Giorno: 1 Aprile 2011

Immigrazione: piano del PD per emergenza

Accordi con la Tunisia. Applicazione della direttiva 55 dell’UE. Abbandonare la strategia delle tendopoli e gestire l’accoglienza con Regioni, Enti locali, associazioni di volontariato e Protezione civile. Video Bersani Tg3 Di fronte all’emergenza immigrazione, per incapacità e per esigenze strumentali, il governo ha creato uno stato di confusione e di sbandamento creando tensioni mai viste neppure in situazioni più difficili di questa, che pure il nostro Paese ha saputo affrontare, come nel caso del Kosovo, quando si registrarono circa 50mila arrivi. Assumendosi le sue responsabilità di fronte al Paese, il Partito Democratico presenta le sue proposte per uscire finalmente da una situazione insostenibile e affrontare l’emergenza. Innanzitutto, impegniamo il governo a ottenere un accordo con la Tunisia, che preveda in particolare uno stop agli arrivi oltreché una gestione programmata dei rientri. Secondo, chiediamo l’applicazione dell’articolo 20 del decreto legislativo 286 del 1998 (Misure straordinarie di accoglienza per eventi eccezionali), così da ottenere dall’Unione europea l’applicazione della direttiva 55 del 2001 relativa alla concessione della protezione temporanea in caso di afflusso massiccio di sfollati e alla …

In Italia la disoccupazione a febbraio scende all'8,4%, 9,9% nell'Ue. Senza lavoro il 29,8% dei giovani

Il tasso di disoccupazione a febbraio scende all’8,4%, con una diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto a gennaio e di 0,1 punti su base annua. Lo comunica l’Istat in base a dati destagionalizzati e a stime provvisorie. L’Istituto spiega che il calo avviene in un contesto di ripresa dell’inattività. Il dato è inferiore alla media dell’Eurozona, dove nello stesso mese il tasso di disoccupazione si è attestato al 9,9% (dal 10% rilevato a gennaio). «Tra i molti dati sull’occupazione che ci consegna l’Istat è doveroso innanzitutto considerare quello più recente di febbraio, mese nel quale sale il numero degli occupati, scende la disoccupazione in generale e in particolare quella giovanile e femminile, così come diminuisce la cassa integrazione – spiega Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali -. Anche i profeti di sventura devono ammettere che si manifesta un netto riverbero positivo della ripresa economica sull’occupazione. La disoccupazione all’8,4% rimane così significativamente più bassa rispetto alla media europea». articoli correlati Tasso top dal 2004 Nella media del 2010 il tasso di disoccupazione è …

Franceschini: "Né Aventino né dimissioni. Li battiamo in aula", intervista di Andrea Carugati

“Questi due giorni hanno dimostrato che l`opposizione deve stare in aula, quando c`è lo scontro non si abbandonano i posti di combattimento”. Una sconfitta totale della maggioranza, una resa incondizionata. Dopo due giorni di fuoco sono stati costretti a rinviare la prescrizione breve. Sono riusciti solo a dimostrare una volta di più qual è la loro vera priorità: Berlusconi e i suoi processi. I problemi del Paese vengono dopo». Dario Franceschini, presidente dei deputati Pd, risponde a l`Unità appena uscito dal Quirinale, dove è stato ricevuto dal presidente Napolitano insieme alla collega Anna Finocchiaro. Cosa insegna questa due giorni di battaglia parlamentare rispetto al come fare opposizione? E una fase che richiede un di più di intransigenza? «Non è una fase che richiede modalità diverse: un grande partito deve costantemente tenere insieme una parte propositiva e una di contrasto duro quando si vedono abusi totali come quelli di questi giorni: di fronte a tali violazioni delle regole l`opposizione deve diventare intransigente, senza timore che questo annacqui il messaggio riformista. E questo produce risultati: dopo due …

