Giorno: 14 Aprile 2011

Liceo Sigonio, lettera aperta delle parlamentari Pd

Giudicano “grave” la mancata istituzione del liceo musicale a Modena. Chiedono al ministero dell’Istruzione l’attivazione di risorse aggiuntive. La sen. Mariangela Bastico e l’on. Manuela Ghizzoni hanno inviato una lettera aperta al ministro Gelmini, alle istituzioni regionali e locali, ai dirigenti scolastici e ai rappresentanti dei genitori del liceo “Carlo Sigonio”. Le due parlamentari giudicano “grave” la decisione dell’Ufficio scolastico regionale di istituire un liceo musicale solo a Forlì “senza alcun confronto con la Regione e le istituzioni locali, titolari della programmazione dell’offerta scolastica e formativa” La sen. Bastico e l’on. Ghizzoni chiedono che il dirigente dell’USR torni sui suoi passi e “richieda la convocazione delle Conferenze regionale e provinciali interessate, quali sedi legittimate per l’assunzione di ogni decisione”. Al ministro Gelmini chiedono “l’attivazione di risorse aggiuntive per le 3 nuove sezioni di liceo musicale e per 1 di liceo coreutico e ci impegniamo fortemente perché ciò avvenga”.

"La Lega nell’angolo fa la faccia feroce", di Fabrizia Bagozzi

A Pantelleria due donne affogate a pochi passi dalla riva. Mentre a Pantelleria si consuma l’ennesimo dramma della boat people – due morti e due dispersi durante un’operazione di soccorso di un barcone con a bordo 250 persone provenienti dalla Libia – la Lega e Berlusconi, chiusi nel cul de sac dell’emergenza immigrazione, tentano, ognuno a suo modo, la carta della rassicurazione, provano a dire che va tutto bene: grazie a Barroso l’Ue si sta muovendo, i permessi temporanei sono conformi a Schengen, l’accordo con la Tunisia sta funzionando perché i rimpatri concordati procedono. Il Cavaliere lo fa in modo soft, anche blandendo i Padani. E in conferenza stampa a palazzo Chigi mette un braccio sulla spalla di un Calderoli che fa buon viso a cattivo gioco: «Dopo alcune resistenze, la Lega ha dato grande disponibilità ad accogliere i migranti, ma naturalmente il principio è che tutti quelli che arrivano li dobbiamo rimandare indietro». Ma il Carroccio, invece, non è soft per niente. E dopo Castelli che ha evocato il possibile ricorso alle armi, tocca …

Bersani: «Antipolitica? Altra faccia del populismo» di Miguel Gotor e Claudio Sardo

«L’antipolitica? È l’altra faccia del populismo». Lo dice Pier Luigi Bersani in «Per una buona ragione», il libro-intervista al segretario del Pd a cura di Miguel Gotor e Claudio Sardo che esce oggi per i Saggi Tascabili Laterza (pagine 208, euro 12,00). In questo passaggio, l’analisi delle origini della sfiducia nella politica ed i suoi esiti. È il manifesto politico, culturale e civile di Bersani, che in queste pagine parla per la prima volta in un libro dell’Italia e del Pd nel tempo della crisi economica e dei grandi mutamenti della globalizzazione. Compresi gli errori del centrosinistra, l’involuzione plebiscitaria e gli squilibri sociali del Paese. Gli affanni della democrazia hanno una dimensione globale, ma in Italia hanno assunto caratteri specifici. La transizione istituzionale, avviata nel nome della democrazia diretta dopo l’esplosione di Tangentopoli, e il successo dei referendum elettorali hanno prodotto un «presidenzialismo di fatto» che mortifica il Parlamento e un bipolarismo di coalizione che non garantisce governi efficaci. Qual è la sua lettura di questa ormai lunga stagione? «Con la torsione plebiscitaria che Silvio …

