Mese: Aprile 2011

Il grido di Saviano: "E ora infangateci tutti"

Berlusconi e il processo di Milano, l’invidia e l’incapacità di soppesare le differenze, la “logica del peggiore” che mette a posto la coscienza di tutti: con un monologo sulla “macchina del fango”, Roberto Saviano apre a Perugia il Festival Internazionale del Giornalismo. La macchina del fango sta terrorizzando chiunque si mette contro questi poteri. E occorre mobilitarsi. Ricordate Matteotti, che denuncia il partito fascista di brogli elettorali e sa che va incontro alla morte. Ora chiunque si pone contro il governo chiude con queste parole: “E ora, infangateci tutti”. Saviano chiude leggendo pagine di Deaglio su Mauro Rostagno. Saviano legge: “la bugia stampata finirà per sopraffarmi…. La propaganda ha effetto se si ha la faccia tosta di continuare a sostenerla imperturbati”. Nelle democrazie tu inizi a dar fastidio quando cominci ad essere ascoltato, quando ti apri agli altri. La macchina del fango sta disattivando la possibilità di contrasto, la possibilità di criticare, di prendere una posizione diversa. Quando senti che persino davanti alla morte alcune persone hanno subìto un’onta così grande, se perfino un ragazzo …

"La staffetta democratica la Costituzione letta in aula per battere il Cavaliere", di Antonello Caporale

I leghisti sbuffano quando viene letta la Carta. Nervosimo per l´assenza dei due lib-dem. Berlusconi ha raccomandato di non accendere micce. E i suoi, per ora, rispettano Fini. Sono punti di vista, modi di intendere e anche ruoli da coprire. Di qua quelli che devono solo presenziare, nemmeno mugugnare. Votare quando è il momento. E basta. L´onorevole Marco Milanese sta effettuando sull´iPad dei calci piazzati. Tira i rigori, le punizioni a effetto. Prova quelle a collo pieno. E´ la seconda settimana di breve passione. La legge che accorcia la prescrizione e che serve moltissimo a Silvio Berlusconi, unicamente a lui, sviluppa tra i suoi deputati il piacere di fantasticare, scollegarsi per un pomeriggio dalla rognosa realtà e alleggerire la coscienza con una sforbiciata. Di là si gioca l´ultima carta. Che è poi la prima in Italia, e si scrive perciò con la maiuscola. Il Pd prova con la Costituzione a costruire un intercapedine tra il giusto e l´ingiusto. Un argine, se questa è una deriva. Inizia Dario Franceschini. «L´Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, …

"Polemiche per i mancati licei musicali in Emilia Romagna", di Aluisi Tosolini da La Tecnica della Scuola

Era nell’aria ma l’ufficialità si è avuta solo venerdì 8 aprile: dei tre Licei Musicali inseriti dalla Regione Emilia Romagna nel piano di dimensionamento scolastico 2011/12 l’Ufficio Scolastico Regionale ha approvato l’apertura del solo Liceo di Forlì. Lo ha reso noto con uno stringato comunicato il vicedirettore generale dell’USR. Immediate le reazioni a Modena ed a Bologna, sedi identificate dalla regione per l’apertura degli altri due licei Musicali. L’11 aprile, una delegazione di genitori, studenti e docenti del liceo Carlo Sigonio, guidata dalla preside, è stata ricevuta in municipio dal sindaco di Modena e dall’assessore comunale all’Istruzione. La rappresentanza della scuola ha fatto il punto sulle iniziative che intende intraprendere affinché il Ministero riveda la ‘bocciatura’ dell’istituzione di un corso di liceo musicale nell’istituto superiore modenese e ha chiesto l’aiuto dell’amministrazione. I motivi della scelta di Forlì non sono stati resi noti dall’Ufficio Scolastico Regionale, così come non sono noti i motivi della mancata istituzione dei licei di Modena e Bologna. Occorre tuttavia ricordare che l’istituzione dei licei Musicali, una delle assolute novità della riforma …

"La scienza e il cigno nero", di Adriano Sofri

Era difficile credere che l´Italia potesse tornare davvero al nucleare. Ora, dopo Fukushima, decisioni come la “pausa di riflessione” di un anno suonano irrisorie. Non è del solo nucleare che si tratta, ma di un intero modo di avere a che fare con la natura, e fra gli umani. Di un´intera preistoria, gloriosa e rovinosa. I colpi che subiamo senza saperli prevedere, e tanto meno prevenire, hanno riportato all´ordine del giorno la questione dell´eterogenesi dei fini, cioè della probabilità che i risultati delle nostre azioni vadano a finire lontano dagli scopi che ci eravamo proposti. Siccome l´eterogenesi dei fini è una formula difficile, ora si dice cigno nero. (I cigni neri esistono davvero – in Patagonia hanno nero il collo e rosso attorno agli occhi, bellissimi, e tutti neri in Australia). Probabilmente, oltre che rassegnarci al fatto che i frutti dell´albero che scuotiamo cadono fuori dal cesto, dobbiamo rimettere in causa gli stessi scopi che abbiamo dato per scontati lungo qualche migliaio d´anni. Abbiamo bisogno di una conversione ecologica, che è altra cosa da una …

