Giorno: 24 Agosto 2011

«Nella classe dirigente del futuro», di Gianni Toniolo

L’assistente di volo che, istruita da improvvidi esperti di pubbliche relazioni, annuncia che «l’atterraggio è avvenuto in orario» non mi rende orgoglioso del mio Paese. La puntualità dei voli dovrebbe essere normale, sta diventando più frequente, ma non mi pare un evento da celebrare. Ho gustato il bel film Il primo incarico, opera prima di Giorgia Cecere, ma non mi ha reso orgoglioso di essere italiano: trovo scontato che un grande Paese, con una non forte tradizione cinematografica, produca anche opere di ottimo livello. Un giovane e dinamico rettore sta rilanciando la mia Alma Mater, ne ha completato lo statuto, primo tra gli atenei italiani, ne ha messo in sicurezza il bilancio. Mostra che, malgrado i lacci e lacciuoli non diminuiti dalla legge Gelmini, si possono fare in poco tempo molte cose. Ne sono felice, ma questo non mi rende orgoglioso di essere italiano: non è il solo esempio di università che funziona e mi pare normale che così debba essere. Lo stesso vale per la Venice International University nell’isola di San Servolo, luogo di …

"Sulla sussidiarietà il nostro modello diverso da CL", di Franco Monaco

Confesso la mia diffidenza verso una certa retorica bipartisan. Specie in una stagione politica nella quale l’oggettiva esigenza di fronteggiare l’emergenza e di invocare il senso di una responsabilità comune può condurre a offuscare le differenze politiche e a misconoscere la funzione costituzionale dell’opposizione. Alla quale compete sì di non sottrarsi al dovere di cooperare alla fuoriuscita dalla crisi, ma anche di porre le premesse di un’alternativa. La qualità e la forza di una democrazia si misurano anche dalla sua capacità di non rinunciare, pure dentro le emergenze, ai fondamentali della stessa democrazia. Tra questi appunto la funzione costituzionale di un’opposizione degna di questo nome. Tanto più diffido della retorica bipartisan in tema di sussidiarietà. Un principio prezioso, sia chiaro, che, con la riforma del titolo quinto, abbiamo messo in Costituzione. Un principio cardine anche dell’insegnamento sociale della Chiesa sin dalla enciclica «Quadragesimo Anno» di Pio XI del 1931. Ma anche una parola decisamente inflazionata e dal significato mobile e incerto. È la ragione per la quale non ho mai aderito alla pur affollata associazione …

«Bersani alle parti sociali: tavolo di confronto su crisi, sarà un autunno pesante», di Celestina Dominelli

Un tavolo con le parti sociali «per proseguire il confronto e affrontare l’emergenza» in vista di «un autunno pesante». Pierluigi Bersani riparte da qui per incalzare il Governo sulla manovra correttiva. Così, nell’incontro con le parti sociali convocato oggi dal Pd per illustrare loro le dieci ricette anti-crisi, il numero uno dei Democrats cerca di costruire un fronte comune tra opposizione, associazioni datoriali e i sindacati contro il decreto varato dall’esecutivo. Bersani: la manovra è fortemente recessiva Al vertice voluto dai democratici ci sono tutte le sigle: dal direttore di Confindustria, Giampaolo Galli, ai vertici di Cgil e Uil, Susanna Camusso e Luigi Angeletti, al segretario generale aggiunto della Cisl, Giorgio Santini, e al numero uno dell’Ugl, Giovanni Centrella. A loro Bersani ribadisce le critiche che già ieri aveva puntellato nel corso della conferenza stampa di presentazione della contro-manovra. Il leader dei Democrats ripete quindi che l’impatto della manovra è fortemente recessivo e tale da scompaginare le tutele sociali nel nostro paese. Quindi torna a ribadire le sue perplessità per «i molti e molti miliardi …

«Evasione fiscale, quattro mosse per ridurla davvero», di Alessandro Santoro *

In occasione di ogni manovra finanziaria torna, immancabile, la discussione sulla (cosiddetta) lotta all’evasione. Basta guardare le tabelle riassuntive degli impatti dei decreti 98 e 138 predisposte dalla Ragioneria Generale dello Stato per capire che gli importi attesi dai (modesti) provvedimenti antievasivi sono poco rilevanti. D’altronde, in anni recenti il governo di centro-destra ha attribuito ad altre misure (il redditometro, ad esempio) un notevole di recupero di gettito. Il punto, in effetti, non è quello di «dare i numeri», quanto piuttosto di affrontare razionalmente il problema partendo da alcuni punti fermi, senza i quali la discussione si trasforma in chiacchiericcio. Primo: esistono pochi confronti internazionali affidabili, ma da quel che sappiamo tutti i Paesi mediterranei, Grecia e Italia in testa, sono caratterizzati da livelli di evasione più elevati rispetto agli altri Paesi Ocse, sebbene nessuno tra essi, neppure i celebrati Stati Uniti, siano esenti dal problema. Secondo: è vero che i livelli di etica fiscale (tax morale, nella letteratura inglese) contribuiscono a spiegare i differenziali di evasione tra i diversi Paesi, ma non è vero …

