Giorno: 26 Agosto 2011

«Approvata la Finanziaria serve un nuovo governo», intervista ad Anna Finocchiaro di Simone Collini

Primo, sulla manovra: convergenze parlamentari, tra i gruppi di opposizione ma anche con la maggioranza, «non solo sono auspicabili ma devono esserci». Secondo, sulla crisi che attanaglia il Paese: è ampiamente «dimostrato» che questo governo non è ingrado di affrontarla e quindi «approvata la manovra bisogna voltar pagina». Terzo, sullo sciopero generale indetto dalla Cgil: l’autonomia del sindacato «va rispettata» ed è «normale che rappresentanti del Pd partecipino ad iniziative indette da forze sociali, ma noi vogliamo salvaguardare l’accordo del 28 giugno». Per Anna Finocchiaro la discussione in corso al Senato sulla manovra rivela la grande debolezza della maggioranza e l’intento del governo di dividere il fronte sindacale. Dice la capogruppo del Pd al Senato: «Devono tener conto delle nostre proposte.Non possono solo tagliare e far pagare i soliti noti. Servono misure per la crescita. Altrimenti si consegna il Paese alla recessione». Pensa sia veramente modificabile col vostro contributo la manovra? «Intanto verrebbe da dire: quale manovra? Ormai è palese che dentro la maggioranza, su ciascun punto, è in atto un conflitto aperto. Addirittura, la …

"Domande sulla “novità” Montezemolo", di Giorgio Merlo

E dopo il “miliardario” Berlusconi arriva il “miliardario” Montezemolo? Messa così potrebbe essere una battuta da bar ma, invece, questo potrebbe rivelarsi uno dei tanti scenari possibili in vista delle prossime elezioni politiche. Certo, il fascino e il carisma del Berlusconi edizione 1994 non è lontanamente paragonabile allo stile tecnocrate di Montezemolo e alla sua voglia di protagonismo un po’ sgangherato ed approssimativo che sta manifestando in queste settimane. Ma tant’è. Sempre di “miliardario” si tratta. Ora, però, al di là delle ricchezze e dei puntuali conflitti di interesse che potrebbero affacciarsi, si tratta di valutare sul terreno squisitamente politico l’ipotetico approdo politico del presidente della Ferrari e dell’ex presidente Fiat. Almeno su due versanti. Quello della prospettiva politica e, soprattutto, sui contenuti del nuovo “partito”. Sul terreno della prospettiva politica, la secca analisi di Bersani è abbastanza calzante. E cioè, siamo in un contesto bipolare. Ma non perché lo impone la regola elettorale. Ma per una semplice constatazione, quasi storica. Non a caso, tanto nella prima quanto nella Seconda repubblica il bipolarismo è stato …

«La Sicilia intera non vale un maestro?», di Mila Spicola

Noi, del gruppo INSIEME x LA SCUOLA, non ci stiamo alla guerra che hanno armato contro la scuola italiana, siciliana su tutte: guerra studiata a tavolino a suon di numeri e di caduti sul campo. Egregio Presidente Napolitano, “stanotte alle 5 i precari personale ata ci incateniamo all’ingresso del provveditorato di Palermo inizia la lotta contro i tagli vi terrò informati tramite qualcuno io sarò li e forse inizieremo incatenati lo sciopero della fame :la scuola pubblica non si tocca la difenderemo con la lotta.” Questo stiamo leggendo sulla bacheca del gruppo INSIEME X LA SCUOLA. Inizia la stagione delle catene, inizia la stagione della fame, nel budello di via Praga, dove si trova l’Ufficio Scolastico Regionale Siciliano. Per il terzo anno consecutivo. Per primi iniziano “ i bidelli” , quelli che qualcuno si è permesso di dire essere “più dei carabinieri”. Perché sapete, noi della scuola, certi fenomeni infami li vorremmo combattere tra i corridoi delle nostre scuole e non per strada con le volanti. Giusto per smentire la vulgata dell’isola criminale. Calogero e …