"Le mani sulla storia. Ma chi accusa non sa di cosa parla", di Bruno Gravagnuolo

Le mani sulla storia, atto terzo. E dopo le sortite di Storace nel 2001 e di Adornato nel 2002, sulla «storia di sinistra» a scuola da ricalibrare e filtrare, torna la guerra civile culturale della destra sulla manualistica. Con la proposta di legge Carlucci, intesa come Gabriella, di istituire una commissione di inchiesta sull’imparzialità dei libri di testi scolastici, depositata il 18 febbraio scorso, e sottoscritta da 18 deputati Pdl. Le prime due puntate, come è noto, naufragarono in un mare di ridicolo. Con Storace che rimase completamente isolato, e Adornato, a quel tempo forzista, a sua volta costretto a rimangiarsi l’idea da lui lanciata in Commissione cultura alla Camera (con i buoni uffici dell’indimenticabile sottosegretario Valentina Aprea). E cioè: occorreva vigilare istituzionalmente sull’«oggettività della storia». Minata dalla faziosità imperante della cultura egemo nica di sinistra. Aquel tempo ad Adornato e Storace diede torto persino Giovanardi: «Discorso irricevibile», dixit Giovanardi medesimo, benché il problema «esistesse», di là «del modo ». E oggi però tornano sia il modo che la sostanza di allora. Segno che questa …

Sigonio, la vicenda arriva anche in Senato

I sen. Bastico e Barbolini interrogano il ministro Gelmini. “A Modena già raccolte le iscrizioni e svolte le selezioni”. La vicenda del liceo Sigonio di Modena arriva in Senato. I sen. Mariangela Bastico e Giuliano Barbolini interrogano il ministro Gelmini per sapere “con quali motivazioni e sulla base di quali criteri” il ministero non abbia accolto la richiesta di istituire un liceo musicale anche a Modena. I due parlamentari modenesi chiedono inoltre se il ministero “non intenda intervenire tempestivamente anche per superare le evidenti disparità nell’offerta formativa musicale tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto”. Analoga interrogazione è stata presentata alla Camera dai parlamentari modenesi del Pd Manuela Ghizzoni, Ricardo Franco Levi, Ivano Miglioli e Giulio Santagata. Attualmente in Emilia-Romagna è attiva un’unica sezione di liceo musicale a Parma, a cui se ne aggiungerebbe, sulla base dell’indicazione ministeriale, un seconda a Forlì, a differenza di altre Regioni, quali il Veneto e la Lombardia, in ognuna delle quali sono attivi 8 istituti musicali. “La decisione del ministero – sottolineano Bastico e Barbolini – ha determinato un forte allarme …

Scuola, Pd, Commissione d'inchiesta? Da Carlucci proposta vergognosa, è revisionismo di Stato

Ghizzoni: sarebbe come Minculpop. “La richiesta avanza dal Pdl per bocca della deputata Carlucci è vergognosa e da rispedire al mittente”. Così la deputata democratica, capogruppo nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni commenta la proposta di alcuni deputati del Pdl, capitanati dall’onorevole Carlucci, che chiede una commissione d’inchiesta su testi scolastici ritenuti troppo ostili al premier, con frasi da ‘indottrinamento’ usate per ‘plagiare le menti’ si commenta da sola. “Con l’intenzione presunta di rendere la storia neutra – prosegue Ghizzoni – si vuole, di fatto istituire, una commissione d’inchiesta che nulla avrebbe da invidiare al Minculpop. Siamo all’uso della storia come clava nell’agone politico e al tentativo politico di imporre una verità storica compiacente. Per questo si arriva addirittura alla lista di proscrizione dei testi di autorevoli storici che hanno la ‘colpa’ di definire De Gasepri ‘uno statista formatosi nel clima della tradizione politica cattolica’ o Togliatti un ‘uomo politico intelligente, duttile e capace di ampie visioni generali’. Cosa ci sia da indignarsi per queste definizione resta tutto da capire. Mentre resta chiaro l’intento …