Giorno: 3 Aprile 2011

"La scuola non reggerà i nuovi tagli di precari", di Dario Franceschini

Immaginate che domani mattina in una classe su sei non suoni la campanella, le lezioni non inizino e l’aula rimanga vuota. E’ quanto accadrebbe se i circa 120 mila insegnanti precari smettessero improvvisamente di lavorare. Nell’Italia dove nulla è più stabile del provvisorio, i precari contribuiscono alla stabilità della scuola. Eppure di questo straordinario patrimonio di intelligenze e di saperi, Berlusconi e la Gelmini pensano di poterne fare a meno: sono chiamati per un po’, poi vengono mandati a casa a giugno, forse saranno richiamati a settembre. Nessuna garanzia, nessun riconoscimento di carriera, zero prospettive di stabilità. Si provocano così danni rilevanti sia ai docenti, che anche dopo 20 anni di insegnamento si ritrovano eterni precari, con una qualità della vita tutta da immaginare, sia agli studenti a cui viene a mancare una delle condizioni più importanti per l’apprendimento: la continuità didattica. Eppure la situazione dei precari è centrale, se non si risolve, è impossibile mettere mano a un grande progetto riformatore che sappia investire sulla formazione degli insegnanti e l’innovazione della didattica. Volutamente questo …

«Promesse da B. L’Aquila è morta», di Sandra Amurri

Due anni dopo il sisma che ha distrutto l’Abruzzo, la zona rossa è ancora chiusa e di lavori non c’è traccia. Il premier disse: “Faremo in fretta, non siete soli” Le macerie sono ancora tutte qui dentro, in quello che resta delle case. Mura squarciate. Tetti volati via assieme alla vita. Il centro storico. Il cuore de L’Aquila si è fermato alle 3,32 del 6 aprile 2009 quando una scossa di magnitudo 6.2 della scala Richter ha sepolto 309 persone. Da allora non batte più. Quello che si ode camminando è solo silenzio. Il silenzio della morte. Un solo rumore richiama l’attenzione: lo scorrere dell’acqua. Ci guardiamo intorno alla ricerca di una fontana rimasta aperta per dare un senso a quel rumore. Lo sguardo si perde nel nulla. Solo più tardi ci spiegano che si tratta di acqua che fuoriesce dalle tubature spaccate dal terremoto e mai aggiustate. Il consumo di acqua è lo stesso di due anni fa quando in città vivevano 14 mila persone oltre agli studenti. Neppure a questo ha pensato la …

"Lampedusa, Manduria Scene del fallimento", di Livia Turco

Quello che si sta squadernando sotto i nostri occhi – come poco fa l’incredibile fuga di massa dal centro di Manduria – è il fallimento di una politica che ha pensato di governare i flussi migratori alzando i muri e considerando i paesi del mediterraneo un’area da sfruttare nelle sue risorse naturali e da utilizzare come gendarme per il controllo dell’immigrazione clandestina. Siamo stati a Lampedusa lunedì scorso. Abbiamo visto con i nostri occhi e ascoltato con le nostre orecchie. Siamo stati al porto dove è stipata una massa umana, nel centro di identificazione sovraffollato oltre misura, nel centro di accoglienza dei minori di Linosa, presso la parrocchia a salutare don Stefano e i volontari della Caritas, infine in Comune per incontrare il sindaco e i consiglieri comunali. Siamo rimasti attoniti e ci siamo vergognati per le condizioni disumane in cui versano da oltre un mese le persone immigrate. Ai cittadini di Lampedusa continuiamo ad esprimere il nostro ringraziamento per l’esempio di solidarietà che ci hanno dato e perché si sono sostituiti allo Stato che …

