Mese: Aprile 2011

"Goodbye Mama", di Natalia Aspesi

In questi giorni di dissoluzione del nostro Paese, è certo fuori luogo soffermarsi sul disagio e sul senso di vergogna che procura la pochezza di un film, già irriso prima ancora di essere stato visto, con quel tipo di mesto sberleffo che ormai si riserva alle gaffe, ai pasticci, alle porcherie, che quotidianamente si sovrappongono a ben più insopportabili orrori. Finalmente l’abbiamo visto questo “Good-bye mama”, film di massima sgangheratezza, e questo sono cavoli suoi, se non fosse costato soldi italiani, quindi nostri, e imposto dall’alto, da quel tipo di potenti che basta chiedere e loro, non a loro spese, concedono. Dragomira Boneva, in arte Michelle Bonev, bulgara diventata italiana, ha prodotto, scritto, diretto, interpretato, come se non avesse mai visto un film, una storia di lacrime stantie, in cui lei si è scelta il ruolo che alle pessime attrici viene meglio, quella della malvagia, che schernisce il misero e il sofferente, e guarda dall’alto in basso, con sorriso crudele, tutti gli altri. Con rozzezza comunicativa, mutuata dalle sue conoscenze prestigiose, tra cui il primo …

Giappone, nuova scossa: evacuata centrale nucleare

Una scossa di magnitudo 6,3 (valutazione preliminare) è stata registrata in Giappone, con epicentro nella prefettura di Fukushima. La Tepco, il gestore della disastrata centrale nucleare, ha ordinato ai lavoratori di evacuare l’ impianto. Il terremoto, che ha avuto per epicentro Hamadori (prefettura di Fukushima) e una profondità di 10 km, secondo la Japan Meteorological Agency (Jma), è stato registrato alle ore 14,07 locali (le 7,07 in Italia). Il sisma è stato subito seguito da tre scosse minori di magnitudo compresa tra 4,1 e 4,9. La Tepco ha reso noto, dopo aver effettuato i controlli richiesti, che le pompe per raffreddare i reattori di Fukushima n.1 non hanno subito danni. La compagnia, inoltre, aveva disposto l’evacuazione dei tecnici dal reattore a scopo precauzionale, oltre che dal vicino impianto di Fukushima n.2. La scossa di oggi e quella di ieri pomeriggio hanno reso sempre più critica la situazione della centrale nucleare danneggiata. ”L’iniezione di acqua per raffreddare i tre reattori (1,2 e 3 di Fukushima) si e’ arrestata quando l’alimentazione elettrica si e’ interrotta” per il …

"Libertà della volpe e libertà delle galline", di Tzvetan Todorov

Dopo il secolo dei totalitarismi, un nuovo mostro tirannico l’individualismo senza freni che distrugge la società. Perché un potere sia legittimo, non basta sapere com’è stato conquistato (ad esempio con libere elezioni o un colpo di Stato), occorre ancora vedere in che modo viene esercitato. Fra poco saranno tre secoli dacché Montesquieu ha formulato una regola per guidare il nostro giudizio: «Ogni potere senza limiti non può essere legittimo». Le esperienze totalitarie del XX secolo ci hanno resi particolarmente sensibili ai misfatti di un potere statale illimitato, in grado di controllore ogni atto di ogni cittadino. In Europa questi regimi appartengono al passato ma, nei Paesi democratici, restiamo sensibili alle interferenze del governo negli affari giudiziari o nella vita dei media, perché queste hanno come effetto la soppressione di ogni limite posto al suo potere. I ripetuti attacchi del Presidente francese o del premier italiano ai magistrati e ai giornalisti sono una dimostrazione di questo pericolo. Tuttavia lo Stato non è l’unico a detenere poteri all’interno di una società. All’inizio di questo XXI secolo, in …

"Gli imprenditori ora devono chiedere la rimozione dell´ostacolo Berlusconi", intervista a Bersani di Roberto Mania

