Giorno: 14 Aprile 2011

"Perchè gli insegnanti tornano a fare paura", di Stefano Bartezzaghi e Mariapia Veladiano

L´ultimo caso è quello sui libri di testo “troppo partigiani”. Ma gli attacchi all´insegnamento tolgono autonomia e centralità al sistema educativo. La campagna di primavera contro la scuola italiana ha un bersaglio principale: l’insegnamento e i professori. Dall’attacco all’educazione pubblica accusata di “inculcare nei ragazzi dei principi che sono il contrario di quelli che i genitori vogliono inculcare ai propri figli” fino all’ultima proposta dei deputati Pdl che invocano una Commissione parlamentare che valuti l’imparzialità dei testi scolastici adottati perché molti, oggi, “plagiano i giovani” è evidente che sono gli insegnanti a fare paura. E che in questo modo si cerca di spezzare quella preziosa alleanza tra docenti, famiglie e ragazzi che spesso ha fatto delle aule scolastiche una sorta di laboratorio delle differenze culturali. Così colpire la figura dell’insegnante vuol dire, paradossalmente, enfatizzare il suo ruolo di solitario artefice della cultura, dall’altro, implicitamente, isolarlo sotto la lente di un’osservazione sociale e politica minuta, moltiplicata, asfissiante. Uno sguardo che non è complice e collaborativo, ma indagatore e giudice. Ma quella era appunto tv, e non …

"Il nichilismo al potere", di Carlo Galli

Ieri la Camera – tra le proteste di una cittadinanza che si sente tradita dal Palazzo – ha approvato una legge vergognosa, l´ennesimo provvedimento ad personam per salvare Berlusconi dai suoi processi e farne un soggetto superiore alla Legge. Se, secondo il premier, è ‘surreale´ la sua presenza, da imputato, in tribunale, va detto che davvero davanti alla giustizia emerge con chiarezza il rapporto peculiare che il Cavaliere instaura fra politica e realtà. Che certo e´ surreale, ma in senso opposto a quello che egli propone: nel senso, cioè, che per il premier la politica è la decostruzione della realtà, il rovesciamento della sua architettura. E nel provvedimento sulla ‘prescrizione breve´, in questa misura di autodifesa distruttiva, si rendono evidenti le implicazioni più generali – e più fatali – dell´essenza nichilistica e paradossale della destra al governo, che si concentra nella persona di Berlusconi. Quell´essenza si presenta con una serie impressionante di inversioni delle logiche politiche di una moderna democrazia, di rovesciamenti dei suoi apparati concettuali. In primo luogo, come sempre, del rapporto fra pubblico …

"La riforma aiuterà i corrotti", di Carlo Federico Grosso

Tutti sanno che la prescrizione abbreviata risponde all’interesse del premier nel processo Mills. Si può dire, anzi, che i suoi dettagli sono stati studiati per favorire il Presidente: l’abbreviazione vale per gli incensurati, e Berlusconi è incensurato, l’accorciamento non è elevato, ma quanto basta per evitargli una condanna, le nuove regole si applicano quando non è stata pronunciata sentenza di primo grado. E in nessuno dei suoi processi tale sentenza è stata, appunto, pronunciata. Dove è finito, tuttavia, il «processo breve» che costituiva l’obiettivo originario del progetto e, soprattutto, quali saranno le conseguenze della nuova «prescrizione» sulla sorte dei processi normali? Con il «processo breve» s’intendeva introdurre una durata prestabilita di tutti i processi, nel senso che essi non dovevano superare determinati tempi, e se il giudice li sforava, il processo automaticamente si estingueva. Tale meccanismo era demenziale. Qualunque fosse stata la complessità del processo, anche se fosse stato impossibile chiuderlo nei tempi prefissati, esso sarebbe comunque finito nel nulla. La conseguenza? Un’ecatombe di processi, un mare d’impuniti. Un assurdo che lo stesso Capo dello …

"Una "dote personale" pubblico-privata per aiutare i giovani", di Tucci Claudio

La proposta Pd. Conto Inps per i nuovi nati, una «dote personale» pubblico-privata per aiutare i giovani. Dote di cittadinanza. È un conto per ciascun nuovo nato che viene aperto automaticamente presso l’Inps e finanziato con fondi pubblici e privati. Si chiama «Dote personale di cittadinanza» e rappresenta il cuore del ddl che il Pd presenterà domani al Senato e che ha come prima firmataria Anna Finocchiaro. Un contributo per aprire un’impresa o pagarsi gli studi: il meccanismo consente di maturare 27mila euro in 18 anni. L’investimento per Lo Stato 7-8 miliardi da coprire con rimodulazione della spesa e lotta all’evasione. Un conto individuale per ciascun nuovo nato aperto automaticamente presso i’Inps e finanziato con fondi pubblici e privati. Obiettivo? Aiutare il “futuro” ragazzo ad avviare un’impresa o pagarsi gli studi. Si chiama «Dote personale di cittadinanza» e rappresenta il cuore del disegno di legge «Piano nazionale per l’autonomia e la libertà delle nuove generazioni», targato Pd che sarà presentato domani al Senato. Sul conto sarà appostata anno per anno, fino alla maggiore età del …

"Le donne lavorano gratis tre ore più degli uomini", di Luisa Grion

Ocse: in Italia uno dei divari maggiori. Il 15% della giornata dedicato ad attività non remunerate. In Francia e Gran Bretagna il gap è di due ore, nei paesi nordici è meno di 60 minuti. Tanto lavoro a casa gratis, poco lavoro fuori retribuito. Le italiane fanno i salti mortali per mettere assieme ufficio e famiglie, per coprire con la loro doppia attività l´assenza di servizi dedicati ai bambini e agli anziani e la persistenza di una discriminazione di ruoli dura a morire. Il risultato è che ogni giorno sono occupate per oltre cinque ore in attività che non garantiscono loro nemmeno un euro di paga. Tre ore e quaranta minuti in più di lavoro gratis rispetto agli uomini, che alle attività non retribuite dedicano una media di un´ora e quaranta al giorno. A mettere in cifre la vita quotidiana di donne e uomini ci ha pensato l´Ocse (organizzazioni per la cooperazione e lo sviluppo economico) che, nel rapporto Society at glance fa i conti in tasca al lavoro delle famiglie compilando la graduatoria delle …