"Roma violenta, il record di Alemanno", di Mariantonietta Colimberti
In un anno 35 omicidi nella Capitale: la nemesi per il sindaco che cavalcava la violenza. «È proprio l’illegalità che è stata permessa dalla sinistra che ha generato questa realtà» disse il 25 maggio 2008 Gianni Alemanno, sindaco da meno di un mese, visitando il Pigneto. Il giorno prima una squadraccia neonazista composta da una ventina di persone aveva fatto irruzione in tre negozi del quartiere gestiti da extracomunitari al grido di «sporchi stranieri» e «bastardi», rompendo vetrine e picchiando con un bastone un ragazzo del Bangladesh. Qualche tempo prima, per la sua campagna elettorale, Alemanno aveva attinto a piene mani e con grande spregiudicatezza alla drammatica vicenda dell’omicidio Reggiani, avvenuto il 30 ottobre 2007, sindaco Walter Veltroni e Romano Prodi a palazzo Chigi. Vale la pena di ricordare certi comportamenti di fronte alla nuova tragedia accaduta mercoledì sera al Pigneto, dove un papà e la sua bambina cinesi sono stati uccisi da due rapinatori. Da quel primo episodio di violenza che quasi salutò l’avvento di Alemanno in Campidoglio, infatti, molti altri gravissimi fatti sono …