Giorno: 22 Agosto 2012

Reggio Emilia – Festa Democratica Nazionale

presso l’Area dibattiti – Pio La Torre, alle ore 18.00 dibattito “Scuola, università e ricerca per la crescita del Paese”. Partecipano: Francesco Profumo ministro dell’Istruzione, università e ricerca, Manuela Ghizzoni presidente Commissione Istruzione della Camera dei Deputati, Francesca Puglisi responsabile nazionale Pd Scuola, Marco Meloni responsabile nazionale Pd università. Coordina Roberta Carlini

"Ambiente e beni comuni le frontiere da esplorare", di Stefano Manzocchi

L’era della Grande Bolla del debito che si è esaurita nel 2007 ci porta in eredità, oltre che la stagnazione delle economie avanzate in conseguenza delle crisi debitorie pubbliche e private e della maggior avversione al rischio degli investitori, un paradosso del lavoro. Il ciclo di crescita globale alimentato dal debito – a partire dal 1995 – ha contribuito per più di un decennio a sostenere l’occupazione negli Stati Uniti ed in Europa, ma nel contempo ha consolidato la svalutazione in termini sociali del lavoro. Gli studi di Thomas Piketty della Paris School of Economics mostrano come l’eredità ha spesso contato più del merito e dell’impegno nel determinare gli esiti della competizione economica tra individui nel mondo occidentale degli ultimi decenni. Non si tratta di una esperienza inedita: già nel XIX secolo la fine dell’egemonia britannica coincise con la prevalenza di un modello sociale fondato sulla rendita più che sul lavoro (o sull’impresa). Il paradosso consiste nel fatto che lo scoppio della Grande Bolla ci ha rapidamente condotti in una condizione di scarsità di impieghi …

"Veleni e rancori spaccano il centrosinistra", di Federico Geremicca

Amicizie consolidate e antiche che si incrinano. Alleanze che d’improvviso si sfaldano. Partiti-non-partiti che si spaccano a metà come fossero mele e tutt’intorno, mentre le polemiche alimentano i veleni e arroventano i rancori, si ammucchiano le macerie fumanti di uno scontro interno al centrosinistra e del tutto inedito per temi e per protagonisti. L’intensità autolesionistica ricorda quella che, nella primavera del 2008, portò alle dimissioni di Romano Prodi, lesionando seriamente la credibilità di quell’alleanza di governo. Oggi (e per il momento) non ci sono esecutivi che rischiano la crisi: ma non per questo la vicenda è meno clamorosa. E la vicenda, naturalmente, è quella che vede contrapposti – a partire dallo scontro in atto tra la Procura di Palermo e il Quirinale – pezzi di sinistra, di magistratura, di intellettualità e perfino di carta stampata. Stare con Napolitano o con i pm che indagano sulla presunta trattativa tra Stato e mafia? Firmare l’appello de «Il Fatto quotidiano» a sostegno dei magistrati siciliani o schierarsi con il Quirinale, che ha chiesto alla Corte Costituzionale di stabilire …

Sisma e tasse, una proroga «limitata», di Lorenzo Salvia

Una proroga sì, ma «selettiva». Nel senso che il nuovo rinvio per il pagamento di tasse e contributi non riguarderà tutte le persone che vivono nei comuni colpiti dal terremoto, come previsto finora. Ma solo chi ha ancora la casa inagibile o l’azienda danneggiata dopo le scosse di tre mesi fa. La questione sarà discussa nel Consiglio dei ministri di venerdì, il primo dopo la pausa estiva. E, se alcuni nodi devono essere ancora sciolti, il governo sta studiando il modo di accogliere le richieste che arrivano dalle zone terremotate di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Proprio ieri i tre governatori hanno scritto al presidente Mario Monti per chiedergli di rivedere le decisioni prese nei primi giorni dell’emergenza. Con due decreti il governo aveva sospeso tutti i pagamenti fiscali e previdenziali: non solo l’Imu, che viene annullata per tutto il periodo dell’inagibilità dell’immobile, ma anche l’Irpef, l’imposta sulle persone fisiche, l’Ires e l’Iva, che riguardano le imprese, oltre alle rate dei mutui e dei finanziamenti. Alcune di queste scadenze erano state spostate al 30 settembre, …

