Giorno: 15 Agosto 2011

Buon Ferragosto (per quanto possibile)!

Quanto sta accadendo nel Paese (crisi economica-finanziaria, inadeguatezza del Governo, lavoro che manca e crescita bloccata) rende forse incongruo l’augurio di un sereno Ferragosto. Tuttavia, non possiamo farci togliere la speranza: dalla nostra parte abbiamo l’ottimismo della volontà. Pertanto Manuela Ghizzoni e la Redazione augurano un buon ferragosto agli affezionati lettori, agli amici che interagiscono e arricchiscono questo sito, a chi scrive e segnala notizie e curiosità, a chi protesta e a chi sollecita a fare meglio.

"Sogno un paese innocente", di Vincenzo Cerami

Pare di sentirla la voce diroccata di Ungaretti: «Cerco un paese / innocente». Quel paese è chiuso da bastioni. Il sogno è varcare la porta d’avorio. Cercare è sognare. Ogni tanto giunge notizia che una persona ha tentato di entrare, e c’è riuscita: quel tanto di buono che si vede intorno a noi è stato immaginato da qualcuno. Molti psichiatri dicono che i sogni servono a buttare nel cestino ciò che non serve alla nostra memoria, e a conservare quanto è utile ai progetti dei giorni a venire, giorni che sono pieni di cose da scartare. Ci teniamo solo quello che non esiste ancora, e che probabilmente non esisterà mai. Concepire i sogni come qualcosa di impossibile, che non si realizzerà mai, è triste. Significa credere che la vita è triste. E basta. Per molti sarà pur vero, ma è sentimento poco originale. Ogni discorso finisce lì. È più allegro vedere il sogno come una verità travestita, che si vergogna di andare in giro nuda, perché fa scandalo. Sotto quegli abiti stravaganti c’è un corpo …

"Manovra letale: non risparmiano neppure la sanità", di Ignazio Marino

Dopo tre anni la destra che governa l’Italia è stata costretta ad ammettere che la crisi c’è e che il Paese versa in una situazione drammatica. Per quasi mille giorni, Silvio Berlusconi e i suoi ministri hanno ridimensionato ripetutamente il problema, accusando di “disfattismo e “pessimismo” chiunque osasse levare una voce di critica costruttiva. Poi, in una drammatica vigilia di Ferragosto, hanno varato una manovra straordinaria che, senza dubbio, colpisce i più deboli, imponendo sacrifici amari. Abbiamo sentito ripetere in questi giorni che la sanità non sarà indebolita, che non sono stati previsti nuovi tagli o nuove tasse. Dopo i colpi di forbice indiscriminati della manovra varata a luglio e l’imposizione di due ticket irragionevoli, una notizia del genere dovrebbe servire per rassicurarci. Ma temo, purtroppo, che non corrisponda a verità: se l’anticipazione di un anno del federalismo, annunciata sabato da Roberto Calderoli, porterà con sé anche l’avvio dei costi standard, il Servizio Sanitario Nazionale sarà cannibalizzato da un sistema che non tiene conto delle reali esigenze di ciascuna Regione. Il ministro della Salute Ferruccio …

"Evasione, una battaglia persa in partenza", di Stefano Lepri

Chissà in quanti porticcioli estivi un dirigente d’azienda, furioso per le tre annate di «contributo di solidarietà» che gli toccherà pagare, osserva dal suo gommone il motoscafo assai più grande del libero professionista. Si domanda se per caso quello là dal nuovo tributo non sia esente, perché dichiara meno di 90.000 euro. Ancor più sospetterà che l’enorme yacht più oltre, di cui si ignora la vera proprietà, faccia capo a un nullatenente o a uno «scudato». Attorno alle tavole di questo Ferragosto di maxi-manovra, si discorrerà inevitabilmente di evasione fiscale. Torneranno argomenti che, a fasi alterne, si ascoltano da decenni; soltanto più arrabbiati. Paghino per primi gli evasori! Il guaio è che gli evasori sono sempre gli altri. Qualcun altro da accusare si trova sempre, in un Paese dove, secondo stime ragionevoli, ogni cento persone ci sono duecentomila euro sottratti al fisco (scagli la prima pietra chi non ha tralasciato mai di chiedere al ristorante la ricevuta). Né si può addossare tutta la colpa alla «casta». Se quasi tutti i politici sono convinti – , …

