Giorno: 29 Settembre 2011

"Così la Bce bacchettò Berlusconi: l'ultimatum europeo al governo", da unita.it

«Caro Primo Ministro». Inizia così la durissima lettera (LEGGI IL TESTO INTEGRALE), strettamente riservata, inviata dalla Bce al governo italiano datata 5 agosto scorso e firmata dal presidente Jean Claude Trichet e dal futuro numero uno dell’Eurotower, Mario Draghi. Una missiva dettagliata pubblicata sul Corriere della Sera, in cui la Banca centrale europea indica le misure antispeculazione da adottare «con urgenza» dall’Italia per «rafforzare la reputazione della sua firma sovrana e il suo impegno alla sostenibilità del bilancio e alle riforme strutturali»: dalle liberalizzazioni alla riforma del mercato del lavoro e delle pensioni alla pubblica amministrazione. Nella lettera la Bce riconosce che l’obiettivo del pareggio di bilancio e il pacchetto di misure prese l’estate appena passata «sono passi importanti», ma, aggiunge, «non sufficienti». Per questo vede «l’esigenza di misure significative per accrescere il potenziale di crescita», di «misure immediate e decise per assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche» e di «misure per garantire una revisione dell’amministrazione pubblica allo scopo di migliorare l’efficienza amministrativa e la capacità di assecondare le esigenze delle imprese». Per quanto riguarda …

Immigrazione, il Pd: “Il fallimento è della Lega”

La replica dell’on. Manuela Ghizzoni alle accuse dell’on. Alessandri. L’on. Manuela Ghizzoni replica alle asccuse dell’on. Alessandri della Lega. Ecco la sua dichiarazione. «Prendo atto che al parlamentare della Lega Nord Alessandri, che mi accusa di essere un’azzeccagarbugli perché ho provato a fare una riflessione seria sul dato anagrafico di Novi, interessa poco ragionare sui fenomeni e trovare soluzioni, ma preferisce sollevare la bagarre. Accusa il centrosinistra di non aver saputo gestire l’immigrazione come se i novesi e gli italiani non sapessero che quasi ininterrottamente da un decennio al Governo del Paese c’è il suo partito, fedele alleato con chi proprio ieri ha salvato un Ministro imputato per mafia. Ricordo poi ad Alessandri, che in questo decennio deve essersi distratto, che oggi l’immigrazione è governata da una legge nota come Bossi-Fini, che non sono due dirigenti del PD. Alessandri chiede nel suo comunicato stampa di ‘integrare’ i novesi (sic), dimostrando di non sapere di cosa parla: l’integrazione è un processo che non riguarda certamente i nativi quanto gli immigrati. Parla di famiglia e territori ma …

Miur, Pd: Zennaro dimesso da portavoce della Gelmini ma non da direttore? Insopportabile

“Le dimissioni del portavoce del ministro Gelmini sono un atto dovuto, appare però quantomeno stupefacente che Zennaro, da quanto si apprende dalle agenzie di stampa, manterrà l’incarico di direttore generale del Miur per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione che ricopre dal 2009 per designazione del ministro Gelmini. Già a suo tempo criticammo questa nomina per l’assenza del profilo culturale e professionale di Zennaro. Oggi la sua permanenza diviene oltreché incomprensibile, insopportabile”. Lo dichiara la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni.

"Non saranno pagati gli scatti di anzianità del 2011", da tuttoscuola.com

Per il 2011 non ci saranno soldi per pagare gli scatti di maturità del personale scolastico, come invece era avvenuto l’anno scorso dopo avere constatato l’entità della manovra e i risparmi. Si tratta di ben 664 milioni di euro che, in gran parte, non sono disponibili nel bilancio 2011. A rilevarlo, dati alla mano, è stata l’on. Manuela Ghizzoni del PD che si è trovata davanti alla relazione della Corte dei Conti per il rendiconto del bilancio del Miur. Un taglio che, sotto l’aspetto giuridico, dopo aver riguardato il 2010 e il 2011, si riproporrà, secondo la parlamentare, per il 2012, 2013 e 2014. “La Relazione della Corte dei Conti che accompagna il Rendiconto 2010 del Bilancio del Miur, in discussione in questi giorni alla Camera, segnala chiaramente – osserva la parlamentare – che a causa delle difficoltà registrate nelle riduzione degli organici per l’anno scolastico 2010-2011, a differenza di quanto avvenuto per l’esercizio finanziario 2010, quando si sono reperiti 320 mln per garantire il pagamento degli scatti soppressi giuridicamente ed economicamente dal comma 23 …

