Giorno: 20 Agosto 2011

"Metà parlamentari, Veltroni incalza", di Rudy Francesco Calvo

Dimezzare il numero dei parlamentari? Sulla carta (soprattutto quella dei giornali) tutti si dicono d’accordo. Né a Montecitorio né a palazzo Madama, però, sono state ancora depositate proposte di legge così nette. Non ne ha presentate il governo, dopo che Berlusconi ha annunciato in pompa magna, lo scorso 22 luglio, un disegno di legge costituzionale che avrebbe dovuto comprendere questa e altre misure rivolte a ridurre i costi della politica. Non lo ha fatto, alla lettera, nemmeno il Pd. Ma su questo ci soffermeremo dopo. A tornare alla carica sono stati ieri Sergio Romano, con un editoriale sul Corriere della Sera, e Walter Veltroni, con una lettera inviata ai capigruppo dem di camera e senato. Il primo lega la necessità di dimezzare il numero dei parlamentari al sentimento di antipolitica diffuso nel paese, ritenendo necessario «un pacchetto di misure che serva a spegnere i sentimenti di rabbia e disprezzo che molti italiani provano per i loro rappresentanti». L’ex segretario del Pd, invece, lo ritiene «essenziale non solo per ridurre il peso improprio della politica, ma …

"Federalismo solo retorica", di Massimo Luciani

Poche parole, più di «federalismo», sono entrate nella discussione e nella lotta politica italiana con tanta forza e con tanta capacità di condizionamento delle strategie dei partiti. Poche parole hanno prodotto conseguenze così imponenti sul piano della legislazione non solo ordinaria, ma anche costituzionale. E poche parole sono state meno comprese nella loro storia, nel loro significato, nell’ideologia che presuppongono, nelle prospettive che dischiudono. Alla confusione delle idee si aggiunge, oggi, la confusione della pratica politica. La retorica del federalismo ci ha abituati a sentire che solo un governo prossimo ai cittadini si può ritenere autenticamente democratico e che solo la vicinanza fra governanti e governati può assicurare la legittimazione dei primi e il soddisfacimento dei bisogni dei secondi. Non è il caso di chiedersi, qui, quanto vi sia di propagandistico e quanto vi sia di plausibile in affermazioni di questo genere. Conta di più constatare l’assoluta incoerenza di una pratica politica che, sebbene segnata da simili convincimenti, li rinnega continuamente. La vicenda delle Province è emblematica. Prima abbiamo assistito al tentativo di eliminarle completamente. …

"C´era una volta il Senatur", di Ilvo Diamanti

Il passaggio di Bossi in Cadore, per festeggiare il compleanno dell´amico Tremonti, insieme a Calderoli, è durato poco. Qualche giorno appena. Per l´incalzare della crisi, ma soprattutto, per paura dei fischi, delle proteste e dei contestatori. Così, niente interviste e niente conferenze stampa. Una nemesi: il contestatore contestato. Il portavoce della Protesta protestato. A casa propria (visto che il bellunese è culla del leghismo). Un tempo, invece, Bossi era costantemente (in) seguito da una comunità di giornalisti “specializzati”. Soprattutto d´estate, in attesa di una provocazione quotidiana, che desse un po´ di colore politico a una stagione altrimenti incolore. E Bossi non deludeva mai. Sparava (verbalmente) contro l´Italia, i “vescovoni” e il Papa polacco. Contro Berlusconi, le destre e le sinistre – romane. Da qualche anno, però, nessuna sorpresa e meno giornalisti, a Ponte di Legno come in Cadore. La Lega non riserva più sorprese. Si è normalizzata. Tutti i politici, d´altronde, si sono un po´ “leghizzati”. Le sparano grosse per ottenere spazio sui media. Sul modello del Senatur nel comizio di ieri sera a Schio. …

Lettera della Cgil a Cisl e Uil: «Uniti contro la manovra», di Giuseppe Vespo

Una lettera della Cgil per incalzare Cisl e Uil a un giudizio univoco e unitario sulla manovra. Non un appello esplicito, diretto, a scioperare insieme, riferimento che nel messaggio manca, anche se «implicito» secondo l’interpretazione dei destinatari. Cisl e Uil restano fredde di fronte alla mobilitazione generale dei lavoratori che Susanna Camusso si appresta a indire nei prossimi giorni non per ragioni «interne», ma «per il bene del Paese», contro i provvedimenti estivi che annunciano lacrime e sangue. La Cgil prende carta e penna e scrive ai sindacati di Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Una lettera lunga e incalzante nella quale Corso Italia fa riferimento anche alle richieste avanzate nei mesi scorsi al governo da Cisl e Uil. Redistribuzione del carico fiscale, accanimento contro il pubblico impiego, lavoro: istanze che oggi, unite alle misure contenute nel decreto, potrebbero far convergere i confederali verso un giudizio critico univoco nei confronti della manovra Tremonti. Sembra questo il ragionamento del sindacato. L’invito è arrivato con i leader sindacali ancora in vacanza, ma la prima impressione è che sarà …

"Assunzioni A.T.A. Amministrativi e Tecnici fregati due volte", di Pippo Frisone

Dovevano essere 36mila le assunzioni in ruolo del personale precario ATA nel 2011/12. Ma i precari non avevano fatto i conti coi poteri di prestidigitazione della Gelmini. Tralasciando ogni riferimento ai posti liberi e vacanti in organico di diritto dopo i trasferimenti e passaggi che vanno ben oltre quella cifra, il Ministro, facendo il gioco delle tre carte, distingue tra contingente totale e ripartizione destinata a diverse operazioni. E sì, perché dal contingente totale di 36mila unità bisogna scorporare diverse quote, destinate ad altre finalità che non interessano i precari: -Accantonamenti per i docenti inidonei 1.300 posti, di cui 1.174 Amministrtivi. e 126 Tecnici. -Mobilità professionale , 2.768 (40% del contingente) destinata al personale ATA di ruolo per passaggi verticali di profilo. A farne le spese sono i precari inclusi nelle graduatorie provinciali dei profili Amministrativi e Tecnici ai quali vengono così sottratti ben 4.068 posti (60%) di cui 1.330 per docenti inidonei e 2.768 per la mobilità professionale su di un totale di 6.707 dei rispettivi contingenti. Ad essere soddisfatti, si fa per dire, …