"Purchè non sia "spreco di risorse"», di Federico Niccoli

Va benissimo evitare la completa distruzione del tempo-pieno, purchè, però, si riesca a salvare almeno i connotati essenziali del modello Sono d’accordo con gran parte delle considerazioni espresse da Pippo Frisone (“un tagliando per il tempo pieno” del 24 agosto) a difesa di un modello alto di tempo-pieno, che potrebbe essere snaturato da un intervento improprio e/o meramente assistenziale del Comune di Milano. Mi pare, però, che Pippo tenda a negare in radice la “invasione di campo del Comune di Milano nella scuola di Stato”. Qualche volta, come si sa, le invasioni sono produttrici di eventi rivoluzionari. Dipende, pertanto, dal cosa si invade e dal come si invade. Effettivamente le 40 ore settimanali del tempo-pieno debbono essere garantite dallo Stato senza interventi comunali. È del tutto evidente, pertanto, che una forzatura normativa è avvenuta. Se il duo Gelmini-Petralia autorizza l’invasione, non può, però, pretendere che il tutto debba avvenire “a tutela delle donne che lavorano”garantendosi un efficace megafono mediatico all’insegna dello slogan “”abbiamo salvato il tempo pieno a Milano””, magari dando atto alla giunta Pisapia …

Bersani: «Come possiamo stupirci se la Cgil sciopera?», di S.C.

«Con tutto quello che il Pd stesso pensa e dice della manovra, dovrebbe forse stupirsi di uno sciopero o di una qualsiasi altra forma civile di mobilitazione o di protesta?» A Pier Luigi Bersani non piace la polemica che si è aperta nell’opposizione e all’ interno del suo stesso partito sullo sciopero generale indetto dalla Cgil per il 6 settembre. Mentre Idv e sinistra radicale aderiscono alla giornata di mobilitazione e chiedono al Pd di fare altrettanto, mentre il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini critica la decisione presa da Corso Italia e chiede al Pd di «abbandonare ogni ambiguità» e dire «da che parte sta», mentre nello stesso Pd c’è chi,come Beppe Fioroni, sostiene che «bisogna opporsi punto e basta a uno sciopero assurdo e controproducente », Bersani scrive sull’home page del sito web del partito una nota piuttosto chiara: parte sottolineando che di fronte a una manovra iniqua e regressiva come quella che vorrebbe approvare il governo, il Pd non si stupisce che sia stato indetto uno sciopero. E continua così: «Piuttosto, si prenda …

"A Brancher 160 milioni di euro", di Paolo Biondani

Avete presente l’ex ministro di Berlusconi appena condannato in via definitiva a due anni? Bene: il governo lo ha nominato presidente con pieni poteri di un nuovo ricchissimo ente. Così l’esecutivo italiano ha un nuovo record: è l’unico al mondo che in tempi di sacrifici e di tagli affida una valanga di denaro a un pregiudicato. Per distribuire preziosi pacchi di soldi pubblici mentre l’Italia rischia la bancarotta, cosa c’è di meglio di un bel comitato politico, presieduto da un onorevole marchiato dalla giustizia come ladrone? Spesso in Italia, come insegnava Ennio Flaiano, la situazione è grave, ma non seria: a riconfermarlo è un atto del governo che affida un tesoretto di 160 milioni di euro a un nuovo ente presieduto e diretto da Aldo Brancher. Sì, proprio lui, il deputato berlusconiano fresco di condanna definitiva per i reati di ricettazione e appropriazione indebita. Il neonato ente parastatale si chiama “Odi” (“Organismo di indirizzo”) ed è stato istituito il 14 gennaio 2011 con un apposito decreto firmato nientemeno che da Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti. …

"Se le Primavere Arabe Tradiscono le Donne", di Cecilia Zecchinelli

Hala Misrati, la star della tv di Gheddafi finita sui media del mondo per il suo ultimo show con pistola prima dell’arresto, era diventata una celebrità negli ultimi mesi, la voce più forte della propaganda. Ma è difficile pensare che se anche avesse vinto il Colonnello, cosa ormai impossibile, la tostissima ex scrittrice di romanzi rosa avrebbe trovato un ruolo di leadership nella Jamahiriya. E anche le amazzoni del Qaid (guida), tanto decantate e poi sparite, avevano un ruolo ancillare nonostante le divise e le armi: nessuna femminista araba le ha mai portate d’esempio e in Occidente piacevano soprattutto agli uomini. Ma se il maschilismo dei vecchi regimi arabi, caduti e non, è cosa nota, che dire dei governi nascenti? Nella Nuova Libia le donne avranno più spazio nella vita pubblica? E in Egitto, in Tunisia? Un’altra domanda: la loro presenza nella stanza dei bottoni, se non egualitaria almeno importante, può essere davvero, tra qualche mese quando i tre Paesi voteranno, la prova del loro livello di democrazia? A questo si può rispondere che ci …