"L'Italia vista da Berselli", di Filippo Ceccarelli

Nei suoi ultimi testi la fantasia reclamava indipendenza e libertà il diritto di svolazzare sopra i luoghi comuni. Colpisce l´estrema varietà dei generi che poi riescono a fondersi grazie alla scrittura Un volume che raccoglie tutti i libri dell´intellettuale scomparso un anno fa. Il paese raccontato nei suoi vizi e virtù. Quante volte viene da chiedersi cosa avrebbe scritto di Scilipoti, del bunga bunga e della guerra in Libia. Come pure sul nucleare: centrali sì o centrali no? E che mai ci avrebbe regalato su Lampedusa, Saviano, la rivoluzione araba e Mara Carfagna? Perché la cronaca incalza, com´è nella natura del giornalismo: ma più spesso di quanto s´immagini il punto interrogativo, quella piccola spina che si fa sentire fra cronaca, commenti, cultura e sport, quel mite pungiglione che vivifica la più varia umanità, è come l´avrebbe decifrata, questa cronaca, Edmondo Berselli, che se n´è andato ormai da un anno, ma sembra assai di più, tanto più mancando il suo sguardo e le sue parole. E a questi dubbi per così dire capitali e professionali, succede …

"Deriva pericolosa", di Michele Ainis

Una roba così non era mai successa. Il capo dello Stato che convoca i capigruppo al Quirinale, li mette in riga come scolaretti, gli chiede conto dei fatti e dei misfatti. D’altronde non era mai successo nemmeno il finimondo andato in scena negli ultimi due giorni. Il ministro della Difesa che manda a quel paese il presidente della Camera, quello della Giustizia che giustizia la sua tessera scagliandola contro i banchi dell’Italia dei Valori, quello degli Esteri che lascia la Libia al suo destino per votare un’inversione dell’ordine del giorno in Parlamento. Dall’altro lato della barricata, fra i generali del centrosinistra, contumelie e strepiti, toni roboanti, decibel impazziti. E intanto, nelle valli che circondano il Palazzo, folle rumoreggianti dell’opposizione, lanci di monetine, improperi contro il politico che osa esibire il suo faccione. Diciamolo: la nostra democrazia parlamentare non è mai stata così fragile. Ed è un bel guaio, nel mese in cui cadono i 150 anni della storia nazionale. Perché uno Stato unito ha bisogno di istituzioni stabili, credibili, forti di un popolo che le …

"Precari Ispra, dal tetto al nulla Pronti a protestare ancora", di Luciana Cimino

Strano destino quello dell’Ispra. L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ente vigilato dal Ministero dell’Ambiente, ha sempre più compiti e emergenze da seguire ma ha sempre meno soldi per assumere personale e per svolgere le sue preziose attività di ricerca e controllo. Eppure che la sua funzione sia importante lo dimostrano le vicende degli ultimi mesi: è l’Ispra a gestire la parte italiana dell’emergenza nucleare causata dal terremoto in Giappone, ad aver seguito l’emergenza per lo sversamento di idrocarburi nel nord Sardegna, la vicenda navi dei veleni in Calabria, il monitoraggio della biodiversità nel Canale di Sicilia, tutti gli interventi legati al dissesto idrogeologico del territorio. O meglio sono anche e soprattutto i precari dell’Ispra. 200 persone circa, eccellenze della nostra ricerca, che tra il 2009 e l’anno scorso hanno passato per protesta due mesi sul terrazzo della sede di via Casalotti, a Roma, per difendere il loro lavoro (erano tutti in scadenza) e la dignità della ricerca scientifica. «La protesta sul tetto ha ottenuto visibilità mediatica e politica e allora il …

"Il processo non è breve", di Gabriella Monteleone

Troppi pasticci del Pdl, e il blitz sull’ennesima legge ad personam fallisce: ecco il film della giornata a Montecitorio. Si doveva chiudere ieri sera, ora di processo breve se ne riparlerà la prossima settimana, ma non si sa quando. Non si può escludere un’altra clamorosa forzatura della maggioranza. Si vedrà. Intanto l’inversione dell’ordine dei lavori di mercoledì è già fallita su tutti i fronti, complice quello che la rude saggezza di Bossi chiama «l’errore strategico» di La Russa con il suo «vaffa» a Fini che ne ha fatto slittare l’esame. Senza l’accordo in capigruppo infatti, si è tornati al calendario precedente: martedì si voterà prima sul conflitto di attribuzione per il caso Ruby, poi su altri tre provvedimenti solo dopo arriverà il processo breve. Per due giorni l’esame “forzato” di quel testo ha messo in fibrillazione parlamento e istituzioni, scatenando insulti, lanci di giornali, gesti plateali di stizza di ministri – costretti pure a “correre” da palazzo Chigi per votare – mentre fuori da Montecitorio continua la protesta dell’opposizione e del Popolo viola contro l’ennesima …