Giorno: 12 Ottobre 2012

"Tornano le preferenze Il Pd: nostro no invalicabile", di Andrea Carugati

Alla fine, dopo mesi di estenuante trattativa, la bozza di nuova legge elettorale è arrivata. Si è materializzata ieri mattina nell’Aula della Commissione Affari co- stituzionali del Senato, con il voto a favore della vecchia Casa delle libertà: Pdl, Lega, Udc e Fli. E il voto di contrario di Pd e Idv. Eccola qui, la nuova bozza: sistema proporzionale con sbarramento al 5%, premio del 12,5% alla prima coalizione (che si traduce in 76 seggi alla Camera e 37 al Senato), eletti scelti per due terzi con le preferenze e in circoscrizioni amplissime, e per un terzo con le liste bloccate, come avviene con la legge in vigo- re dal 2005. Di collegi uninominali, quell’innovazione introdotta a furor di popolo nel 1993, nemmeno l’ombra. Nonostante questa fosse la richiesta princi- pale del Pd, che infatti ha votato contro e ora annuncia battaglia a colpi di emen- damenti in Commissione, e poi in Aula, dove il testo dovrebbe arrivare «entro fine mese», come spiega Schifani. La nuova bozza, almeno per un aspetto, corrisponde ai desiderata più …

Sisma, “Impegno del Parlamento per gli sgravi fiscali”

I deputati modenesi Pd Ghizzoni, Miglioli e Santagata sulla visita del presidente Schifani. I deputati modenesi del Pd Manuela Ghizzoni, Ivano Miglioli e Giulio Santagata, impegnati a Roma per partecipare al voto di fiducia sulla delega fiscale, non hanno potuto incontrare a Modena il presidente del Senato Renato Schifani nel corso della sua visita alle zone terremotate. Nel ringraziarlo per l’attenzione rivolta alle nostre aree, auspicano che la sua presenza possa trasformarsi in un ulteriore impegno delle istituzioni nazionali. In particolare il Parlamento dovrà impegnarsi a far sì che i finanziamenti bancari con interessi a carico dello Stato siano estesi anche alle persone fisiche con i redditi più bassi e che ci sia un alleggerimento del carico fiscale adeguato alla situazione. “Ringraziamo il presidente del Senato Schifani per la visita che oggi rende ai luoghi terremotati del modenese, che è testimonianza di attenzione e di sensibilità istituzionale ai problemi delle zone colpite dal sisma e di vicinanza alle popolazioni – dichiarano i deputati Pd Manuela Ghizzoni, Ivano Miglioli e Giulio Santagata, che non erano presenti …

Scuola: Ghizzoni, governo eviti cieli bui per l'istruzione

“Se dovessero permanere i provvedimenti previsti dalla legge di stabilità non sarà solo il cielo ad essere oscurato, ma anche il futuro della scuola. – lo dichiara Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati – Negli ultimi 15 anni alla scuola è già stato chiesto tanto: tantissimo in termini finanziari, con la sensibile riduzione di risorse per il funzionamento e per gli organici, tantissimo ai lavoratori, il cui contratto non è rinnovato e gli scatti stipendiali sono congelati. È stato chiesto troppo per pensare di non comprometterne il funzionamento, a scapito della qualità offerta agli studenti. Neppure in una fase recessiva – prosegue Ghizzoni – si può pensare di venir meno ad un diritto costituzionalmente sancito come il diritto allo studio: proprio in un momento di crisi il dovere della politica è garantire un futuro luminoso almeno ai giovani. È dunque auspicabile – conclude la presidente Ghizzoni – un ripensamento del governo, in caso contrario sarà il Parlamento, che può e deve svolgere il suo ruolo in autonomia dagli …

"Come difendere la democrazia malata", di Ezio Mauro

Ma dove viviamo? Ciò che vediamo a Milano, con l’evidenza dell’incredibile, non deve farci dimenticare il quadro d’insieme. In meno di un mese è saltato per aria il governo della Regione Lazio, affondato nell’abuso privato del denaro pubblico e nell’estetica esemplare di una politica ridotta a festa onnipotente ed esibizione impunita, la Finanza è entrata negli uffici regionali dell’Emilia e del Piemonte, un assessore della Lombardia è finito in carcere perché comprava i voti direttamente dalla ‘ndrangheta, una grande città come Reggio Calabria è stata commissariata perché i clan comandavano la cosa pubblica. Stiamo tornando al ‘92, vent’anni dopo, dicono tutti. In realtà, è molto peggio. Siamo infatti davanti a un pervertimento della politica, divenuta per molti un mestiere, un sistema di collocamento ad alta rendita, dove spariscono valori, ideali, tradizioni e difesa di interessi legittimi, i quattro elementi che fanno muovere le bandiere di un partito e parlano ai cittadini, offrendo identità, testimonianza, partecipazione e rappresentanza. Qui si ruba per comandare e si comanda per rubare. La politica troppo spesso è ridotta a strumento …

