"Area Ocse a un passo dalla stagnazione", di Marco Moussanet
Il rapporto presentato ieri dall’Ocse, con l’aggiornamento delle previsioni sulla crescita dei Paesi del G-7, è di quelli da far tremare le vene ai polsi. «L’andamento delle principali economie sviluppate nel secondo trimestre dell’anno – spiega il capo economista e numero due dell’organizzazione parigina Pier Carlo Padoan – è stato nettamente peggiore di quanto ci aspettavamo e il ritmo di sviluppo degli emergenti sta rallentando. Il commercio mondiale ha smesso di crescere e la disoccupazione ha smesso di scendere. L’impatto sul Giappone di terremoto e tsunami è stato più forte del previsto e i prezzi delle materie prime si sono nuovamente impennati. Ma soprattutto c’è una caduta generalizzata della fiducia da parte di famiglie e imprese, cui si aggiunge un aumento del rischio percepito sui mercati. In particolare negli ultimi due mesi si è diffusa la sensazione che i policy makers sui due lati dell’Atlantico stiano tentennando e che le risorse per correre ai ripari siano ormai ridotte al lumicino». Un disastro insomma. Che si traduce in stime largamente riviste al ribasso sulla seconda parte …