Il grido di Saviano: "E ora infangateci tutti"
Berlusconi e il processo di Milano, l’invidia e l’incapacità di soppesare le differenze, la “logica del peggiore” che mette a posto la coscienza di tutti: con un monologo sulla “macchina del fango”, Roberto Saviano apre a Perugia il Festival Internazionale del Giornalismo. La macchina del fango sta terrorizzando chiunque si mette contro questi poteri. E occorre mobilitarsi. Ricordate Matteotti, che denuncia il partito fascista di brogli elettorali e sa che va incontro alla morte. Ora chiunque si pone contro il governo chiude con queste parole: “E ora, infangateci tutti”. Saviano chiude leggendo pagine di Deaglio su Mauro Rostagno. Saviano legge: “la bugia stampata finirà per sopraffarmi…. La propaganda ha effetto se si ha la faccia tosta di continuare a sostenerla imperturbati”. Nelle democrazie tu inizi a dar fastidio quando cominci ad essere ascoltato, quando ti apri agli altri. La macchina del fango sta disattivando la possibilità di contrasto, la possibilità di criticare, di prendere una posizione diversa. Quando senti che persino davanti alla morte alcune persone hanno subìto un’onta così grande, se perfino un ragazzo …