Giorno: 7 Aprile 2011

"La legge della disperazione", di Ferdinando Camon

Ora sappiamo la «verità» sull’immigrazione. Credevamo di saperla anche prima, ma era una bugia. Finora la verità erano le migliaia di immigrati che s’accumulavano a Lampedusa, tanti da superare gli abitanti dell’isola, il loro bisogno di tutto («sono miserabili»), le loro pretese («sono intrattabili»), le loro rampicate su per le reti di recinzione, fino a scavalcarle e scappare per i campi, vanamente inseguiti dalla polizia a piedi o a cavallo, come nei film tra California e Messico. Quella non era la verità, era un’apparenza. Perché faceva credere a noi e a tutta l’Europa che arrivasse un’umanità pericolosa e non integrabile, una minaccia per il decoro del nostro benessere. Scattava l’istinto di tenerli alla larga. Era l’istinto di conservazione, tanto più forte quanto più alto è il benessere da conservare. Questa strage di circa duecento uomini, donne e bambini, annegati in un crudele gioco di su e giù sulle onde di tre metri, ci butta in faccia una verità brutale che i nostri cervelli e i nostri nervi, intorpiditi dalla civiltà borghese nella quale siamo nati …

Sigonio, il Pd interroga la Gelmini: “Bocciatura politica?”

I parlamentari democratici modenesi raccolgono le proteste di studenti, genitori e insegnanti dopo la decisione del ministero di non autorizzare il Liceo musicale. Dopo la bocciatura del liceo musicale al Sigonio i deputati modenesi del Pd raccolgono le preoccupazioni della dirigente Pinelli, dell’assessore Malaguti, delle famiglie degli studenti, della città intera e annunciano un’interrogazione in Parlamento. Ecco una dichiarazione congiunta degli on. Manuela Ghizzoni, Ricardo Franco Levi, Ivano Miglioli e Giulio Santagata. «I deputati democratici non ci stanno ad accettare la decisione ministeriale. Una scelta grave, che mortifica le attese dei giovani modenesi che si sono sottoposti a rigorose selezioni per poter appagare le proprie aspirazioni formative e artistiche frequentando il liceo musicale. Vogliamo conoscere le ragioni di una scelta che umilia i 34 ragazzi aspiranti liceali e penalizza un territorio a forte vocazione musicale. Peraltro ci chiediamo come mai siano presenti 8 istituti in Lombardia (due a Milano, a Bergamo, Brescia, Cremona, Pavia, Busto Arsizio, Como) e nel Veneto (a Verona, Este, Belluno, Montagnana, Padova, Vicenza, Castelfranco Veneto, Venezia), mentre in Emilia Romagna sia …

Rivara, il Pd: “Tempo scaduto, il centrodestra deve decidersi”

I deputati modenesi del Pd invitano l’on. Bertolini del Pdl a pronunciarsi con chiarezza. Ma chiedono una presa di posizione anche a Poletti, candidato sindaco del Pdl a Finale. “E’ finito il tempo delle chiacchiere. E’ ora che tutti i parlamentari, indipendentemente dagli schieramenti, esprimano con chiarezza, attraverso il voto, la propria posizione sulla realizzazione del deposito di gas di Rivara”. La richiesta arriva dai deputati modenesi del Pd – Ghizzoni, Levi, Miglioli e Santagata – dopo che i rappresentanti democratici in commissione Ambiente della Camera ieri hanno chiesto che entro la fine della prossima settimana si proceda con il voto sulla risoluzione del Pd sul maxi-deposito. I rappresentanti democratici sono convinti che “il tempo a disposizione per i parlamentari modenesi che ancora non hanno apposto al loro firma a sostegno della risoluzione Pd o della Lega stia per scadere”. Chiaro il riferimento all’on. Isabella Bertolini del Pdl che ancora non si è espressa in proposito. “Comprendiamo la sua difficoltà – incalzano i parlamentari del Pd – poiché all’interno del suo partito trovano spazio orientamenti …

