Giorno: 6 Settembre 2011

"Ora Roma dovrà fare da sola", di Stefano Lepri

L’Italia è oggi il punto debole dell’euro. La sua fragilità politica rischia di danneggiare in modo irreparabile tutta la costruzione europea, moltiplicando i danni anche per noi. Però c’è qualcuno che non l’ha capito, oppure se ne infischia. Le misure per impaurire gli evasori fiscali in gran parte scompaiono, i taxi non si liberalizzano, niente apertura deregolamentata per i negozi, e così via. Già la manovra di Ferragosto era stata fatta a pezzi e rimessa insieme di nuovo a causa di nervosi timori di impopolarità; ora la commissione Bilancio del Senato sta espungendone molte norme invise alle lobby amiche. Il guaio è che i tempi della crisi dell’euro, già da mesi più veloci della capacità di risposta dei governi, sono ora strettissimi. La Grecia non sta rispettando gli impegni, è in recessione grave, e a qualche punto nel prossimo futuro potrebbe decidere di rinnegare i propri debiti. Se il Fondo monetario internazionale insiste che occorre ricapitalizzare di forza le banche europee, è perché vi vede l’unica maniera di fermare il contagio di una insolvenza di …

"Sull´orlo dell´abisso", di Tito Boeri

Le cronache di ieri ci assegnano il compito di stilare l´ennesimo bollettino di guerra. In questi notiziari si contano prima i morti e poi i feriti. Si cerca di fornire un´immagine anche visiva, il più possibile nitida, del fronte, degli schieramenti in campo e di come le loro strategie possono far evolvere gli equilibri futuri. Non può mancare, infine, un richiamo patriottico, possibilmente senza retorica, come si addice ai migliori italiani. Di morti, per fortuna, sin qui non ce ne sono stati. Le perdite patrimoniali di molti, anche di chi deteneva titoli di Stato e attività tradizionalmente considerate a basso rischio, non si sono ancora materializzate, se non in rarissimi casi. Ben pochi hanno dovuto sin qui liquidare posizioni fortemente svalutate. Né ci sono imprese che hanno dovuto chiudere i battenti. Certo, i capitali di famiglie e imprese si sono fortemente svalutati, pericolosamente assottigliati: la Borsa italiana da inizio luglio ha perso un quarto del proprio valore, gli spread sui nostri titoli di Stato sono tornati ai livelli raggiunti prima degli acquisti massicci della Bce. …

Napolitano: migliorare la manovra

Una manovra da cambiare e da rendere «più efficace e credibile» dopo che il responso dei mercati anche oggi è stato «allarmante», con una nuova «impennata» dello spread. Dopo giorni di pressing e moral suasion arriva l’affondo di Giorgio Napolitano sulla manovra, sicuro che «si è ancora in tempo» per introdurre nuove «misure capaci di rafforzarla» ora che approda in aula al Senato. Provvedimento che si stava avviando a una approvazione in tempi rapidi, rivisto e corretto dalla commissione Bilancio, probabilmente già mercoledì, rispondendo proprio al richiamo del Colle a fare presto, mantenendo il confronto responsabile tra le parti, ribadito più volte nei giorni scorsi. Ma dopo una nuova giornata di passione a Piazza Affari, Napolitano consegna una nota durissima a maggioranza e opposizione, chiarendo che «nessuno può sottovalutare il segnale allarmante rappresentato dall’odierna impennata del differenziale tra le quotazioni dei titoli del debito pubblico italiano e quelli tedeschi», segnale «di persistente difficoltà a recuperare fiducia come è indispensabile e urgente», facendo appello a «tutte le parti politiche perchè sforzi rivolti a questo fine non …

"Dieci anni che hanno sconvolto il mondo", di Roberto Esposito

I dieci anni che separano l´11 settembre 2001 dal settembre 2011 hanno costituito una prova durissima per l´Occidente. Certo, nel secolo scorso esso era stato sul punto di soccombere ed aveva trovato la forza di rialzarsi, prima con la vittoria sul nazismo e poi con l´abbattimento del muro di Berlino, che ha consentito la riunificazione dell´Europa e l´implosione del blocco sovietico. Ma questo decennio ha posto l´Occidente di fronte a due sfide nuove, altrettanto insidiose. Innanzitutto quella venuta dal terrorismo fondamentalista, che gli ha dichiarato una guerra difficile da combattere per l´assenza di un fronte e l´invisibilità del nemico. Essa è ancora lontana dall´essere vinta, ma non c´è dubbio che, pur tra tragici errori come l´invasione dell´Iraq, nel complesso l´Occidente ha tenuto. Non solo per la cattura dei principali avversari, che proprio quest´anno ha decapitato Al Qaeda, ma soprattutto perché è riuscito a difendere senza troppi danni i propri standard democratici. È vero che anche in questo caso ci sono state eccezioni – non solo Abu Ghraib, ma le violenze, gratuite e inaccettabili, che non …

