Giorno: 4 Settembre 2011

"La situazione è semplice e disperata", di Francesco Guerrera*

Cernobbio è blindata. Dai poliziotti sommozzatori nel lago di Como agli agenti del Mossad con giacche che a malapena celano i muscoli, ai ragazzotti italiani con auricolari troppo visibili, i magnifici giardini di Villa d’Este formicolano di guardie del corpo dei tantissimi vip. Ma i veri pericoli sono dentro la villa, nei saloni sontuosi dove capi di Stato ed economisti discutono dell’epidemia di crisi che si sta diffondendo attraverso il globo. Contro problemi come questi, poco possono i muscoli del Mossad. Il tono lugubre al simposio annuale organizzato dall’Ambrosetti House l’hanno dato, come spesso in questi ultimi mesi, gli Stati Uniti. Venerdì, mentre economisti di lusso come Nouriel Roubini, il guru della crisi finanziaria del 2008, Martin Feldstein di Harvard ed il nostro Mario Monti si interrogavano sulle sorti del mondo, è arrivata la notizia bomba dagli Usa: in agosto il mercato del lavoro americano non ha creato nessun posto di lavoro. Nemmeno uno o due posticini, zero. A questo punto, parafrasando la frase dei prestigiatori di un tempo, la contrazione economica c’è anche se …

Napolitano: "Subito la manovra il governo resta se ha la fiducia ma se cade decido io sul premier", di Umberto Rosso

L´altalena della manovra, cambiata di continuo, rischia di affondare la credibilità italiana agli occhi dell´Europa. Giorgio Napolitano decide che in questo tormentato cammino è arrivato il momento di far sentire la sua voce. E sceglie il summit di Cernobbio, in videoconferenza dal Quirinale, per presentare il «conto» e far balenare l´idea che in caso di crisi di governo nulla sarebbe scontato: «Il governo resta al suo posto finché ha la maggioranza. Ma il giorno in cui dovesse aprirsi una crisi, la Costituzione mi dà anche la facoltà di indicare la persona che deve formare l´esecutivo». Il presidente della Repubblica chiede al governo «chiarezza e certezza di intenti e di risultati», di far piazza pulita delle tante «oscillazioni nocive», che hanno come conseguenza «il riemergere sul nostro paese di antiche diffidenze», e di fare in fretta nell´approvazione della legge. Ben prima, precisa, «dei sessanta giorni rituali per la conversione del decreto del 13 agosto scorso». Sceglie dunque la superplatea del Workshop Ambrosetti, con i big dell´Eurotower, i premi Nobel dell´economia e i grandi banchieri, per lanciare …

"Un nuovo patto per i disabili", di Franco Bomprezzi

Può iniziare l’anno con la coscienza a posto una scuola che non tenga conto, in modo dignitoso e sereno, dei diritti e delle esigenze di oltre centonovantamila alunni? La domanda, legittima, riguarda gli alunni con disabilità, poco più del due per cento della popolazione scolastica. Mai come adesso la preoccupazione è palpabile. Impossibile e inutile, qui, addentrarsi nelle circolari ministeriali, nei combinati disposti, nei riferimenti normativi che si sono sovrapposti e spesso contraddetti negli ultimi tempi. Un diritto, sancito in modo chiaro dalla legislazione italiana, all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità fisica, sensoriale o intellettiva, si sta scontrando con le restrizioni e con i tagli della spesa pubblica. Per garantire la frequenza scolastica di alunni disabili non si deve pensare infatti solo alla presenza, numericamente sufficiente, di insegnanti di sostegno, ma anche ad altre figure professionali, come gli assistenti per l’igiene personale, e a servizi fondamentali, come il trasporto. La tendenza in atto è quella di garantire i servizi “al minimo”, limando ore di sostegno e numero di docenti, aumentando gli iscritti per classe anche …