Urbinati: «Politica stai attenta! Il web ti osserva…», di Cesare Buquicchio

Conoscere e decidere. Avvicinarsi il più possibile alla verità e agire di conseguenza. Il rapporto tra democrazia e web illumina di luce nuova il fondamentale legame tra cittadini e potere. Nadia Urbinati, docente di Scienze Politiche alla Columbia University di New York, trova nella Rete un nuovo, potente alleato, nel suo percorso teorico verso l’affermazione della democrazia rappresentativa contro il “sogno populista”, così lo definisce, della democrazia diretta, dell’illusorio rapporto senza filtri tra il popolo e chi lo governa. “Internet libera le informazioni, aumenta la trasparenza, rifugge il controllo. Sono tutti elementi fondamentali per la formazione e l’espressione del giudizio politico – spiega Urbinati –. Poi lo strumento di decisione dei cittadini rimane il voto. È l’unico esercizio del potere sanzionatorio ed è quello che limita il potere dei politici facendone una funzione. Ma avere più informazioni a disposizione su quello che succede nel palazzo, sul rispetto delle promesse che ci hanno fatto per essere scelti, poter condividere più facilmente queste informazioni, consentire la libera formazione di una pubblica opinione e, anche, di gruppi di …

"L’opposizione vuole il voto Si gioca tutto in dieci giorni", di Simone Collini

Il leader delPd denuncia la vendita in atto in Parlamento e torna a chiedere le urne anticipate. Udc diffidente sull’uscita di Montezemolo. Casini: «No ai tatticismi come i peggiori vecchi politici». «Berlusconi potrà comprare uno, due parlamentari, ma tutti vedono che non c’è il governo, che da mesi non fanno nulla». Pier Luigi Bersani denuncia la compravendita in atto e torna a chiedere le elezioni anticipate. Domani si apre una settimana parlamentare decisiva per capire quanto sia solida la tenuta della maggioranza. Ma per il leader del Pd (che domani incontra i segretari di Cgil, Cisl e Uil per parlare della situazione economica del Paese e di come favorire la ripresa) non c’è bisogno di nessuna prova d’aula perché se anche il governo non dovesse andare sotto come è successo giovedì scorso, sarebbe la dimostrazione di una pura «sopravvivenza, che Berlusconi confonde con la governabilità». Per questo Bersani in sintonia su questo con il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini oltre che con quello dell’Idv Antonio Di Pietro e con i vertici di Futuro e libertà …

Il ministro che non rispetta le leggi

Un’interrogazione dei deputati PD chiede al ministro Gelmini di procedere ad un piano straordinario di immissioni in ruolo e di bloccare la terza tranche dei tagli dei posti in organico. L’alternativa? Una marea di cause di lavoro dei docenti precari e oneri miliardari per lo Stato. Che la Gelmini sbagli, che il governo tutto sbagli, ora arrivano a certificarlo anche i giudici e la sentenza del tribunale del lavoro di Genova dello scorso 25 marzo, che ha condannato il Ministero dell’istruzione a risarcire quindici lavoratori con contratto a tempo determinato, è una sorta di bomba a orologeria per il ministro peggiore (insieme a Letizia Moratti) della storia repubblicana del nostro Paese. I magistrati liguri, infatti, hanno riconosciuto la possibilità della ricostruzione di carriera, l’illegittimità dei contratti a termine e i danni derivanti dalla mancata nomina a tempo indeterminato con la previsione per ciascuno dei quindici ricorrenti di un risarcimento di circa 30 mila euro. Complessivamente il costo del risarcimento a carico dell’erario ammonta a circa 500 mila euro. I deputati Pd Manuela Ghizzoni, Ventura, Maria …

"Cultura, ricchezza da liberare", di Giorgio Lonardi

Anche se il governo dimostra di non crederci, tagliando i fondi, aumentano i consumi culturali. Il presidente di Federculture, presentando i dati del rapporto annuale osserva: “Il potenziale del nostro Paese è enorme, però manca un progetto”. La situazione cambia molto da regione a regione. Siamo andati a vedere l´esempio virtuoso delle Marche. Perché in qualche caso piccolo è davvero bello. Eppure, prima di esultare sul “boom” della cultura nel Bel Paese bisogna fare alcune considerazione. A cominciare dal fatto che il 2009 è stato un anno talmente nero per la nostra economia che un “rimbalzo” positivo anche nel settore culturale era pressoché scontato. Se poi andiamo ad esaminare le tabelle offerte in abbondanza dalla stessa Federculture ci accorgiamo di alcuni aspetti curiosi. A cominciare dalla crescita della spesa culturale delle famiglie italiane fra il 1999 e il 2009. Ebbene, in questi dieci anni siamo passati da poco più di 50 miliardi di euro a oltre 62 miliardi con un aumento in termini assoluti del 24,3 per cento. Non c´è dubbio che 62 miliardi di …