Giorno: 8 Aprile 2011

OCSE: In Italia servono riforme e la piena attuazione del decreto Bersani

Il rapporto Going for Growth dell’ OCSE punta il dito sull’occupazione, sull’istruzione e la concorrenza. Fassina: Il governo ha fatto arretrare l’Italia nei processi di liberalizzazione messi in atto nella scorsa legislatura dalle “lenzuolate” di Bersani. Il prodotto interno lordo pro-capite e la produttività in Italia “hanno continuato a registrare un calo rispetto alla metà superiore dei Paesi Ocse” e nel quinquennio 2004-2009 c’è stata una diminuzione media annua del Pil pro-capite di 0,2 punti. Questo è quanto si legge dal rapporto Going for Growth del OCSE con riferimento all’Italia. Per l’Organizzazione economica internazionale, nel Belpaese “sono necessarie ulteriori riforme” a partire dalla “piena attuazione e l’estensione del decreto Bersani del 2006”. Nella nota ha messo in evidenza che ”le azioni adottate per migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione e semplificare la legislazione sono proseguite nonostante ancora non si vedano significativi risultati”. Per l’OCSE tre sono i principali obiettivi che l’Italia deve realizzare sono: a) maggiore attenzione al mercato del lavoro per implementarne la crescita, favorendo l’occupazione ”permanente” e riducendo il ”dualismo” tra i differenti tipi …

"Orda immigrata, il neo-razzismo di Beppe Grillo", di Roberto della Seta e Francesco Ferrante

“L’Italia ha il 20% di disoccupazione e almeno 100.000 extracomunitari disoccupati che diventeranno il doppio dopo il crollo ampiamente previsto del mercato immobiliare. Dove li mettiamo? Li ospiterà D’Alema sul suo Ikarus o faranno compagnia ai nostri ‘ultimi’, pensionati e disoccupati delle periferie?… Un’invasione, perché di questo si tratta… La destabilizzazione degli Stati è avvenuta da sempre anche grazie al fattore immigrazione…”. A parlare così non è Borghezio ma Beppe Grillo, in un intervento postato sul suo blog il 29 marzo scorso. Toni e contenuti della requisitoria di Grillo contro quello che lui stesso chiama il tabù buonista dell’immigrazione fanno impressione: per la totale irrazionalità delle argomentazioni – l’Italia “invasa” è uno dei paesi europei con meno immigrati, l’idea che gli stranieri “rubino” il lavoro agli italiani è una bufala -, per l’idea presa di peso dalla retorica nemmeno leghista, ma lepenista, che l’immigrazione rischia di sgretolare l’Europa. Fanno impressione le parole di Grillo, ma non sorprendono più di tanto. Da quando il comico genovese si è reinventato predicatore anti-sistema, il suo linguaggio ha sempre …

Carenze di Dirigenti scolastici: l’On. Manuela Ghizzoni, capogruppo del PD in commissione Istruzione alla Camera, in un’interrogazione al Ministro Gelmini chiede la nomina di nuovi Presidi e lancia l’allarme sugli organici

“In Provincia di Modena l’anno prossimo avremo 56 scuole con dirigenti scolastici costretti a correre da una sede all’altra. Carenze di organico anche nell’Unione Terre d’Argine, con 4 scuole a mezzo servizio”. “Il prossimo anno scolastico in provincia di Modena 28 Presidi saranno costretti a svolgere le loro funzioni su più direzioni scolastiche, correndo da una scuola all’altra – lancia l’allarme Manuela Ghizzoni, capogruppo del PD in commissione Istruzione alla Camera, che ha presentato una interrogazione al ministro Gelmini per chiedere la nomina di nuovi Dirigenti scolastici – complessivamente saranno 56 le scuole modenesi e 330 quelle della Regione Emilia Romagna che rischiano di avere un Dirigente Scolastico a mezzo-servizio”. L’interrogazione, prima firmataria la deputata carpigiana Manuela Ghizzoni, è stata sottoscritta anche dagli altri deputati del PD regionale. I parlamentari hanno chiesto al Ministro Gelmini tempi e modalità del concorso che dovrebbe nominare i nuovi Dirigenti. I ritardi del concorso, atteso ormai da alcuni anni, stanno producendo una situazione insostenibile, nonostante il generoso impegno dei presidi. “Per quanto riguarda l’Unione Terre d’Argine, ci saranno ben …

