Giorno: 24 Settembre 2011

FISICA: GHIZZONI (PD), “Un tunnel tra Ginevra e Assergi? La Gelmini fa ridere il globo”

Scivolone del ministro dell’Istruzione sull’esperimento sui neutrini che ha coinvolto i due istituti. “Un tunnel che parte dal Gran Sasso e arriva a Ginevra? Costo 45 milioni di euro, grande sponsor o forse finanziatore Maria Stella Gelmini, ministro dell’Istruzione che evidentemente digiuna di fisica, si fida di collaboratori che le mettono in bocca dichiarazioni che scatenano l’ilarità del globo. E’ successo così che per commentare la ‘scoperta epocale’ che ha collegato il Cern di Ginevra e il Gran Sasso facendo viaggiare i neutrini che, secondo gli scienziati, avrebbero superato la velocità della luce, la nostra ministra abbia dichiarato: “Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l’esperimento, l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro”.Siccome non c’è nessun tunnel fra l’Infn ad Assergi, sotto quattro chilometri di dura roccia del Gran Sasso e l’Lhc di Ginevra che fine avrebbero fatto quei soldi? O forse questa è una delle grandi opere che questo governo di pressappochisti e venditori di …

"Una morta sbagliata", di Alexander Stille

Che vergogna e che tragedia la morte di Troy Davis. Come si fa a mandare a morte una persona sulla cui colpevolezza esistono dei dubbi molto seri? Eppure la Corte Suprema americana ha deciso di negare ogni ulteriore appello dopo la sentenza dello Stato della Georgia, uno Stato dove il razzismo non è un fenomeno sconosciuto. Sette dei nuovi testimoni che hanno deposto al processo di 22 anni fa hanno ammesso di aver reso falsa testimonianza, sei di loro hanno dichiarato che la polizia li ha messi sotto torchio affinché identificassero Davis. Non c´erano prove materiali per mettere in relazione Davis con il delitto e uno dei testimoni che lo ha inchiodato ha poi confessato di aver commesso il reato. Eppure la Corte Suprema ha negato ogni appello. E pensare che uno dei no è stato proprio di Clarence Thomas, un uomo di colore della Georgia, uno che potrebbe essere lui stesso un Troy Davis – un nero che muore perché si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato – ma che dedica la sua …

"Buon compleanno, tempo pieno", di Francesca Puglisi,

Quaranta anni fa nasceva il ‘tempo pieno’ e segnava il progresso delle scuole italiane verso un modello educativo d’eccellenza che tutta Europa ci invidiava. Fin quando non è arrivata il ministro Gelmini… Il 24 settembre il “tempo pieno” compie 40 anni. E’ in quella data che viene emanata la Legge 820/71 con cui si delinea una scuola diversa da quella tradizionale, che prevedeva un insegnante unico per 24 ore settimanali. Quella legge, che definisce un modello educativo eccellente che ancora oggi tutta Europa ci invidia, fu preceduta da un lavoro partecipato e appassionato di tanti educatori, pedagogisti, lungimiranti amministratori locali, genitori, insegnanti e dirigenti scolastici. Tra i papà del tempo pieno ricordiamo Ettore Tarozzi, Bruno Ciari, Fiorenzo Alfieri, Raffaele La Porta, Francesco De Bartolomeis. E’ stato un cammino lungo, iniziato negli anni ’50, in cui la scuola doveva avere anche la funzione di “offrire un pasto caldo”, per passare ai fertili anni ’60, libertari sì, ma che vedevano nella scuola il luogo in cui ci poteva essere il riscatto degli umili; gli anni 70 con …

"Nessun capo di governo vuole la foto con Berlusconi", di Lapo Pistelli

La settimana scorsa Cameron e Sarkozy sono andati a Tripoli. L’assenza dell’Italia sembra quasi certificare l’esclusione del nostro paese dal processo di ricostruzione della Libia… Basta sfogliare le prime pagine dei quotidiani del mondo per rendersi conto, senza pregiudizi e paraocchi, che l’Italia vive un momento drammatico della propria credibilità. Il moltiplicarsi degli appelli del Capo dello Stato è direttamente proporzionale al danno inferto da questa lunga agonia del governo Berlusconi. Proprio la proiezione internazionale del Paese è quella maggiormente colpita. Berlusconi si vanta al telefono di avere la fila delle ragazze davanti alla sua camera ? Bene, diciamo che non c’è la fila di capi di governo che vogliono farsi fotografare con lui. Sul rapporto con la Libia sono più ottimista. Non considero la passerella di Cameron e Sarkozy come un’indicazione di lungo periodo. Sarà il tempo a stabilire chi vuole mettersi al fianco della nuova Libia con continuità e amicizia e chi vuole trarne vantaggio immediato, magari perchè in campagna elettorale. Lunedì 19 al vertice ONU sulla Palestina di nuovo l’Italia è assente. …