"Piove sul bagnato", di Antonio Valentino

C’è il rischio che il nuovo anno scolastico sia particolarmente rovinoso per la nostra scuola. Certamente perché i tagli al personale degli ultimi anni e le difficoltà finanziarie delle scuole non sono fattori che favoriscono non dico l’innovazione, ma almeno la necessaria regolarità nella gestione delle scuole. Certamente perché l’opacità dell’azione ministeriale – nell’accompagnamento dei processi di riordino in atto – non lascia presagire niente di buono; c’è anzi il rischio che la demotivazione e il disinteresse crescano ulteriormente. Ma quest’anno c’è una ragione in più. La manovra finanziaria dello scorso luglio ha infatti cancellato la deroga, per scuole con più sedi, al numero di classi (da 32 a 40) necessario per la concessione dell’esonero o del semiesonero del docente collaboratore del Dirigente. Pertanto le scuole che non raggiungono il limite previsto di 40 classi, quale che sia la loro situazione (sezioni staccate, sezioni associate, corsi serali), non potranno più fruire del semiesonero; e quelle che non avranno raggiunto il limite delle 55 classi non potranno godere dell’esonero. (Precedentemente, rispetto all’esonero, era prevista la deroga …

"La tela di Penelope di un governo squalificato", di Eugenio Scalfari

I mercati non gradiscono. Nella seconda metà d´agosto, con gran parte degli operatori in vacanza, hanno accennato una ripresina. Adesso siamo di nuovo in piena turbolenza. Si muovono tutti insieme, da Tokyo e Seul alle piazze europee e a Wall Street. Ballano i titoli azionari e in particolare quelli bancari, ballano in Europa gli “spread” tra i debiti sovrani non affidabili e il “Bund” tedesco, ballano i tassi d´interesse e le quotazioni delle materie prime e dei beni-rifugio. La fiducia dei consumatori e dei risparmiatori nei confronti dei rispettivi governi è in caduta libera. I governi dal canto loro ce la mettono tutta per farsi sfiduciare e il nostro in questa poco commendevole gara è di gran lunga in testa. Forse conviene cominciare proprio da questo punto, cioè dal cortile di casa nostra che si è da tempo trasformato in una discarica d´immondizia i cui rifiuti si accumulano senza la minima prospettiva che possano sparire. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, parlando ieri mattina in videoconferenza al “meeting Ambrosetti” di Cernobbio e rispondendo ad alcune …

La cultura è il petrolio italiano

La grande presenza di spettatori in una piazza del Popolo gremita è il principale segno dell’importanza reale e percepita del dibattito “La cultura per ripartire”. Intervengono Matteo Orfini responsabile per il Partito Democratico dell’area cultura e informazione, Massimo Ghini attore e doppiatore, Pietro Giovanni Guzzo archeologo ed ex incaricato della Soprintendenza Speciale di Napoli e Pompei, Livia Potolicchio Segretaria Nazionale Fillea CGIL, Arnaldo Colasanti scrittore e critico letterario, Nicoletta Robello attrice e regista teatrale. Coordina il dibattito Cristiano Bucchi. La discussione si apre con una battuta amara di Massimo Ghini: “la forza comica del provvedimento di incarcerare esclusivamente chi evade il fisco a partire dai 3 milioni di euro supera fortemente quella dei cinepanettoni. Se non succederà qualcosa di forte il paese resterà addormentato.” Orfini, in merito alla manovra economica rilancia: “Oggi è Sabato, speriamo che almeno la Domenica quelli del governo si riposino. Da giorni ormai c’è un escalation di provvedimenti sempre peggiori. La situazione è drammatica, il paese non è governato proprio nel momento in cui ha più bisogno di esserlo. Servono provvedimenti …

Uniamoci per il bene del Paese. L’Italia di domani con Ignazio Marino e Luigi De Magistris

A confrontarsi sul palco della sala dibattiti, accolti da un lungo applauso del pubblico, il senatore del Pd Ignazio Marino ed il sindaco di Napoli Luigi De Magistris dell’IDV, moderati dal giornalista Tommaso Labate de Il Riformista. L’appello di oggi del Capo dello Stato a ritrovare lo spirito di coesione nazionale per una manovra condivisa approvata in tempi rapidissimi, trova l’accordo del sindaco di Napoli “affinché prevalga il senso istituzionale”. Da primo cittadino ribadisce il suo “No ai tagli agli Enti locali” ed invita le forze di opposizione a “fare uno sforzo per cambiare la manovra perché colpisce i ceti medi e popolari, cioè le persone che danno tanto a questo Paese. Non vedo nulla nei confronti degli evasori e delle grandi rendite finanziarie” – aggiunge De Magistris – . Avanza anche proposte: “imposte su transazioni finanziarie, lotta all’evasione, lotta politica a partire dallo sciopero della CGIL”. “Parlando di manovra dovremmo chiederci di quale manovra perché ogni giorno cambia” – dice Marino. “E’ evidente che c’è il desiderio di colpire le persone oneste. Credo che …