Giorno: 19 Gennaio 2012

"Professionalità docente a rischio", di Pippo Frisone

Nel novembre del 2009 prendeva corpo in modo organico un premeditato attacco ai dipendenti pubblici. Col dlgs. n.150/09, meglio conosciuto come decreto Brunetta, si gettavano le base di una pseudo riforma della pubblica amministrazione che faceva perno su premialità e riconoscimento del merito da un lato , inasprimento delle sanzioni disciplinari e autoritarismo contrattuale dall’altro. Obiettivo sbandierato, migliorare l’efficacia e l’efficienza del pubblico impiego. Un ruolo non secondario veniva assegnato alla dirigenza. La mancanza di risorse e il blocco dei contratti fino al 2014 ridimensionò fortemente quel disegno che in larga parte venne accantonato. La scuola nonostante la riconosciuta specificità , rimaneva il comparto più numeroso e recalcitrante. La Gelmini, messa all’angolo da Tremonti, s’inventò una sperimentazione sulla valutazione del merito degli insegnanti e delle scuole, di corto respiro per numero di partecipanti e per risultati raggiunti. Accantonati merito e premialità, bloccati i rinnovi contrattuali, mortificata sempre più la contrattazione integrativa, tagliate le risorse e gli organici, a rischio gli scatti d’anzianità, rimaneva sul campo la faccia feroce di quella riforma, epigono d’una campagna mediatica …

"Marx e i vetturini", di Michele Prospero

Anche a Londra nel 1853 il Parlamento discuteva provvedimenti urgenti per diminuire il debito pubblico e abbassare l’interesse sui titoli di Stato. Tra le misure per rilanciare lo spirito d’intrapresa, in agosto la camera approvò una legge sulle carrozze che introdusse una nuova tassa e innalzò a reato lo sciopero dei vetturini. Marx prese la vicenda dei vetturini inglesi come una occasione per riflettere sulla controversia tra la concorrenza e il monopolio. «Non è questa la sede per dirimere la questione dell’intervento statale nell’iniziativa privata», scriveva. Si trattava di una faccenda di grande portata teorica, difficile da risolvere con un articolo. Nella sua corrispondenza londinese, senza scavare più a fondo, Marx annotava: «Ci basta soltanto osservare che questa legge è stata approvata in un Parlamento liberista. Ma si dice che nel settore delle vetture da nolo non vi è libera concorrenza, bensì un monopolio». Questa asserzione non convinceva Marx che segnalava al riguardo le contraddizioni del vangelo liberista. «Si tratta di una logica bizzarra. Prima si impongono una tassa chiamata licenza su un determinato settore …

"Salvagente di maggioranza sulle pensioni", di Raffaella Cascioli

In arrivo alcune modifiche alla riforma delle pensioni varata con la manovra di fine anno. In questa direzione vanno alcuni emendamenti inseriti nel pacchetto di modifiche presentato ieri dai relatori al decreto milleproroghe, il cui esame è iniziato nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della camera e si concluderà oggi. Alcune delle modifiche, messe a punto dai relatori Gianclaudio Bressa e Gioacchino Alfano, puntano a modificare delle norme della riforma delle pensioni, in particolare quelle sui lavoratori esodati (coloro che accettando incentivi economici dell’azienda in crisi si sono licenziati con la prospettiva di andare in pensione entro i successivi due anni, ndr) e sui precoci. Secondo alcune stime gli esodati sono circa 10.000 e solo la metà arriva delle Poste italiane. Sebbene non siano ancora ufficiali le intenzioni del governo è probabile che, seppure con qualche correzione, le norme possano passare il vaglio sia della Ragioneria che dell’esecutivo nonostante ieri il sottosegretario all’economia Gianfranco Polillo abbia sottolineato che si stiano valutando i profili di copertura. Vi sarebbero anche novità sul personale della scuola: secondo una …

"La forza di Monti tra i partiti e la UE", di Massimo L. Salvadori

È passato poco tempo da quando Monti ha fatto l´impegnativa affermazione, intesa a riassicurare in primo luogo la Germania e ad ottenerne il sostegno in una situazione palesemente difficile, che l´Europa non ha più ragioni di temere dell´Italia. La risposta, che ha il sapore di un´amara ironia, della cancelliera Merkel è stata che l´Italia ha energie sufficienti per farcela da sola. Insomma, la lettera è stata rispedita al mittente, mostrando ancora una volta come l´Unione Europea sia una creatura malformata e traballante. Chi sa se sia vero che la Deutsche Bank stia già stampando i nuovi marchi. Una situazione come questa, è chiaro, crea seri grattacapi al governo Monti, ma il problema che si pone è: essa lo indebolisce o lo rafforza nel contesto politico nazionale? Ci pare che lo rafforzi, poiché meno che mai si vede quale altro esecutivo potrebbe sostituirlo. Il che non è però certo in contraddizione con il fatto che il governo deve destreggiarsi nel suo percorso riformatore tra scogli assai pericolosi, quali sono la crisi organica dei partiti, il rapporto …

