Giorno: 1 Agosto 2011

Tagli alla scuola, il Consiglio di Stato boccia Gelmini, da unità.it

Se mai ce ne fosse stato bisogno, anche il Consiglio di Stato ha certificato l’opera di mutilazione contro la scuola operata da Mariastella Gelmini. Lo scorso 29 luglio il consiglio si è pronunciato sulla richiesta d’appello presentata dal MIUR su numerosi ricorsi, alcuni dei quali promossi dalla FLC CGIL e accolti dal TAR Lazio nello scorso mese di aprile. E il parere è inequivocabile: i circa 87mila posti di lavoro eliminati negli ultimi due anni sono stati dichiarati illegittimi. Bocciati il D.I. n. 35/2010 e la relativa circolare sulle iscrizioni. Così come anche il D.I. 62/2009 relativo all’organico di diritto dei docenti per l’a.s. 2009/2010, in quanto il MIUR è obbligato ad acquisire, cosa che non ha fatto, il parere della Conferenza Unificata Stato-Regioni espressamente previsto dall’art. 2 del DPR 81/2009. L’avvocatura dello Stato è provata a correre ai ripari dicendo che questo parere sarebbe stato acquisito in seguito da una apposita “tecnostruttura”. Il che chiaramente era un gesto per bypassare la Conferenza. «La recente sentenza, in base alla quale il provvedimento che cancella ben …

Berlusconi mercoledì in Aula. Parti sociali convocate giovedì

Il premier in Parlamento, niente “tavolo unico” con le opposizioni Il governo ha convocato le parti sociali per giovedì mattina per un confronto sui temi della crisi. Nel pomeriggio dello stesso giorno si svolgerà anche un confronto fra le forze di opposizione con sindacati e imprese ma in un tavolo separato rispetto a quello governativo. La scorsa settimana le parti sociali avevano lanciato un appello comune al governo, inedito e dai toni drammatici, chiedendo subito un patto per la crescita, per dare un segnale di discontinuità ed evitare che la dinamica dei mercati finanziari porti a una situazione insostenibile per il paese. Dopo un prolungato pressing del Pd, Berlusconi ha deciso inoltre di riferire mercoledì prossimo alla Camera e al Senato sulla situazione economica. A quanto si apprende, il premier potrebbe intervenire nel pomeriggio. Tempi e modi dell’intervento a Montecitorio saranno definiti nella conferenza dei capigruppo prevista domani, dove il governo ufficializzerà la disponibilità del presidente del Consiglio a informare le camere. Il governo Per quanto riguarda il governo, il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi …

"Tutti i premi della fisica italiana", di Pietro Greco

Da Bracco a Maiani i nostri scienziati stanno collezionando grandi riconoscimenti all’estero. Hanno imparato l’arte di «fare di più con meno» Angela Bracco, responsabile del Gruppo 3 dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è stata eletta nei giorni scorsi alla presidenza del Nuclear Physics European Collaboration Committee (NuPECC). Luciano Maiani, fisico teorico e attuale presidente del Consiglio Nazionale delle Richerche (Cnr), è stato appena premiato dalla European Physical Society (Eps), la Società europea dei fisici, dunque dai suoi colleghi: «per il contributo dato alla teoria dei quark nel quadro dell’unificazione delle interazioni elettromagnetiche e deboli». Maiani è stato premiato insieme a Sheldon Lee Glashow e John Iliopoulos. I tre nel 1970 avevano scoperto il «meccanismo Gim» (dalle iniziali dei loro cognomi) che aveva consentito loro di prevedere l’esistenza del quark charm. La stessa Società europea di fisica ha assegnato il premio «Giuseppe e Vanna Cocconi» e al suo collega Paul Richards, per gli «straordinari contributi allo studio delle anisotropie della radiazione cosmica di fondo, con gli esperimenti Boomerang and Maxima basati sull’uso di palloni aerostatici». Ancora: …

"Rette più alte del 13%, a Bari l´ateneo che costa meno", di Corrado Zunino

Caro laurea al Nord il record a Medicina. Negli anni del federalismo scolastico, e l´autonomia universitaria delle ultime stagioni ha accentuato le differenze tra gli atenei, studiare al Sud e in una facoltà umanistica costa un terzo rispetto a un´iscrizione a chirurgia a Milano. Gli studenti del Nord pagano rette più alte del 13% rispetto alla media nazionale per la prima fascia (chi dichiara un reddito al di sotto dei 6mila euro) e il 32% in più se si considera l´importo massimo da versare (chi dichiara oltre i 30mila euro). L´ultima rilevazione della Federconsumatori, che prende in considerazione le tasse pagate nel 2010 nelle due università più frequentate in nove regioni italiane, l´ateneo più caro risulta Parma: 865 euro l´anno in media per la fascia più bassa, 1.222 euro per l´iscrizione a una facoltà scientifica da parte di uno studente di famiglia abbiente. A seguire, la Bicocca di Milano: 737 euro (la media) per la fascia inferiore, che diventano 3.819 euro per un´iscrizione scientifica in quinta fascia. E poi l´Università di Verona: da un minimo …

