razionalizzare la formazione universitaria è avvenuto in assenza di un disegno strategico ed è basato su compromessi tra gruppi di potere. «Questi gruppi — afferma – dipendono dalla “forza” dei settori scientifico-disciplinari, e la loro prevalenza è dovuta alla mancanza di programmazione. A meno che non ci siano concorsi frequenti, un corso di studio verrà riorganizzato a partire dalla disponibilità del personale esistente. Nelle facoltà di scienze, dove andrà in pensione …

"Bersani: un inaudito schiaffo al parlamento il decreto del governo sul fisco municipale", di Claudio Tucci

Le opposizioni insorgono contro il libera del decreto del governo sul fisco municipale. C’è malumore anche al Colle, che, secondo quanto si apprende, non è affatto scontato che firmi il provvedimento varato ieri sera in fretta e furia dal governo sul nuovo fisco dei comuni, dopo il mancato disco verde in commissione bicamerale. «Siamo in una situazione senza precedenti» ha detto il leader di Fli e presidente della Camera, Gianfranco Fini. Soprattutto, ha osservato Fini, sul fisco municipale c’è stata una bocciatura in commissione che non è solo politica ma di merito. «Forze politiche di opposizione che sempre avevano sostenuto la trasformazione in senso federale dello Stato si sono trovate nella condizione obbligata di esprimere un diniego» spiega Fini. Bersani: inaudito schiaffo al parlamento «Uno schiaffo al Parlamento l’ok del decreto governativo sul federalismo municipale», ha commentato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Che ha rincarato la dose: «una lesione senza precedenti alle prerogative delle commissioni parlamentari fissate per legge. Un vero atto di arroganza». «Il governo Berlusconi-Bossi, dopo tanta propaganda – ha detto …

Italia, allarme della commissione Ue sui 15enni "Semianalfabeta uno su 5", di Salvo Intravaia

Nei test Ocse-Pisa 2010 pubblicati a dicembre l’Italia fa registrare il 21% di quindicenni “con scarsi risultati in lettura”. E i commissari li giudicano a rischio per il loto futuro, sociale e sul lavoro. Un quindicenne su cinque, in Italia, è semianalfabeta. Cioè privo “delle capacità fondamentali di lettura e di scrittura”. Questa volta, a certificarlo è la Commissione europea che “per contribuire a risolvere il problema, ha istituito un gruppo di esperti indipendenti con l’incarico di individuare metodi per migliorare i livelli di alfabetizzazione”, si legge in una nota della stessa commissione. Le lacune emerse in Lettura rendono per i giovani italiani ed europei “più ardua la ricerca di un lavoro e li pone a rischio di esclusione sociale”. Il gruppo di esperti si è incontrato per la prima volta l’altro ieri a Bruxelles ed è stato presieduto dalla principessa Laurentien dei Paesi Bassi, inviata speciale in tema di “Alfabetizzazione per lo sviluppo” per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unisco) I ministri dell’Ue si sono prefissi l’obiettivo di …

"Lavori socialmente umili", di Alessandro Rosina

L’invito all’umiltà recentemente rivolto ai giovani italiani dal ministro Meloni è ingiusto e ingeneroso, ma anche sbagliato. Perché il limite maggiore del nostro sistema paese è proprio l’incapacità di valorizzare al meglio il capitale umano delle nuove generazioni. Inoltre siamo uno dei paesi che meno riducono gli svantaggi di partenza. E dove, di conseguenza, sul destino dei singoli pesano di più le risorse della famiglia di origine, indipendentemente dalle effettive capacità e potenzialità di ciascuno. Non è certo così che possiamo ottenere un’Italia migliore. Ci risiamo. Di nuovo l’annuncio di misure a favore dei giovani – comunque parziali e limitate di fronte alla profonda gravità della condizione in cui sono stati lasciati precipitare – viene immancabilmente accompagnato da una paternale. Con il precedente governo la gentile concessione di qualche incentivo all’autonomia residenziale, era stata associata all’infelice accusa di essere una generazione di bamboccioni. Con meno fantasia, il ministro Meloni, nella recente presentazione delle misure messe in campo con il Piano per l’occupabilità dei giovani, li ha rimproverati di non essere sufficientemente “umili”. LA VIRTÙ CHE …

Rifiuti Campania: l'Europa smonta il miracolo di Berlusconi

Il Parlamento Europeo approva una Risoluzione congiunta che chiede all’Italia di fare luce sulla crisi rifiuti in Campania e di rispettare le normative Ue. Il Parlamento europeo ha preso una posizione chiara, “approvando a larga maggioranza una risoluzione che chiede all’Italia di fare piena luce sui tempi e sulle modalità di superamento della crisi rifiuti in Campania”. Il testo è stato presentato congiuntamente dalle sinistre e dai liberal democratici (S&D, GUE/NGL, ALDE, Verts/ALE), mentre sono stati respinti tutti i 17 emendamenti presentati da 40 deputati del Ppe ed in particolare, da tutti gli italiani del Pdl. La Risoluzione è passata con 374 voti a favore, 208 contrari e 38 astenuti. Questi i punti più importanti della risoluzione approvata dal PE • Si “deplora la precedente decisione di aprire discariche in aree protette all’interno del parco nazionale del Vesuvio, come a Terzigno” e “non sia accetta qualsiasi altro progetto di ampliamento di queste discariche”. • La Risoluzione chiede “il blocco dei fondi Ue per la Campania (145,5 milioni di euro) fino a quando la Regione non …

"Le notti di Arcore e la notte italiana", di Gustavo Zagrebelsky

Perché siamo qui? Che cosa abbiamo da dire, da chiedere? Niente e tutto. Niente per ciascuno di noi, tutto per tutti. Non siamo qui nemmeno come appartenenti a questo o quel partito, a questo o quel sindacato, a questa o quella associazione. Ciò che chiediamo, lo chiediamo come cittadini. Chi è qui presente non rappresenta che se stesso. Per questo, il nostro è un incontro altamente politico, come tutte le volte in cui, nei casi straordinari della vita democratica, tacciono le differenze e le appartenenze particolari e parlano le ragioni che accomunano i nudi cittadini, interessati alle sorti non mie o tue, ma comuni a tutti. Non siamo qui, perciò, per sostenere interessi di parte. Ma non siamo affatto contro i partiti. Anzi, ci rivolgiamo a loro, di maggioranza e di opposizione, affinché raccolgano il malessere che sale sempre più forte da un Paese in cui il disgusto cresce nei confronti di chi e di come governa; affinché i cittadini possano rispecchiarsi in chi li rappresenta e sia rinsaldato il rapporto di democrazia tra i …