"Quando i naufraghi eravamo noi", di Gian Antonio Stella

Gli incidenti marittimi che costarono la vita a migliaia di emigranti italiani. La sera del 4 agosto 1906 il mare depositò sulla spiaggia di Cartagena, in Spagna, un lattante tutto fasciato. Era vivo. Miracolosamente vivo. Dissero i parrocchiani della vicina chiesa, recitando un pateravegloria, che solo il buon Dio poteva aver salvato quella creatura. Lo dissero mentre allineavano sulla sabbia, a decine e decine, i corpi restituiti dalle onde dei poveretti annegati nel tragico naufragio del vapore Sirio, partito due giorni prima da Genova e diretto a Gibilterra per poi affrontare l’Atlantico verso il Brasile. Furono 292 i morti, secondo il Lloyd, che voleva ridimensionare il più possibile la catastrofe dati i torti degli armatori (il Sirio non aveva le doppie eliche né «paratie stagne e doppiofondo continuo» né le scialuppe sufficienti per tutti i passeggeri, come imponeva la legge impantanata alla Camera dalla potente lobby della marina mercantile) e i torti dell’equipaggio, partito senza carte nautiche (!) e piombato a tutta velocità sugli scogli di capo Palos. Ma stime più serie dissero: almeno quattrocento. …

"Quei netturbini con la laurea pagati mille euro al mese così studiare diventa uno spreco", di Rosaria Amato e Antonio Fraschilla

Anni di studio e sacrifici economici delle famiglie Il risultato? Impieghi sottoinquadrati e senza carriera. Secondo una ricerca di Almalaurea l´11% dei ragazzi considera del tutto inutile il titolo accademico conseguito. Il 29 per cento dei lavoratori dei call center aziendali ha almeno un diploma triennale, molti anche il master. Andrea Cammuca è laureato in Economia. Il giorno della laurea sua madre ha pianto per la felicità. La famiglia, d´altronde, ha investito su di lui facendo non pochi sacrifici, visto che oggi in Italia portare un figlio alla laurea costa in media 16 mila euro, che diventano 50 mila se studia fuori città. Adesso Andrea però ha un lavoro a tempo indeterminato: netturbino nella società di raccolta dei rifiuti a Palermo, stipendio da 1.100 euro al mese e turni che vanno dalle dieci di sera alle quattro del mattino. Anche Alessandra Petrucci è operatrice ecologica, all´Ama di Roma, con una laurea in sociologia e un master: quando ha cominciato a lavorare, il nonno le ha chiesto sbalordito, per giorni e giorni, «Ma come, non ti …

"La Consulta boccia la norma del pacchetto sicurezza sui sindaci. Maroni: è un errore, ma la correggeremo", da Il Sole 24 Ore

«Il pacchetto sicurezza aveva tantissime norme. La sentenza della Consulta non lo smantella. Correggeremo, per ripristinare al più presto il potere di ordinanza dei sindaci, perché è una norma importantissima». Così il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, durante “Porta a Porta”, ha commentato la sentenza 115/2011 della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima una parte del pacchetto sicurezza. La Consulta è intervenuta «nella parte in cui consente che il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotti provvedimenti a “contenuto normativo ed efficacia a tempo indeterminato”, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minaccino la sicurezza urbana, anche fuori dai casi di contingibilità e urgenza». La norma che consente ai sindaci di emanare ordinanze a tutela della «incolumità pubblica» e della «sicurezza urbana» è stata bocciata in parte perché secondo i giudici della Consulta concedeva poteri non sufficientemente delimitati dalla legge ai primi cittadini, trasformati in sindaci-sceriffi secondo la sintesi giornalistica adottata in occasione dell’approvazione parlamentare della legge. Il caso, sollevato di fronte al Tar del Veneto dall’associazione Razzismo Stop contro il comune di Selvazzano …

"Soffia il vento di Le Pen", di Cesare Martinetti

Tremonti alza le barriere contro i raid francesi nella finanza italiana, Guéant chiude le frontiere ai migranti di Lampedusa. Solo gli ingenui e/o i disinformati potevano credere che la Francia avrebbe aperto ai clandestini in transito dall’Italia. Bisognava non sapere che la lotta all’immigrazione (non solo clandestina) è il cuore costituente della presidenza Sarkozy, insieme alla «sicurezza» la vera benzina della sua dinamica politica nata e cresciuta nel confronto con l’estrema destra di Le Pen. Dunque, né solidarietà con l’Italia, né «fraternité» con i tunisini, che pure un po’ francesi sono. Le Alpi dividono due Paesi sull’orlo di una crisi diplomatica. Il ministro dell’Interno Claude Guéant ha trasmesso ieri da Paris tambureggianti bollettini di guerra; Maroni ha chiamato tutto questo «ostilità». Parigi dice no allo sbarco dei lampedusani sul territorio della République. E annuncia: «ridurremo anche l’immigrazione legale». Altro che aperture umanitarie. È la prima volta che un proclama così radicale viene diffuso dall’Eliseo. È l’effetto di quella che nel dibattito francese si chiama la «lepenizzazione degli spiriti». Tra un anno si vota, Sarkò è …