"Come difendere la democrazia malata", di Ezio Mauro

Ma dove viviamo? Ciò che vediamo a Milano, con l’evidenza dell’incredibile, non deve farci dimenticare il quadro d’insieme. In meno di un mese è saltato per aria il governo della Regione Lazio, affondato nell’abuso privato del denaro pubblico e nell’estetica esemplare di una politica ridotta a festa onnipotente ed esibizione impunita, la Finanza è entrata negli uffici regionali dell’Emilia e del Piemonte, un assessore della Lombardia è finito in carcere perché comprava i voti direttamente dalla ‘ndrangheta, una grande città come Reggio Calabria è stata commissariata perché i clan comandavano la cosa pubblica. Stiamo tornando al ‘92, vent’anni dopo, dicono tutti. In realtà, è molto peggio. Siamo infatti davanti a un pervertimento della politica, divenuta per molti un mestiere, un sistema di collocamento ad alta rendita, dove spariscono valori, ideali, tradizioni e difesa di interessi legittimi, i quattro elementi che fanno muovere le bandiere di un partito e parlano ai cittadini, offrendo identità, testimonianza, partecipazione e rappresentanza. Qui si ruba per comandare e si comanda per rubare. La politica troppo spesso è ridotta a strumento …

«Primarie, troppe lacerazioni e polemiche Nichi e Matteo parlino delle loro idee», di Simone COllini

Le primarie devono portare «confronto tra idee, non lacerazioni interne», dice Dario Franceschini. E se si sbaglia l’impostazione di quella che di fatto è l’apertura della campagna elettorale, aggiunge il capogruppo del Pd alla Camera, la sfida ai gazebo può «far male» all’intero centrosinistra: «Renzi e Vendola capiscano che non è loro interesse infuocare la discussione con parole e temi di scontro». Renzi attacca il gruppo dirigente del Pd, Vendola attacca Monti, e Bersani nel mezzo: onorevole Franceschini, non pensa che fosse prevedibile un confronto come quello in atto? «Guardi, non mi stupisce che le primarie, essendo per loro natura competitive, portino a una rappresentazione più forte delle proprie posizioni, ad estremismi, e quindi capisco che Renzi da una parte e Vendola dall’altra abbiano scelto due linee molto facili come la rottamazione e la rottura con Monti. Ma in realtà questo apre un grande spazio a Bersani, che dà una risposta riformista ed equilibrata, come deve dare chi si propone di guidare il Paese». Con un’alleanza Pd-Sel-Psi, ovvero le forze che partecipano alle primarie? «Le …

La riforma degli enti di ricerca, «non si fa in dieci minuti», di Ro.Ci.

Dodici enti di ricerca vigilati dal Ministero dell’Istruzione e dell’Università verranno accorpati al Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). L’Agenzia spaziale, gli istituti di astrofisica e vulcanologia, solo per citare i più grandi, confluiranno in una maxi-struttura alla quale verrebbe affiancato da un’agenzia del trasferimento tecnologico e un’altra del finanziamento della ricerca. Questa rivoluzione sarebbe contenuta nella legge di stabilità e sta mettendo provocando reazioni durissime. Il progetto è stato definito «delirante» dalla Flc-Cgil. Ieri mattina i presidenti degli enti interessati hanno chiesto spiegazioni a Profumo in una riunione straordinaria. «Non ho capito in cosa consista questa riforma – afferma Fernando Ferroni, presidente dell’Istituto di Fisica Nucleare (Infn) – il Ministro non ha presentato un documento scritto che ci permetta di fare valutazioni più precise. Mi piacerebbe leggerlo. Questo paese avrebbe bisogno di tanti progetti di riforma da discutere con calma. Quest’ansia di fare riforme in dieci minuti mi turba». Nell’incontro il ministro ha forse delineato meglio il progetto? No. Sostiene che la riforma renderà più competitiva la ricerca italiana sul mercato europeo. Ma è il …