Emergenza lavoro per i giovani. L'Italia è maglia nera d'Europa

I dati della Confartigianato: record negativo dell’Ue, più di un milione gli under 35 disoccupati. In Sicilia arrivano quasi al 30% L’Italia ha il record negativo in Europa per la disoccupazione giovanile: sono 1.138.000 gli under 35 senza lavoro. A stare peggio i ragazzi fino a 24 anni: il tasso di disoccupazione in questa fascia d’età è del 29,6%: uno su 3 è senza lavoro, rispetto al 21% della media europea. A fotografare la situazione del mercato del lavoro nel nostro Paese è l’Ufficio studi della Confartigianato. Il primato a livello nazionale è della Sicilia con una quota di disoccupati under 35 oltre il 28%. E se la media italiana si attesta al 15,9%, va molto peggio nel Mezzogiorno dove il tasso sale a 25,1%, pari a 538.000 giovani senza lavoro. Inoltre, tra il 2008 e il 2011, anni della grande crisi – rileva la Confartigianato – gli occupati under 35 sono diminuiti di 926.000 unità. Nella classifica delle regioni seguono la Campania con il 27,6% di giovani senza lavoro, la Basilicata (26,7%), Sardegna (25,2%). …

"Stime errate e norme illegittime. I tecnici «bocciano» la manovra", di Bianca Di Giovanni

Inizia l’iter della manovra in Senato. Schifani interviene in Commissione. I tecnici della Bilancio accusano: disposizioni vaghe e cifre troppo ottimistiche. Non convincono neanche le previsioni sul Pil. La norma sul contributo di solidarietà darà un gettito «sensibilmente inferiore» a quello stimato, così come la cosiddetta Robin Tax sui petrolieri. La disposizione sul taglio ai ministeri è di difficile applicazione, quella sul Tfr dei pubblici dipendenti potrebbe risultare discriminatoria, per non parlare del comma 6 dell’articolo 1 – cioè la parte che riguarda il riordino delle agevolazioni fiscali e il decreto su un eventuale aumento delle tasse indirette e le accise – che è addirittura a rischio costituzionalità. Infine, ultima «pillola avvelenata»: il governo dovrebbe chiarire gli effetti del decreto di Ferragosto sul Pil, tema su cui Giulio Tremonti si è limitato a confermare le stime del Def di aprile. Il mondo è cambiato, ma il Pil italiano resta uguale. Credibile? Molto poco, così come sono sotto osservazione parecchi capitoli della manovra. I tecnici della commissione Bilancio la «impallinano» con una sfilza di obiezioni. La …

"Marcia pdl sul decreto, Lega sotto assedio", di Francesco Lo Sardo

“Arditi” berluscones scatenati su Iva e pensioni. Il Capo tace Il disordine ha raggiunto il clou. Campane sempre più a morto per il prelievo di solidarietà sui redditi oltre i 90mila euro, viceversa Iva al galoppo, mentre resta ancora alta la tensione tra Pdl e Lega sulle pensioni di anzianità. Queste le ultime confuse notizie che arrivano dal fronte della maggioranza. Parte in commissione al senato l’iter parlamentare della manovra bis e sul decreto legge di Ferragosto da 45,5 miliardi lo scontro nella maggioranza si acuisce. La crisi morde, la Bce continua a invitare a far presto: i tempi per l’approvazione del decreto sono strettissimi, ma i suoi contenuti continuano a cambiare di ora in ora. Dietro lo scontro sulla manovra si gioca del resto una partita di potere, di ridefinizione dei rapporti di forza nella maggioranza i cui esiti saranno rilevantissimi per l’evoluzione della situazione politica. Stavolte nell’estenuante braccio di ferro Tremonti- Berlusconi – che non poteva non investire anche la manovra – sono apertamente e rumorosamente entrate in campo forze organizzate di tre …