Giorno: 16 Agosto 2011

"Tema: vacanze in crisi e last minute a Ostia", di Francesca Fornario

Tema: «Le mie vacanze». Svolgimento: Mamma ha detto che quest’anno facevamo le vacanze Last Minute perché va di moda e si risparmia. Abbiamo avuto una fortuna incredibile perché la meta più economica era Ostia, che è dove abito. Così, per risparmiare, abbiamo deciso di non partire proprio, ma per essere alla moda lo abbiamo deciso all’ultimo minuto. Per fortuna qui a Ostia c’è il mare. Me lo ha detto il mio compagno di classe Mohammed che suo papà lavora allo stabilimento balneare e il mare lo ha visto e dice che è larghissimo e marroncino e che se prendi una conchiglia e l’avvicini all’orecchio senti il rumore di un Suv 3000 turbodisel. Noi al mare non ci andiamo perché per affittare la sdraio e l’ombrellone bisogna chiedere il mutuo alla banca e per ottenere il mutuo, che poi sarebbe un prestito, bisogna avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato cioè un sacco di soldi. In pratica la banca è come un ristorante dove fanno entrare solo quelli che hanno già mangiato. A proposito di …

"Bossi di lotta e di governo. Offende Brunetta", da www.unita.it

Lega di lotta con la base e di governo a Palazzo Chigi. Umberto Bossi deve tenere tranquilli gli elettori della Lega dopo la manovra bis: diversi leghisti, la famosa base, non approvano i tagli così come sono stati adottati, ci sono sindaci che parlano esplicitamente di “nefandezza” (Zorzo, nel padovano), quello di Varese paventa la chiusura dei Comuni. Calderoli ha dichiarato nei giorni scorsi che chi non seque la linea è fuori dal Carroccio. Allora nel comizio di Ferragosto il leader della Lega Umberto Bossi corre ai ripari. E intanto – per dar l’immagine dei ministri leghisti paladini dei cittadini lontani (in apparenza) dal “palazzo”, rende pubblico lo scontro nell’ultimo Consiglio dei ministri, in particolare sul capitolo pensioni, che la Lega vuole difendere, arrivando a offendere un collega di governo con termini pesanti, inqualificabili. «Abbiamo litigato tutto il giorno. Prima del Consiglio dei ministri e durante il Consiglio. Col ministro Brunetta per poco non passiamo alle vie di fatto. Brunetta, nano di Venezia, non romperci i coglioni». Bossi deve insomma tenere buona la base. «Stiamo …

"Intercettazioni, lo scoop di Nitto", di Liana Milella

Adesso che l’happening di Ferragosto sul carcere è finito, sappiamo qual è la notizia che arriva da via Arenula e dal neo Guardasigilli Francesco Nitto Palma. Purtroppo non riguarda il carcere. E non rappresenta neppure una novità. Tutto vecchio, anzi vecchissimo. Nella scia del suo predecessore Angelino Alfano. La “sorpresa” è che Nitto vuole tirare i cordoni della borsa sulle intercettazioni. Mavalà…per dirla alla Ghedini. Proprio sulle intercettazioni dobbiamo risparmiare? Quelle che, ancora in queste settimane, stanno svelando come la corruzione si annida tra i partiti e il patto scellerato politica-affari è ancora così stretto? Eh sì, è lì che bisogna centellinare l’euro. Nitto cita uno studio di Alfano in base al quale risulta che si potrebbe scendere, nella spesa per gli ascolti, da 300-400mila a 120mila. Lui assicura anche che il potere di investigare resterebbe intatto.Sappiamo bene che ciò è impossibile. L’obiettivo delle ricerche commissionate dall’attuale segretario del Pdl, e quello della sua legge, che a fine settembre sarà in aula alla Camera e sarà votata, è di ridurre drasticamente il potere dei pm …