"Per un'alleanza credibile e alternativa", Di Pietro e Fioroni a confronto

Agenda incentrata sugli argomenti che stanno tenendo banco nella piazza politica di questi giorni. Referendum sulla legge elettorale, etica della politica, scenari elettorali futuri. Coordinati dal giornalista de La Stampa Fabio Martini hanno stimolato il vasto pubblico presente non lesinando battute ironiche e sfottò reciproci. La corsa ad accaparrarsi il Terzo polo. Pareri contrastanti sulle possibili alleanze della coalizione di centro-sinistra con Casini-Fini-Rutelli: Di Pietro ha messo una sorta di veto facendo l’esempio odierno del Molise, dove l’Udc si è accasato con il Pdl, e rimarcando le ambizioni individualistiche del Terzo polo, “che altrimenti non si lascerebbe chiamare in questa maniera ma troverebbe una collocazione chiara in uno dei due schieramenti”, ha spiegato il leader Idv. “Caro Antonio, ti invito a fare una riflessione più accurata – è stata la risposta di Fioroni – in quanto se domani andiamo a votare come Pd-Idv-Sel vinciamo di trentamila voti, ma per governare e fare le riforme di cui il Paese ha bisogno servono larghe maggioranze in Parlamento. E i cittadini ci chiedono proprio questo”. Referendum sulla legge …

Risanamento, sviluppo, credibilità La nostra impresa: far crescere l'Italia

In Piazza del Popolo le proposte per lanciare l’Italia oltre la crisi. Con: Matteo Colaninno responsabile nazionale pd sviluppo industriale, Paolo Guerrieri, docente di Economia alla Sapienza di Roma, Diego Della Valle, Luigi Abete presidente della BNL. Coordina Dario di Vico editorialista Corrire della Sera. Il tema della crisi, sempre ostico per un pubblico non specialistico, questa sera sembra essere di facile comprensione grazie all’efficacia delle domande di un eccellente Dario Di Vico e alla semplicità di linguaggio dei protagonisti del dibattito. Il primo ad essere interpellato, è il docente universitario Paolo Guerrieri, alla richiesta di spiegare i fenomeni della crisi, risponde in modo sorprendentemente chiaro, affermando che i fatti di questi giorni, come lo spread a 360 punti (differenza tra i rendimenti dei nostri titoli rispetto a quelli tedeschi) sono legati al rischio del debito: “ l’Italia, a causa del suo enorme debito pubblico, trova sempre maggiore difficoltà nel reperire creditori disposti ad acquistarne titoli di stato, e solo grazie agli interventi della BCE, che ha sopperito a questa mancanza sottoscrivendo bond del nostro …

"Berlusconi faccia un passo indietro. Noi saremo responsabili" Confronto Bindi – Casini

Si parte subito con il tema della manovra. L’Italia è in pericolo, gli italiani hanno paura. Anche oggi la Borsa è caduta, cosa deve fare l’opposizione? “Di fronte all’irresponsabilità altrui, le opposizioni devono essere più responsabili, più serie – commenta il leader nazionale dell’UDC Pierferdinando Casini – . “Il Governo fa finta di non vedere che è parte integrante del problema. La manovra cambia di giorno in giorno, non so se la versione di oggi è definitiva. Davanti a questa situazione i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Di fronte a questa irresponsabilità, le opposizioni non possono giocare al tanto peggio tanto meglio, devono indicare delle alternative, indicare delle strade.” E sottolinea: “ Non si può dire come dicono gli amici che ci governano ‘Siamo nella catastrofe, lo sono tutti e lo siamo anche noi’. Una linea comune delle opposizioni è possibile? Per la presidente dell’Assemblea nazionale del Pd Rosy Bindi “ Lo stiamo già facendo da molte manovre. Fin dall’inizio di questa legislatura, il punto fermo del Pd è stato quello di lavorare …