Giorno: 28 Aprile 2011

"Pronta una nuova «porcellata» La firma Quagliarello del Pdl", di Claudia Fusani

Ci sarà anche tanto tempo, come assicurano a destra e a sinistra «che tanto mica si va votare prima del 2013». Ma il Pdl vuol essere pronto viste, anche, le fibrillazioni che diventano scosse quasi giornaliere ad alta frequenza. Così non è un caso che proprio in questi giorni in Commissione Affari costituzionali del Senato faccia capolino la nuova proposta di legge elettorale del pdl. Nuova nel senso che, spiega Carlo Vizzini presidente della Commissione Affari Costituzionali, «sostituisce, con un testo condiviso, tutte quelle presentate finora da membri della maggioranza in ordine sparso». E «risolutiva » perché tra i punti dirimenti, aggiunge Vizzini, «è previsto il premio di maggioranza al Senato in modo da evitare quel meccanismo dell’anatra zoppa che con la legge attuale dà una maggioranza garantita alla Camera ma non al Senato». Il testo del pdl, primi firmatari Quagliariello e Gasparri , ha quindi come obiettivo quello di venire incontro alla esigenze di governabilità e stabilità dell’esecutivo che è, tra gli altri, uno dei motivi per cui lo stesso Berlusconi ha evitato per …

Documento di Economia e Finanza (DEF) 2011 – Relazione dell'on. Pier Paolo Baretta (PD)

Signor Presidente, Onorevoli colleghi, la discussione di oggi avrebbe meritato una ben maggiore attenzione da parte della camera dei Deputati e nell’opinione pubblica. Le scelte che stiamo per compiere potranno segnare le prospettive economiche e sociali del nostro Paese oltre la attuale negativa congiuntura. La introduzione, infatti, della nuova governance comunitaria – il “semestre europeo” – si proporne, con la presentazione da parte degli Stati membri, in tempi prestabiliti, del DEF (comprendente il Programma di Stabilità e il Programma Nazionale di Riforme), di rafforzare il coordinamento preventivo (“ex ante”) delle politiche economiche e di bilancio nazionali, nonché la sorveglianza macro-economica e fiscale. Ciò ha comportato la necessità di modificare la normativa contabile nazionale, ed è quel che abbiamo fatto poche settimane fa con legge 7 aprile 2011, n. 39, che ha adeguato la pur recente 196. Sono novità importanti che richiamano la esigenza di accelerare il processo di unificazione anche politica dell’Unione Europea. Il punto di partenza è l’affermarsi di una cultura economica che prenda coscienza del fatto che misure di stabilizzazione, necessarie e coraggiose, …

Reato di clandestinità: arriva la bocciatura europea

Per la Corte di Giustizia della Ue è in contrasto con la direttiva sui rimpatri nel “rispetto dei diritti fondamentali”. Gozi: ”Sono due anni che chiediamo al governo di recepire la direttiva Ue sui rimpatri. Altro che processo breve e testamento biologico”. Nuova bocciatura dell’Unione europea al governo italiano. Questa volta è la Corte di Giustizia della Ue ha giudicare sbagliata la norma italiana sul reato di clandestinità, introdotto nel nostro ordinamento dal cosiddetto Pacchetto sicurezza del 2009. La legge che prevede il carcere per gli immigrati irregolari è in contrasto con la direttiva europea sui rimpatri dei clandestini. In una nota della Corte si legge che non può essere oggetto di reclusione “il cittadino di un paese terzo in soggiorno irregolare che non si sia conformato a un ordine di lasciare il territorio nazionale”. Per la direttiva europea la carcerazione compromette l’obiettivo “di instaurare una politica efficace di allontanamento e di rimpatrio nel rispetto dei diritti fondamentali”. Secondo i giudici europei, “gli Stati membri non possono introdurre, al fine di ovviare all’insuccesso delle misure …

Servizi sociali vittime dei tagli. E i Comuni si affidano ad associazioni e lavoro flessibile