Manovra: per invalidi civile subito tagli per 24 miliardi

«Ecco la sorpresa che il governo non ha il coraggio di annunciare agli invalidi civili: sulle loro pensioni la manovra di luglio, anticipata di un anno, prevede subito tagli per 24 miliardi, quelli inizialmente spalmati tra il 2013 e il 2014. Per realizzare questo allucinante obiettivo, il governo ha approvato un progetto di legge-delega per riformare l’assistenza, pubblicato in questi giorni e presto all’esame delle commissioni parlamentari. I contenuti della delega sono presto detti: azzeramento delle esili politiche assistenziali sopravvissute ai tagli effettuati dal 2008 e una controriforma che ci fa tornare indietro, affidando il sistema assistenziale alla beneficenza». È quanto afferma la capogruppo del Pd in commissione Affari sociali della Camera, Margherita Miotto, la quale spiega che «tre sono le categorie prese di mira: invalidi civili, cioè le persone che percepiscono una pensione di 260 euro al mese, pari a 3.300 euro all’anno, per una spesa complessiva di circa 3,8 miliardi. La delega prevede riordino dei requisiti reddituali e patrimoniali: il governo prova a giustificare la riforma a causa dei “falsi invalidi”, che ovviamente …

"Il cerino finito in mano ai sindaci", di Alberto Zanardi

Una sorta di scambio tra Stato e Autonomie: da un lato l’anticipo di un anno (e l’inasprimento) della stretta finanziaria sui bilanci locali, dall’altro l’attivazione fin dal 2012, accelerando sul calendario del federalismo fiscale, dei margini di autonomia tributaria riconosciuti a regioni e comuni. Così, a ben vedere, il governo ha presentato la parte della manovra che riguarda la finanza locale. Il significato e la portata reale di questo scambio meritano però qualche riflessione. Il decreto di venerdì scorso non contiene il classico taglio dei trasferimenti statali ma affida il contributo degli enti locali per l’aggiustamento dei conti pubblici al miglioramento dei saldi di indebitamento via Patto di stabilità interno. Come nel decreto di luglio, anche con questa manovra si è voluto evitare di intervenire sul meccanismo di fiscalizzazione dei trasferimenti statali e della loro perequazione da poco messo in piedi, e con grande fatica, con i decreti sul federalismo fiscale. Tuttavia, questa modalità per coinvolgere gli enti nella correzione della finanza pubblica, rende la maggior parte di loro poco interessanti alla merce di scambio, …

"La vittoria del neo-liberalismo", di Nadia Urbinati

L´ideologia che caratterizza questo tempo e le manovre dei governi assegna al mercato, e al denaro, ogni forma di dominio. La funzione dello Stato è sempre più quella di “servire” una società in cui la dottrina imperante è il profitto. La sudditanza della politica ai mercati: le opinioni sembrano convergere su questa diagnosi al di là degli schieramenti partitici in questi giorni di angoscia per temuti default e manovre finanziarie “lacrime e sangue”. Il mercato finanziario, non il mercato semplicemente, sembra essere la nuova sorgente di sovranità, una sorgente che per di piú è insindacabile anche perché impossibile da localizzare, impersonale e soggetta a leggi che vengono concepite e applicate come se fossero naturali. Di fronte a questa quasi divinità o naturalità la decisione politica sembra impotente: incapace di imporre le sue ragioni che dovrebbero essere quelle di una vita decente e liberamente progettata da parte degli uomini e delle donne che vivono in società. Eppure la politica non è un terreno neutro e, diciamo pure, non è incolore rispetto al sovrano mercato. Evidentemente esiste …

"Statali figli di un dio minore così un decennio di manovre ha colpito i lavoratori pubblici", di Paolo Griseri

Se devi risparmiare, tartassa lo statale. Tu non sai perché ma lui sì. Il tiro al dipendente pubblico non è un´invenzione di Tremonti e Brunetta. E´ anzi, come confermano molti testimoni d´eccezione, un filo rosso che attraversa gli anni Duemila in Italia. «Tipico delle politiche di centrodestra con qualche complicità ideologica anche nel centrosinistra», sintetizza Massimo Cacciari, filosofo e sindaco di Venezia per quindici anni. Oggi che la manovra torna a colpire chi lavora per la Pubblica Amministrazione, il sospetto è che ci sia del dolo. Che insomma si approfitti dell´urgenza economica per dare un altro colpo a chi lavora per il pubblico: «In questa crociata – osserva Nerio Nesi, ex ministro dei Lavori Pubblici – si incontrano le istanze anti-Stato della Lega con l´insofferenza verso lo Stato tipica del berlusconismo». Un sindacalista come Savino Pezzotta, che ha guidato per sei anni l´organizzazione più forte tra i pubblici dipendenti, la Cisl, conferma: «Adesso si sta davvero esagerando. Siamo di fronte a una scelta non politica o economica ma ideologica che si accanisce contro i pubblici …