"Al Colle è di nuovo allarme rosso", di Mariantonietta Colimberti

«Con voto istantaneo ed unanime il consiglio dei ministri nomina Mario Draghi governatore della Banca d’Italia». Era il 29 dicembre del 2005, alla guida del governo c’era Silvio Berlusconi e al Quirinale Carlo Azeglio Ciampi. La scelta di Draghi ebbe il plauso generale, anche dell’opposizione, il consiglio superiore della banca centrale approvò subito e il presidente della repubblica controfirmò immediatamente. Tutto si compì con due mesi di anticipo rispetto al momento in cui Draghi avrebbe dovuto assumere il comando di palazzo Koch. Uno scenario ben diverso da quello attuale. Certo, molte cose sono cambiate e non in meglio: allora bisognava chiudere la poco edificante era Fazio e sul nome di Draghi non fu difficile trovare le convergenze. Ma, evidentemente, i rapporti interni alla maggioranza non erano così gravemente deteriorati e il presidente della repubblica, che pure ebbe non poche occasioni di frizione con palazzo Chigi, almeno sulla questione Bankitalia non fu soverchiato dalle preoccupazioni. Era necessario voltare pagina, e la pagina si voltò. Il quadro attuale è drammatico e Giorgio Napolitano – che non intende …

"Editoria, niente riforma. Solo tagli", di Roberto Monteforte

Il governo annuncia «una rivoluzione» ma non dà sicurezza sulle risorse. E la Federazione degli editori «cavalca» la crisi per muovere un attacco alle testate no-profit, alle cooperative e politiche. Una rivoluzione per l’editoria entro i prossimi 45 giorni». L’assicura il sottosegretario con delega all’Editoria, Paolo Bonaiuti che archiviando ogni ipotesi di riforma, lancia il suo annuncio intervenendo all’assemblea generale della stampa cooperativa, no profit, di idee e politica promossa da Mediacoop, Fnsi, il Comitato per la libertà d’informazione, la Federazione Italiana dei settimanali cattolici tenutasi ieri in una affollatissima sala del Mappamondo alla Camera dei Deputati. Non rassicura Bonaiuti. Conferma per l’anno in corso il 90 per cento degli stanziamenti, ma non è in grado di garantire la copertura per il futuro. «Ci troviamo in una crisi che impone risparmi. Parlare di riforma dell’editoria non ha senso scandisce -. Occorre invece una piccola rivoluzione in tempi brevi». Quelli che preannuncia sono ulteriori tagli alla platea degli aventi diritto. Raccoglie la sollecitazione per criteri più severi per i contributi, legati alle vendite e alla occupazione …

8 per mille: Passa l'odg del PD. Battuto il governo

La maggioranza è compatta solo in difesa di ministri indagati per mafia e per evitare i processi a Berlusconi. Alla Camera il governo viene battuto sull’odg del PD per la ripartizione dell’8 per mille. Sono bastate poche ore a togliere le false sicurezze per Berlusconi e a dimostrare che la maggioranza è compatta solo nei voti di fiducia e per respingere le dimissioni di ministri indagati per mafia. Alla Camera il governo è stato battuto su un ordine del giorno del Partito Democratico al disegno di legge che riguarda la ripartizione dell’8 per mille. L’odg, su cui il governo aveva espresso parere contrario, è passato con 247 sì e 223 no. Il testo impegna l’esecutivo a a consentire ai cittadini di indicare esplicitamente la scuola pubblica fra i destinatari dell’8 per mille. ***** L’odg del PD impegna il governo a modificare la legge 20 maggio 1985, n.222, sull’otto per mille al fine di consentire ai cittadini di indicare esplicitamente la scuola pubblica come destinataria di una quota fiscale dell’otto per mille da utilizzare d’intesa con …