Bersani: opposizione inconcludente? L´agenda la detta l´esecutivo. La nostra proposta l´abbiamo presentata e ha tre priorità: riforma fiscale, precari e liberalizzazioni. Gli svantaggi sono superiori ai vantaggi. Meglio spostare la tassazione di lavoro e imprese sulle rendite. E´ nebuloso e sono contrario all´idea che a decidere che farne sia solo il ministro dell´Economia. «Emma Marcegaglia ha descritto la realtà. Ma deve fare ancora un passo avanti perché non si può non vedere che l´ostacolo che impedisce di cambiare rotta è questo presidente del Consiglio, avvitato intorno ai suoi problemi». La Confindustria dovrebbe chiedere le dimissioni di Berlusconi? «Dovrebbe chiedere la rimozione dell´ostacolo. Non pretendo che dica via Berlusconi e dentro Bersani, ma che dica quello che tutti gli imprenditori che girano il mondo hanno ben capito», risponde Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, il giorno dopo l´attacco della presidente degli industriali all´immobilismo del governo. La Marcegaglia, tuttavia, considera l´intera politica chiusa nel proprio recinto e accusa l´opposizione, quindi anche il Pd, di non incalzare il governo sui temi dell´economia. «Francamente, in tutta amicizia, questa accusa …

"I precari: Non siamo fenomeni da baraccone, no al reality di Canale 5", di A.G. da Tecnica della Scuola

Mentre Gelmini dice che verranno in estate assunte 20-30.000 persone, sono diverse le critiche a Mediaset per aver avviato la selezione di supplenti disoccupati, cui assegnargli l’ingrato ruolo in tv di insegnanti ad ex concorrenti televisivi poco acculturati. E ai prof più bravi andranno 10 anni di stipendio. Per le associazioni di categoria si vuole sacrificare la categoria sull’altare del peggiore dei format televisivi. Mentre il ministro Gelmini annuncia “l’immissione in ruolo di circa 20-30 mila persone”, i precari della scuola tornano a farsi sentire per l’ennesima iniziativa che, a loro dire, li penalizza: si tratta della selezione che i responsabili delle reti Mediaset hanno avviato da qualche giorno per organizzare un reality show, da trasmettere su Canale 5 e con protagonisti degli ex concorrenti televisivi, poco acculturati, a cui i supplenti (disoccupati) della scuola avrebbero il compito di insegnare delle nozioni per non sfigurare in una futura gara di quiz: i diretti interessati, attraverso i forum di categoria, hanno già bollato l’iniziativa come ‘scandalosa’, dietro la quale vi sarebbe solo la squallida volontà di …

"Il fallimento di Bruxelles è figlio di un'assenza di leadership", di Stefano Folli

La giornata di ieri è a suo modo memorabile, ma non in senso positivo. Da un lato, l’Italia ha conosciuto un grave smacco politico-diplomatico e si è trovata del tutto isolata in Europa sulla questione immigrazione. Dall’altro, il presidente del Consiglio ha scelto il piazzale antistante il tribunale di Milano per arringare i suoi sostenitori ivi convenuti e attaccare con asprezza i magistrati. Berlusconi ha anche reso nota una nuova versione del «caso Ruby»: le ho dato dei soldi, ha detto il premier riferendosi alla giovane, per dissuaderla dalla prostituzione. Così, nell’arco di poche ore, abbiamo assistito ai due estremi entro cui si sta avvitando la politica nazionale. Nell’assenza di una vera «leadership» di governo, il ministro dell’Interno Maroni ha dovuto sbrigarsela da solo a Bruxelles e il suo fallimento era annunciato. Fanno impressione i suoi commenti dopo il vertice dell’Unione. Soprattutto una frase («meglio soli che male accompagnati») che ricorda il motto attribuito a certi vecchi inglesi: «nebbia sulla Manica, il continente è isolato». Purtroppo in questo caso la nebbia di Bruxelles danneggia l’Italia. …

"Non servono colpi di testa", di Gian Enrico Rusconi

Bastano 22 mila profughi indesiderati per rovinare nel giro di quarantotto ore il lavoro di decenni di costruzione europea? La frase di Roberto Maroni che si chiede «se ha senso rimanere nell’Unione europea. Meglio soli che male accompagnati» – è molto grave. Sproporzionata. In realtà rivela di colpo l’incultura europea di parte della nostra classe politica. Governo compreso. Aspettiamo adesso una chiara responsabile dichiarazione del presidente del Consiglio. Quella del ministro dell’Interno infatti non è la solita «battuta leghista» da non prendere troppo sul serio. Ma intanto – comunque vada – da oggi l’Europa non sarà più quella di prima. E non solo per colpa degli italiani che erano attesi al varco della crisi finanziaria (con la litania sempre ripetuta che dopo l’Irlanda, la Grecia, il Portogallo sarebbe stata la volta dell’Italia). Gli italiani invece hanno turbato l’Europa con una decisione apparentemente meno drammatica, che di colpo però ha mostrato le nuove ansie profonde dell’Europa dei governi. Si ha l’impressione infatti che crei più preoccupazione la prospettiva di dover forzatamente accogliere profughi indesiderati che non …