"Federalismo fiscale, Cecilia Guerra boccia la riforma", di Alfredo Roma

“Federalismo fiscale: una vera riforma?’’. Questo è il titolo della conferenza tenuta da Maria Cecilia Guerra, docente di Scienza delle Finanze alla Facoltà modenese di Economia, alla presenza di un folto pubblico di docenti, studenti e amministratori pubblici. Il riferimento è alla legge delega n. 42 del 2009. Il tema riguarda il finanziamento della spesa pubblica dei diversi livelli di governo: Stato, Regioni, Province e Comuni, spesa pubblica destinata a beni e servizi pubblici per l’intera popolazione. Uno degli scopi principali della riforma è di aumentare l’efficienza di tale spesa pubblica attraverso la responsabilizzazione degli amministratori ai vari livelli, amministratori che devono poter avere un certo grado di autonomia per raggiungere un bilancio tra entrate fiscali e servizi resi. In questo modo il federalismo crea anche una concorrenza tra regioni, e quindi una differenziazione dell’offerta di servizi, permettendo ai cittadini di scegliere ove collocare le proprie attività. Tale concorrenza trova comunque un limite nell’articolo 117 della Costituzione che impone che certi servizi di base debbano essere garantiti in modo uniforme su tutto il territorio nazionale …

Il Pd: sì all'arresto di Tedesco No del Pdl, la Lega si astiene

Al Senato la giunta delle immunità decide sul caso di Alberto Tedesco, autosospesosi dal Pd. Sul senatore pende una richiesta di arresto della Procura di Bari per un’inchiesta sanitaria in Puglia. La maggioranza è per dire no, l’Idv per il sì, stesso orientamento per il Partito democratico, ma la Lega è uscita dall’aula al momento del voto sulla relazione di Alberto Balboni (Pdl), che respingeva la richiesta di arresto. Maggioranza quindi spaccata. L’autorizzazione passa all’aula: 10 i favorevoli (otto senatori del Pd, uno dell’Idv, uno dell’Udc), 9 i contrari (astenuti i due leghisti, la maggioranza in giunta ha 12 senatori). I senatori commissari si sono riuniti nella sala Pannini di palazzo Madama. Ora deciderà il Senato. Il relatore della giunta, il senatore del Pdl, Alberto Balboni, è contrario all’arresto pur riconoscendo che non c’è fumus persecutionis nelle carte trasmesse dai pm di Bari. La maggioranza intende negare l’arresto perché non ci sono reati tali da chiedere la custodia cautelare. Il Partito democratico, vista la validità delle richieste perché non c’è fumus persecutionis, ritiene di non …

"Opposizione dura. Anche alla Lega", di Rudy Francesco Calvo

Prosegue la battaglia dei dem alla camera, e Bersani mette Bossi nel mirino. «Ormai dormo con il regolamento accanto ». La mente e il braccio dei blitz democrat nell’aula di Montecitorio hanno un nome e un cognome: Roberto Giachetti. È stato lui a individuare nell’articolo 32 del regolamento della camera lo spunto per prolungare i lavori parlamentari, ritardando il più possibile l’approvazione della norma sulla prescrizione breve. Con anche i ministri costretti a rimanere lì fermi ad ascoltare i deputati dem e dipietristi prendere la parola per «chiarire il proprio pensiero espresso nella seduta precedente » (così recita il regolamento), tirando in ballo perfino il salame d’oca e il culatello. Sì, il Pd le sta provando tutte. «Fino a che ci sarà il tentativo di calpestare le regole – dice chiaramente Dario Franceschini – non esiteremo a utilizzare ogni virgola del regolamento per ritardare e impedire l’approvazione di questa legge». La parola d’ordine, in risposta alla seduta notturna imposta dalla maggioranza per accelerare sul processo breve, è «ventre a terra ». I dem si fanno …

"Era Alfano l’utilizzatore finale", di Mario Lavia

La vera storia dell’affaire della villa di Lampedusa, oltre Silvio Berlusconi, ha un altro protagonista. Si chiama Angelino Alfano. Ora che la novela sembra sfumare («non la compro più, è su terreno demaniale») va raccontata per intero. Era da tanto tempo che Alfano aveva messo gli occhi sulla magnifica villa. Alla vigilia del viaggio di Berlusconi sull’isola il potentissimo ministro agrigentino aveva avuto la brillante idea di prendere due piccioni con una fava, suggerendo al Grande Capo un clamoroso beau geste annunciando l’acquisto della villa, così, a scatola chiusa, tanto per farsi “lampedusano”. Avrebbe dunque mentito, il premier, con quel «mi sono attaccato a internet e l’ho comprata»: l’idea era di Angelino che, furbo, prevedeva che il premier, abituato a ben altri standard e a comfort di alto livello, non avrebbe mai e poi mai soggiornato di buon grado in una dimora con meno di 40 stanze, che per lui è il minimo. E poi con quel rumore di aerei… Ve lo figurate un Berlusconi insonne coi tappi nelle orecchie? No: sperava, il guardasigilli, che …