"Decrescita, un'illusione romantica", di Irene Tinagli

Molti governi europei oggi cercano ricette per stimolare la crescita: ma è davvero necessario tornare a crescere? Secondo alcuni no. Le teorie anti-crescita, che affondano le loro radici nei movimenti anti-industriali dell’Ottocento e che sono state riportate in auge dall’economista francese Serge Latouche, stanno ispirando molte persone ad invocare una sana decrescita. I sostenitori di queste tesi affermano che ripensando il nostro sistema dei consumi sia possibile vivere felici senza che aumenti il Pil. Quello che dovremmo fare, come ci ricorda anche Guido Ceronetti nel suo articolo su La Stampa di domenica scorsa, è separare i bisogni essenziali da quelli che non lo sono e i beni prodotti per soddisfare bisogni reali da quelli fatti solo per generare profitto, ovvero i «commerci». Se le persone, per esempio, anziché produrre beni inutili volti al commercio e al profitto fine a se stesso, producessero semplicemente quello che serve loro per sostentarsi, sarebbero meno dipendenti dai cicli economici, dai debiti e dall’ansia di accumulare ricchezza. E i Paesi starebbero in piedi senza bisogno di far crescere il Pil …

"I meriti del Presidente", di Giuseppe Maria Berruti

Caro direttore, ilpresidente della Repubblica ha sottolineato il disagio costituzionale tra la necessaria efficacia dell’indagine penale e l’autorevolezza del capo dello Stato, che è un bene giuridico esso stesso, non un privilegio. Il Presidente, nel nostro sistema, opera oltre che con atti formali, espressamente previsti, anche con la moral suasion, cioè con la vigilanza sulla armonia del governo del Paese. L’efficacia di quest’azione riposa sull’intangibilità dei suoi percorsi. Un sindacato giudiziario, anche il più rispettoso, sui comportamenti che il capo dello Stato deve poter porre in essere liberamente e quando occorre, frantuma questa autorevolezza. E mina la funzione costituzionale. Il nodo delle intercettazioni, cioè se esse fossero da mantenere o da distruggere subito, ha reso inevitabile, e soprattutto utile, il conflitto. C’è una grande opinabilità tecnica sul punto. È difficile applicare direttamente la norma costituzionale dell’articolo 90 ad un caso non previsto. Vi sono peraltro argomenti anche per escludere la distruzione immediata. E al momento mi pare difficile che il giudice possa disporla. Da tutto ciò il disagio costituzionale. In questa vicenda in troppi hanno …

"Eco-allarme dalla Groenlandia", di Pietro Greco

Il processo stagionale di fusione dei ghiacci in Groenlandia ha superato ogni altro record lo scorso 8 agosto, ben quattro settimane prima che l’estate si chiuda. L’annuncio è stato dato da un italiano, Marco Tedesco, professore di scienza della Terra e dell’atmosfera presso il City College di New York. Utilizzando dati da satellite, il ricercatore ha calcolato il cosiddetto cumulative melting index, una sorta di media dei giorni in cui l’acqua resta alla stato fuso. Il calcolo non è semplice, perché deve tener conto della durata della fusione in svariate zone dell’isola che ospita la più grande quantità di acqua dolce ghiacciata del pianeta dopo l’Antartide. Ogni estate quest’acqua, almeno in superficie, fonde. Ma non dappertutto e non dappertutto nella medesima quantità e non dappertutto per il medesimo tempo. Nel mese di luglio, per esempio, la Nasa aveva annunciato che la fusione aveva interessato il 97% della superficie ghiacciata dell’enorme isola. Ma quello misurato dalla Nasa era un fenomeno di picco, del tutto passeggero. Quasi immediatamente il ghiaccio si è riformato e il fenomeno non …