"Ma l’opposizione c’è", di Mario Lavia

Ma l’opposizione c’è Quando uno come Scilipoti fa finta di inserire al contrario la tessera con cui si vota, come per suggerire ai suoi padroni “guardate, posso anche non votare col governo”, certo, ti cascano le braccia. Perché poi “Munnizza”, come è stato carinamente ribattezzato dai dipietristi, si sa che vota e voterà per Berlusconi, il suo futuro e la sua paga lì stanno. E dunque, stai lì giorni e giorni, disciplinatamente, pronto a fare casino ogni volta che puoi, e niente, l’orribile legge ad personam passa, tu hai perso e loro hanno vinto, la forza dei numeri ce l’hanno, ma non quella della ragione, come dice Castagnetti, e allora del diritto si fa strage. Ma alla fine della battaglia di Montecitorio – non è la prima e non sarà l’ultima – va detto che i deputati dell’opposizione sono stati bravissimi, che hanno scritto una buona pagina di vita parlamentare, che sono comunque riusciti a mettere sotto i riflettori l’inconsistenza di merito della legge e anzi la sua intrinseca logica arrogante e a beneficio del …

"Politica industriale? Su vasta scala", di Pier Luigi Bersani

La politica industriale di un Paese come l’Italia deve muovere dalle diversità. E deve essere capace di suonare tutti i tasti del pianoforte. Non c’è futuro industriale per noi se si rinuncia completamente alla chimica, alla siderurgia, all’auto, settori niente affatto in declino ma in evoluzione. Ovviamente nei settori a larga economia di scala, o hai il fisico per correre da solo, o devi metterti in compagnia. E i Governi possono favorire i grandi accordi industriali extranazionali, come anche possono aiutare a sbagliare. Spendere tre miliardi di euro per fare una nuova compagnia aerea italiana è stato un grave errore da parte del Governo Berlusconi perché sarebbe bastato ben meno di un miliardo di euro per integrare l’Alitalia con Air France e Klm e mettere la nostra voce in un soggetto più grande. E avremmo così difeso meglio l’italianità: sono certo che nel futuro sarà facile capirlo. Per aziende come Finmeccanica, la cui committenza fa spesso riferimento agli Stati nazionali, si può addirittura parlare di diplomazia economica. Ma non è vero che questo interesse per …

"L’università che ci meritiamo", di Maria Chiara Carozza, Marco Meloni

Pochi mesi dopo l’approvazione della riforma Gelmini, le università italiane sono impegnate in un compito davvero difficile: sopravvivere. I tagli al sistema dell’istruzione e della ricerca sono avvenuti prontamente, mentre l’attività di normativa secondaria procede con lentezza, nonostante le rassicurazioni del ministro. Gli atenei si ritrovano ad affrontare un vero e proprio ginepraio normativo, a cui è ormai appesa la didattica. Inoltre, a parte qualche normativa di minutissimo calibro, il governo non ha ancora adottato alcuno dei provvedimenti fondamentali – sono decine – per l’attuazione della legge. Lo schema di regolamento per l’abilitazione scientifica (passaggio fondamentale per l’accesso al ruolo dei professori) ha ricevuto un pesante parere negativo da parte del consiglio di stato. È il caso di essere realisti: un governo agonizzante non può essere in grado di adottare tutti gli atti necessari per dare gambe a una riforma che, altrimenti, si risolve nell’incertezza più totale e nel blocco delle attività ordinarie degli atenei. Proprio in questo ritardo preoccupante, troviamo la conferma delle nostre osservazioni dei mesi precedenti: abbiamo più volte sottolineato come la …

"Fine anticipata per il processo Mills", di Giovanni Negri

Tra 7mila, lo dice Alfano, e 15mila, secondo i calcoli del Csm. L’impatto sui processi in corso delle norme sulla prescrizione breve è ancora oggetto di valutazione, ma per il ministro della Giustizia Angelino Alfano gli effetti dovrebbero essere circoscritti a non più dello 0,2% dei procedimenti penali aperti che sono in tutto 3 milioni e 290mila in tutti i gradi di giudizio, colpiti dal 5% di prescrizione all’anno. La norma però riguarderà solo i processi di primo grado e le relative prescrizioni che sono state in tutto 125mila nel corso del 2009; inoltre il beneficio interessa unicamente gli imputati incensurati che, sulla base dei dati del casellario, rappresentano circa il 55% dei condannati. Risultato, circa 7mila procedimenti fulminati; un dato che il Csm, che valuta la norma come una «sostanziale amnistia», raddoppia sia pure informalmente portandola a 15mila ma allargando la stima anche all’appello. Alfano, dopo avere ricordato che circa 100mila delle prescrizioni annuali si verificano nella fase delle indagini, «per una selezione di gravità operata dal pubblico ministero», in ogni caso minimizza e …