Giorno: 22 Agosto 2012

"L'eredità di Togliatti e il PD", di Michele Prospero

Il 21 agosto di 48 anni fa moriva Palmiro Togliatti. Senza i suoi arnesi anche il comunismo italiano sarebbe stato un movimento marginale,presto sopraffatto da un arido schematismo dogmatico e quindi condannato ad un celere e indolore declino. Fu soprattutto il suo realismo alla Cavour a guidare la metamorfosi di una avanguardia rivoluzionaria, che aveva avuto il battesimo di fuoco nella resistenza armata, in un soggetto popolare così radicato nella società da schivare, con adattamenti e innesti, anche i detriti della catastrofe del comunismo. Se la sinistra storica non si è spenta completamente malgrado le tante suggestioni coltivate per condurla all’oblio, e se un nucleo parziale ma inconfondibile di essa si rintraccia ancora oggi nell’esperienza del Pd, questo è dovuto proprio alle sorprendenti mille vite di una creatura che nel dopoguerra è divenuta una tradizione, cioè un qualcosa di così profondo e sostanziale nel sentire collettivo che non è possibile trascendere e rimuovere, anche volendolo. Il senso dell’operazione di Togliatti è stato anzitutto quello di innestare una settaria truppa d’assalto, nata dopo la frattura dell’Ottobre …

"L'attrazione di CL per il potere politico", di Chiara Saraceno

Da anni, ormai, l’appuntamento del meeting di Rimini è l’occasione per aggiornare l’organigramma del potere politico in corso. Ha ragione l’editorialista di Famiglia Cristiana a segnalare che tutti i governanti in carica sono passati da Rimini, ogni volta generosamente applauditi dai militanti ciellini e soprattutto dai loro leader. Certo, per poter continuare a dichiararsi al di fuori dei partiti, e per non trascurare nessuna possibilità di alleanza con chi conta, i ciellini di volta in volta invitano anche qualche selezionato esponente dell’opposizione. Ma ciò che impressiona, in un movimento che si legittima come ispirato innanzitutto da motivazioni religiose, che vuole mettere al servizio anche di un progetto di società, è la forte attrazione, passione direi, per il potere politico e per chi lo detiene. È una passione che viene da lontano. Se ne possono trovare tracce già negli approcci che don Giussani faceva ancora negli anni Sessanta con alcune correnti democristiane, in particolare quella di Flaminio Piccoli, in un gioco tutto interno all’allora inaffondabile partito di governo. La commistione religione politica è già nelle origini …