"L'Italia che non investe in ricerca bocciata dalle classifiche europee",di Luigi Offeddu

Se è vera la formuletta, allora siamo fritti: «Chi più scopre, più cresce e meglio vive» . Traduzione: la buona salute economica di un Paese si misura anche da quanti sono i suoi inventori e ricercatori, da quante risorse lo Stato dedica alla ricerca scientifica e allo sviluppo tecnologico. Perché davanti a certe ultime statistiche dell’Unione Europea, la formuletta diventa veleno. Eccole qui: nel 2011 l’Italia dedicherà l’ 1,1 per cento del suo Prodotto interno lordo alle spese destinate, appunto, alla ricerca e allo sviluppo; la Germania o la Danimarca, più del doppio (rispettivamente: 2,3%e 2,4%); la Svezia, più del triplo (3,3%); la Finlandia, quasi il triplo (3,1%); Israele, quasi il quadruplo (4,2%); altri ancora, comunque distaccati da noi: Francia (1,9%), Olanda (1,6%), (Belgio 1,7%), Repubblica Ceca (1,4%), Irlanda (1,4%), Portogallo (1,2%), Slovenia (1,4%), Spagna (1,3%). Per non parlare dei colossi extraeuropei: Giappone (3,3%), Corea del Sud (3%), Usa (2,7%). Certo, i numeri vanno letti e interpretati, e da soli non spiegano tutto. Ma le parole, allora? Sempre le statistiche della Commissione europea certificano che …

"La rete che ha armato Breivik", di Timothy Garton Ash

«Si può scegliere di ignorare la Jihad, ma non si possono ignorare le conseguenze della scelta di ignorarla», così Pamela Geller, blogger anti-islam, ha reagito a caldo alla notizia degli attacchi terroristici in Norvegia. Ha quindi postato il video di una manifestazione pro-Hamas a Oslo già apparso qualche anno fa sul suo sito Atlas Shrugs (traduzione letterale “Atlante fa spallucce”). Quando è emerso che l´autore della strage non era un terrorista islamico bensì Anders Behring Breivik, un terrorista anti-islamico, che aveva pubblicato su Internet un manifesto zeppo di citazioni di autori anti-islamici come lei, la Geller-Atlante ha alzato a sua volta le spalle: «È un maledetto assassino. Punto. È il solo responsabile delle sue azioni. L´ideologia non c´entra», ha commentato. Bruce Bawer, americano trapiantato ad Oslo, autore di un saggio che lamenta la conquista dell´Europa da parte dei musulmani, è più riflessivo. Osserva che nel suo manifesto dei cavalieri templari Anders Behring Breivik: «Riproduce e approva molte frasi mie e cita il mio nome 22 volte». Con sana costernazione aggiunge: «È agghiacciante pensare che i …

"Quei vicepresidi costretti a tornare in classe", di Roberto Carnero *

I guasti della Gelmini Con una mano dare, con l’altra togliere: il governo non è nuovo a comportarsi così con la scuola di Stato. Al peggio non c’è mai fine: mentre il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini annuncia per settembre nuove assunzioni di docenti a tempo indeterminato, la legge finanziaria appena approvata decreta ulteriori tagli agli organici. Una norma prevede che i vicepresidi degli istituti con meno di 55 classi non potranno più avere, come avveniva fino a oggi, il distacco dall’insegnamento, ma dovranno tornare in cattedra. Ciò significa, per loro, un doppio carico di lavoro (insegnante e vicepreside) e il taglio – si prevede – di un migliaio di docenti precari che in questi anni li avevano suppliti. È l’ennesima spallata al funzionamento e all’efficienza della scuola. Il vicepreside ha un ruolo fondamentale nell’organizzazione del lavoro scolastico. Per una cifra irrisoria, qualcosa come 1000 euro lordi all’anno (si badi, non al mese!) in più rispetto al suo stipendio di insegnante, lavora per un numero di ore settimanali sostanzialmente maggiore rispetto alle18 di una normale …