"Usano la crisi per demolire i diritti dei lavoratori", di Cesare Damiano

Con il nuovo decreto anche l’articolo 18 diventerà derogabile rendendo più facili i licenziamenti. Una norma da cancellare. È importante che il sindacato ritrovi una posizione unitaria Una vendetta. Un colpo mortale al diritto del lavoro e ai diritti dei lavoratori. Erano tre anni che il ministro Sacconi cercava il momento buono. E ora, dopo i tentativi andati a vuoto, sembra averlo trovato. Il varo della manovra-bis – imposta dall’Europa a un governo assente e indecente – gli ha spianato la strada. Da oggi, grazie all’articolo 8 del decreto, curiosamente compreso in un Titolo III denominato «Misure a sostegno dell’occupazione», il principio della derogabilità di leggi e contratti diventa regola dominante. Le prerogative e l’autonomia delle parti sociali sui temi del lavoro sono oggetto di una pesante invasione di campo. E l’accordo negoziato unitariamente da Cgil, Cisl e Uil e Confindustria lo scorso28 giugno viene messo, nei fatti, in discussione. Nel testo di Sacconi non solo c’è una deroga – che sembra ritagliata su misura per Marchionne – che riconosce la validità erga omnes degli …

"Questa manovra è ingiusta e dannosa governo di transizione per l´emergenza", intervista a Pier Luigi Bersani di Roberto Mania

Serve un altro volto che non sia quello di Berlusconi per presentarsi nel mondo. Se non si cambia rischiamo di rendere inutili tutti i nostri sforzi. Era un dovere accertarmi che il Capo dello Stato fosse a conoscenza del tentativo di Tremonti di far nominare Grilli in Banca d´Italia al posto di Draghi. «Non so se Tremonti resterà ministro dell´Economia. Francamente penso che non lo sappia nemmeno lui», risponde Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, che sulla conversione del decreto con la stangata da 45 miliardi di euro punta a giocare in Parlamento una partita-chiave. Una risposta che conferma il nuovo quadro con le divisioni laceranti che attraversano la maggioranza. Tremonti non è più una pedina insostituibile nel governo. E anche questo apre a nuovi possibili scenari. Bersani ha preparato un pacchetto di emendamenti per cambiare la manovra e ha deciso di confrontarsi con tutti: opposizioni, forze sociali, e partiti di maggioranza. Obiettivo: «Far pagare a chi evade e a chi non ha ancora pagato nulla come i possessori dei grandi patrimoni immobiliari». Sullo sfondo …

Paghi chi non paga mai

La “manovra alternativa” del PD contro la manovra depressiva e ingiusta della destra. La manovra del governo PdL-Lega Nord è sbagliata, depressiva, poco credibile e ingiusta. Scarica il costo del rientro dal deficit pubblico sui ceti popolari e sugli onesti che pagano le tasse. E’ inoltre un intervento destinato a deprimere l’economia invece di rilanciarla e non prevede nulla di significativo per la crescita. Il Partito Democratico ha presentato, venerdì 13 agosto, una contromanovra in 7 punti per offrire al Paese un’alternativa credibile, più efficiente, più giusta – deve pagare chi non ha pagato mai! – in modo che l’Italia possa voltare pagina e riprendere il suo cammino di crescita. Sulla base di questi primi ed altri elementi di proposta dal 20 agosto in poi, una volta esaminato il testo presentato dal Consiglio dei ministri, il PD si rivolgerà alle forze sociali e alle opposizioni per aprire un confronto volto a perfezionare una più compiuta proposta alternativa agli interventi del governo, a presentare gli emendamenti in Parlamento ed a sollecitare il sostegno dell’opinione pubblica per …