Istruzione, Napolitano chiede risorse I rettori: "Con i tagli gli atenei chiudono", di Manuel Massimo

Il capo dello Stato: “Una scuola moderna ha bisogno di fondi adeguati”. Crui sul piede di guerra: dal 2009, finanziamenti calati di oltre il 7%, e l’anno prossimo sarà peggio : “Danni incalcolabili per gli studenti e la ricerca”. Il sistema universitario italiano, in stato di sottofinanziamento cronico, non può sopportare ulteriori tagli. Lo sottolinea la Crui (Conferenza Rettori delle Università Italiane) che il 22 settembre ha approvato un parere sullo schema di decreto sul Fondo di Finanziamento Ordinario 2011 messo a punto dal Miur. Un corposo documento, tecnico e accorato, in cui i rettori mettono nero su bianco tutte le criticità ancora sul piatto. L’allarme della Crui arriva nel giorno in cui il Presidente della Repubblica torna a chiedere risorse adeguate per l’istruzione: Napolitano ha sottolineato la necessità che “non sia riservata alla scuola una collocazione riduttiva, attribuendo una quota chiaramente insufficiente alle risorse per l’istruzione, l’alta formazione, la ricerca”. Secondo il capo dello Stato, “proprio nell’affermare criteri di massimo rigore e di effettiva produttività della spesa pubblica, nel mettere mano a una sua …

"Palestina, il momento non è ancora venuto", di Marta Dassù

È venuto il momento»: nel suo discorso di ieri alle Nazioni Unite, fra applausi scroscianti, il Presidente dell’Autorità palestinese, Mahmoud Abbas, ha motivato la richiesta per l’ammissione all’Onu di uno Stato indipendente e sovrano, all’interno dei confini del 1967. Èvenuto il momento, ha ripetuto varie volte un vecchio leader, deciso a scrollarsi di dosso l’eredità di Yasser Arafat. È venuto il momento, anche se Barack Obama ha già annunciato che Washington metterebbe il suo veto in Consiglio di sicurezza. È venuto il momento, anche se il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha ribadito a una gelida platea di New York – ma dove Israele può ancora contare su una «minoranza morale» – che l’unica soluzione possibile resta la pace, prima dello Stato. Ecco, il problema è che il momento non è ancora venuto. La richiesta di Mahmoud Abbas, è giusto saperlo, è soprattutto simbolica. Perché ci vorrà del tempo per andare ai voti. E l’esito è scontato in anticipo: senza un accordo negoziato con Israele, uno Stato palestinese sovrano non nascerà. Solo il Consiglio di sicurezza, …

"Romano un super rospo per la Lega", di Michele Brambilla

Proviamo a immaginare la faccia di un militante leghista – non c’è bisogno di pensare a quelli con in testa le corna da Celti: bastano quelli con un fazzoletto verde nel taschino – di fronte al curriculum vitae dell’onorevole Francesco Saverio Romano. Intanto, è nato a Palermo. Poi, è stato democristiano. Quindi, dell’Udc di Casini (uno dei bersagli preferiti degli insulti di Bossi). Adesso è di un partito che non abbiamo capito bene come si chiama, visto che il sito ufficiale della Camera per comunicarlo impiega, anziché una riga, una mezza pagina: nella quale francamente ci si perde, essendo Romano passato in questa sola legislatura dall’«Unione di Centro» al «Gruppo Misto»; quindi da «Noi Sud – Libertà e autonomia, I Popolari di Italia domani» a «Iniziativa Responsabile», e infine a «Popolo e Territorio». Il motivo di tanto peregrinare è poi spiegato sul sito personale dell’onorevole Romano: «Insieme ai deputati meridionali Calogero Mannino, Michele Pisacane, Giuseppe Drago e Giuseppe Ruvolo aderisce al Gruppo Misto fondando il movimento Popolari di Italia domani (Pid) abbandonando quindi il ruolo …