Giorno: 27 Aprile 2011

"Lavoro, sempre più «scoraggiati». Disoccupati record tra le donne", di La. Ma.

Un esercito di scoraggiati, convinti di non poter trovare lavoro, si aggiunge a quello dei disoccupati. Per le donne-madri è peggio: solo le single del Centro hanno tassi di occupazione vicini a quelli maschili. Sono 1,5 milioni gli italiani che vorrebbero lavorare ma non cercano attivamente lavoro perchè convinti di non riuscire a trovarlo:unesercito di «scoraggiati» che secondo i dati dell’Istat sulla media del 2010 si aggiungono ai 2,1 milioni di disoccupati ufficiali. Per le donne è peggio. Non una novità ma l’Istituto di statistica ha messo in bianco e nero le cifre aggiornate a tutto il 2010, che danno la misura delle difficoltà per una mamma di conciliare i ruoli. Le donne occupate tra i 25 e 64 anni con tre o più figli sono solo il 36,9%, ma già con un figlio la quota di lavoratrici si ferma al 51,1%, con due al 49,8%. DIVARI Nel complesso, gli italiani che si percepiscono «in cerca di occupazione» sono quasi 4,4 milioni anche se sono solo meno della metà coloro che la cercano attivamente. Tra …

"Mr Cepu ora scende in politica", di Giampaolo Cerri

Mr Cepu scende in campo. Francesco Polidori, classe 1946, umbro di Città di Castello e assurto alle cronache appunto come fondatore del Centro europeo di preparazione universitaria-Cepu (100 milioni di fatturato e oltre 400 addetti), ha deciso di candidarsi a sindaco nella sua città natale. Il tycoon della formazione privata è candidato sindaco di ben quattro liste, a cominciare dal suo Federalismo democrati umbro-Fdu, costituito in occasione delle regionali del 2010, e in cui compaiono anche il nipote Francesco Pietro e il direttore marketing del Cepu, Maurizio Pasquetti. Le altre liste di supporter, sono eDemocracy (in cui è candiato il figlio, Pietro Luigi) e NoiDonne, direttamente riconducibili al suo entourge, e la filiazione locale di Nuova Forza Italia. Contemporaneamente, con un simboli identico, Polidori corre da sindaco anche nella vicina Borgo S.Sepolcro, dove si trova il quartier generale del suo Gruppo. Qui il Federalismo democratico da umbro è diventato, in un fiat, “unitario” e candida a primo cittadino Gianluca Polidori, parente del fondatore ma soprattutto storico manager delle sue numerose aziende. Programmi in fotocopia: a …

"Immigrazione, vince la linea francese", di Anais Ginori

Berlusconi: rivedere Schengen. Sarkozy: frontiere chiuse in casi eccezionali. La Ue: il vertice è andato nella direzione giusta. Napolitano: bando agli egoismi. Passa la linea voluta da Parigi: frontiere chiuse quando ci sono emergenze migratorie in corso, come accade oggi a Lampedusa e nel Mediterraneo. Il vertice italo-francese di ieri ha sancito un´intesa sulla necessità di rivedere al più presto le regole di Schengen. Il governo italiano fa marcia indietro sulla possibilità di condividere il carico dei flussi migratori con i paesi vicini e si associa invece alla richiesta di un´interpretazione più restrittiva della libera circolazione nello spazio Ue. Una convergenza messa per iscritto nel messaggio comune che Nicolas Sarkozy e Silvio Berlusconi hanno inviato a Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio Europeo e a José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea. La governance di Schengen va ripensata, hanno detto i due leader. «Nessuno di noi vuole negare Schengen, ma in condizioni eccezionali crediamo possano esserci variazioni», ha spiegato Berlusconi. È stato il vertice della pace, dopo mesi di accuse reciproche. Raramente un summit bilaterale …

"La morte non si norma", di Pierluigi Castagnetti

Dunque, oggi o al massimo domani, la camera voterà l’inversione dell’ordine del giorno per passare subito ai voti sulle Dat (testamento biologico). Si deve approvare questo testo così com’è, e subito, sostiene chi non ha mai detto una parola nei due lunghi anni in cui la maggioranza l’ha tenuto nei cassetti. Personalmente resto dell’avviso, già espresso in sede di discussione generale (e in un articolo su Europa), che la morte non possa essere giuridicizzata. Essa può arrivare, infatti, in modo imprevedibile e immediato per un incidente o un accidente, o può arrivare con quella gradualità che ne consente la preparazione e l’accoglienza. Questa seconda ipotesi, quando si verifica, è una grazia se la si riesce a vivere con il rispetto della sacralità di quel momento, indipendentemente dalle convinzioni personali, «perché è una soglia sacra per tutti, credenti o non credenti, precisamente per il suo carattere di definitività, di assoluto non ritorno e dunque di ultima estrema possibilità » (Bruno Forte, Il Sole 24Ore, 4 ottobre 2009). Il letto di quel paziente diventa, a prescindere dalla …

"Il populismo che si nutre di ignoranza", di Barbara Spinelli

Quando Obama vinse le elezioni, nel 2008, furono molti a esser convinti che una grande trasformazione fosse possibile, che con lui avremmo cominciato a capire meglio, e ad affrontare, un malessere delle democrazie che non è solo economico. La convinzione era forte in America e in Europa, nelle sinistre e in numerosi liberali. La crisi finanziaria iniziata nel 2007 sembrava aver aperto gli occhi, preparandoli a riconoscere la verità: il capitalismo non falliva. Ma uno scandaloso squilibrio si era creato lungo i decenni fra Stato e mercato. Il primo si era ristretto, il secondo si era dilatato nel più caotico e iniquo dei modi. Lo Stato ne usciva spezzato, screditato: da ricostruire, come dopo una guerra mondiale. Le parole di Obama sulla convivenza tra culture e sulla riforma sanitaria annunciavano proprio questo: il ritorno dello Stato, nella qualità di riordinatore di un mercato impazzito, di garante di un bene pubblico minacciato da interessi privati lungamente dediti alla cultura dell´illegalità. Non era un´opinione ma un fatto: senza l´intervento degli Stati, le economie occidentali sarebbero precipitate. Un´economia …