"Dall’Eni ai taxi, il governo ora liberalizza sul serio", di Gianni Del Vecchio

La bozza prevede la separazione della rete del gas e più licenze. Arrivano le liberalizzazioni. E grazie a loro, finalmente ci sarà una prima scossa all’economia italiana che, secondo la relazione introduttiva del decreto che verrà approvato domani dal consiglio dei ministri, potrebbe valere nel lungo periodo un incremento del pil dell’11 per cento e dei salari reali del 12 per cento. Un intervento su vasta scala, quello del governo, che va a toccare sia i grandi interessi che i privilegi delle corporazioni più piccole. L’anticipazione più significativa la dà il premier in persona nella conferenza stampa conclusiva dell’incontro col suo collega Cameron: nel decreto ci sarà la separazione della rete del gas (Snam Rg) dall’Eni. Il modello che si prenderà come esempio sarà quello dell’energia elettrica, dove la rete è gestita da Terna, società non dipendente dal leader di mercato, e cioè Enel. In questo modo si dovrebbe immettere più concorrenza in un settore che oggi è dominato dall’Eni, cosa che contemporaneamente dovrebbe ridurre sia le bollette per i cittadini che la rendita di …

"Nuove assunzioni, il Miur intenzionato a farne tre su quattro dalle GaE", da La Tecnica della Scuola

Il progetto starebbe decollando: solo il 25%-30% dei ruoli andrebbe ai vincitori dei maxi-concorsi. Per i giovani la porta di accesso alle cattedre rimarrà dunque sempre molto piccola. Sul reclutamento incombe poi il nodo mai sciolto delle nuove classi di concorso. Assumere a tempo indeterminato tre docenti abilitati ogni quattro, utilizzando le corpose graduatorie ad esaurimento; di contro, solo una immissione in ruolo ogni quattro si attuerebbe attraverso le nuove liste che si ricaveranno dalle liste dei vincitori concorsi pubblici regionali annunciati nei giorni scorsi: è questo il piano che, secondo fonti vicine al ministero dell’Istruzione, sembra prendere sempre più corpo ai piani alti di viale Trastevere per riformulare il reclutamento dei prossimi anni. Sempre in attesa che su uno dei tanti disegni di legge, fermi nelle commissioni Cultura di Camera e Senato, le parti politiche trovino un’intesa. Il progetto su cui starebbe puntando il Miur servirebbe a realizzare due scopi: da una parte a contribuire alla lenta quanto difficile opera di svuotamento delle graduatorie provinciali ad esaurimento, dove oggi stazionano ancora oltre 200mila supplenti; …

"Il Professore, la Chiesa e l´Ici dimenticata", di Miguel Gotor

Mario Monti ha rilasciato ieri un´intervista a L´Osservatore Romano: un gesto di attenzione significativo da parte della Santa Sede poiché avviene di rado che l´organo ufficiale della Città del Vaticano intervisti il presidente del Consiglio in carica. Tanto più che il colloquio cade all´indomani dell´udienza ufficiale di Monti con papa Benedetto XVI, in una qualche misura a suggellare il felice esito di quell´incontro. L´intervista sottolinea il fondamentale contributo dei cattolici alla vita sociale italiana e tocca i principali problemi all´ordine del giorno: dalla crisi economica globale al futuro della moneta unica, dai destini del progetto di integrazione europea alla questione della cittadinanza italiana per i minori stranieri, dai programmi del governo in materia di liberalizzazioni alla politica fiscale. Monti mette in risalto che proprio in quanto “tecnico” «può liberamente affermare che l´antipolitica e l´antiparlamentarismo causano danni che nel tempo possono dimostrarsi insidiosi». Da questa considerazione deriva la necessità che «ogni soggetto, individuale e collettivo, privato e pubblico, è chiamato a essere “migliore”, in ogni ruolo – piccolo o grande – che assuma». Inoltre, evidenzia l´importanza …