Quarta rilevazione Auser su enti locali e terzo settore. “Nel 2011 i Comuni registrerebbero minori entrate per circa 2 miliardi di euro. E anche a regime il federalismo fiscale mostrerà problemi”. L’Auser ha presentato questa mattina a Roma la quarta rilevazione nazionale su enti locali e terzo settore. Una ricerca per capire come cambia il welfare nel nostro Paese. I tagli inferti ai trasferimenti statali ai comuni ed una serie di riduzioni ai fondi sociali, infatti, per l’Auser stanno modificando profondamente il sistema delle politiche sociali nel nostro Paese. Uno degli aspetti principali che emerge dalla rilevazione è che “per il 2011 si va verso un impoverimento dei servizi pubblici dei comuni o l’innalzamento delle tariffe dei servizi. I comuni puntano sempre di più sull’affidamento all’esterno dei servizi socio assistenziali, soprattutto alle associazioni, allo scopo di abbassare i costi con il ricorso al volontariato”. La ricerca ha passato al vaglio, per i primi 3 mesi del 2011, gli appalti comunali e i bandi per il reclutamento del personale. In molti casi si erogano le prestazioni …

"Italia in coda negli aiuti alle famiglie", di Marco Moussanet

Niente di nuovo sotto il cielo, per carità, ma l’Italia esce con le ossa rotte dalla lettura del primo rapporto Ocse sulla famiglia. I numeri sono impietosi e imbarazzante è il confronto, tanto per rimanere nel solco di una rivalità che proprio in questi giorni è tornata di gran moda, con la Francia, indicata per molti aspetti come un modello di riferimento. Tre dati balzano immediatamente agli occhi: il tasso di occupazione femminile, quello di fertilità e quello sulla povertà infantile. Nelle tre classifiche l’Italia occupa le ultime posizioni. Rispetto a una media Ocse del 70,9%, la quota di donne al lavoro nella fascia 25-54 anni è infatti del 59,1%, la più bassa dopo Turchia, Messico e Cile. La Francia è al 76,6 per cento. E chi pensa che a una maggiore presenza delle donne in casa possa logicamente corrispondere una maggior propensione ad avere figli viene subito smentito dal tasso di natalità: l’Italia è a 1,4 figli per donna, rispetto a una media Ocse di 1,74 e con la Francia a 1,99. Proprio la …

"Sit in del Pd e degli «immigrati di seconda generazione». Nati qui ma non riconosciuti", di Mariagrazia Gerina

Costretti al permesso di soggiorno perché non c’è una legge a renderli subito «regolari». «Noi, italiani Vogliamo la piena cittadinanza». Bersani: «È una vergogna che lo Stato non riconosca un milione di nati in Italia». Alla Camera, due proposte di legge sulla cittadinanza in attesa di essere calendarizzate. Turco: «Fini passi dalle parole ai fatti». Ritmo sincopato. Parole leggermente piegate alle esigenze dell’hip hop. «Fratelli in Italia, l’Italia s’è desta…», cantano i nati nel paese che ancora non ha deciso il loro status. Né italiani, né stranieri, finché la legge non li riconoscerà per quello che sono. Loro davanti a Montecitorio l’inno d’Italia lo scandiscono come un rap di protesta, con le braccia che si levano su e giù come un avvertimento. E come dovrebbero cantarlo visto che lo Stato dove i loro genitori li hanno messi al mondo e/o cresciuti li ha lasciati per anni senza cittadinanza? Le idee sul futuro del paese sembrano avercele più chiare loro, che, come dice Khalid Choauki portavoce del Forum Immigrazione conoscono anche l’inno di Mameli «meglio di …

"I professionisti del precariato", di Eleonora Voltolina

In teoria sono freelance, in pratica dipendenti senza alcuna tutela. Una ricerca della Cgil racconta il dramma dei lavoratori autonomi. il 25% guadagna meno di 10mila euro all’anno. Per entrare nel mondo del lavoro ci sono tre strade. La prima è quella standard: cercare un posto da dipendente, sempre più raro. La seconda, mettersi in proprio creando un business e trasformandosi in imprenditori, malgrado il sistema bancario non offra facilmente credito ai giovani senza la garanzia degli indispensabili, onnipresenti genitori. La terza è inserirsi nel mercato come “freelance”, offrendo le proprie competenze a chi ne abbia bisogno e sia disposto a pagarle. Per chi sceglie, o viene costretto a scegliere, quest’ultima strada – un elenco sterminato ed eterogeneo: dagli avvocati ai commercialisti , dai consulenti ai promotori, dagli architetti ai geometri, e poi ancora psicologi, musicisti, pubblicitari, traduttori, giornalisti… – si apre un futuro di autonomia, senza l’obbligo di timbrare il cartellino o di concordare le ferie, ma soprattutto di rischio, perchè il guadagno di ogni mese dipenderà da quanto i propri servizi saranno richiesti, …