Giorno: 12 Ottobre 2012

"Cento cortei, la scuola torna in piazza", di Mario Castagna

Tornano in piazza gli studenti e questa volta lo faranno insieme ai docenti della Flc Cgil. Oggi saranno più di 90 i cortei che attraverseranno le piazze di piccole e grandi città italiane. Pioggia permettendo, gli organizzatori delle varie manifestazioni, in alcuni casi il sindacato ma in tanti altri gruppi spontanei di ragazzi che hanno aderito alla mobilitazione, si aspettano una grossa partecipazione dal momento che dai circa 50 cortei iniziali si è arrivati quasi a 100. L’idea di questo corteo è partita dagli studenti, sono stati poi gli insegnanti ad aderire, in una inedita alleanza al di qua e al di la della cattedra. DOPO GLI SCONTRI Dopo le scene della scorsa settimana, quando in diverse città italiane molti cortei si sono chiusi con i disordini, questa volta gli studenti sperano che al centro dell’attenzione ci siano le loro rivendicazioni vecchie e nuove. In cima alla lista dei desiderata sicuramente maggiori fondi per il diritto allo studio e per l’edilizia scolastica ma ha un posto centrale anche il contrasto alla legge Aprea che è …

"Cento cortei, la scuola torna in piazza", di Mario Castagna

Tornano in piazza gli studenti e questa volta lo faranno insieme ai docenti della Flc Cgil. Oggi saranno più di 90 i cortei che attraverseranno le piazze di piccole e grandi città italiane. Pioggia permettendo, gli organizzatori delle varie manifestazioni, in alcuni casi il sindacato ma in tanti altri gruppi spontanei di ragazzi che hanno aderito alla mobilitazione, si aspettano una grossa partecipazione dal momento che dai circa 50 cortei iniziali si è arrivati quasi a 100. L’idea di questo corteo è partita dagli studenti, sono stati poi gli insegnanti ad aderire, in una inedita alleanza al di qua e al di la della cattedra. DOPO GLI SCONTRI Dopo le scene della scorsa settimana, quando in diverse città italiane molti cortei si sono chiusi con i disordini, questa volta gli studenti sperano che al centro dell’attenzione ci siano le loro rivendicazioni vecchie e nuove. In cima alla lista dei desiderata sicuramente maggiori fondi per il diritto allo studio e per l’edilizia scolastica ma ha un posto centrale anche il contrasto alla legge Aprea che è …

"Un mondo di cattivi", di Adriano Sofri

Poveri parenti, poveri giudici, poveri esperti, poveri poliziotti. Già: e il bambino? Prendiamo il fotogramma in cui viene trascinato (vi ricordate le due madri e il giudizio di Salomone?). Ci sono quattro persone, maschi, tre sollevano di peso e trascinano: il padre, lo psichiatra, e il poliziotto. Il quarto è lui, Lorenzo. Ha dieci anni. Un bambino di dieci anni ha tre svantaggi enormi nei confronti dei grandi: è più intelligente, è più sensibile, è molto più debole. Può reagire (“in modo violento”, ha detto il dirigente della questura, “a testate, calci, pugni”): anche un capretto portato via può scalciare e belare e mordere. È vero, bisogna usare molta cautela, molta discrezione quando si è tentati di giudicare una famiglia andata in pezzi. Ma molta più occorre usarne quando si afferra un bambino che non vuole. Si legge che i giudici della Corte d’Appello avevano prescritto di farlo in modi discreti, poveri giudici. Si sente il padre che dice che la cosa è avvenuta “con le modalità che la situazione richiedeva”, che il bambino “ora …

"Un mondo di cattivi", di Adriano Sofri

Poveri parenti, poveri giudici, poveri esperti, poveri poliziotti. Già: e il bambino? Prendiamo il fotogramma in cui viene trascinato (vi ricordate le due madri e il giudizio di Salomone?). Ci sono quattro persone, maschi, tre sollevano di peso e trascinano: il padre, lo psichiatra, e il poliziotto. Il quarto è lui, Lorenzo. Ha dieci anni. Un bambino di dieci anni ha tre svantaggi enormi nei confronti dei grandi: è più intelligente, è più sensibile, è molto più debole. Può reagire (“in modo violento”, ha detto il dirigente della questura, “a testate, calci, pugni”): anche un capretto portato via può scalciare e belare e mordere. È vero, bisogna usare molta cautela, molta discrezione quando si è tentati di giudicare una famiglia andata in pezzi. Ma molta più occorre usarne quando si afferra un bambino che non vuole. Si legge che i giudici della Corte d’Appello avevano prescritto di farlo in modi discreti, poveri giudici. Si sente il padre che dice che la cosa è avvenuta “con le modalità che la situazione richiedeva”, che il bambino “ora …

“L’assessore pisciaturu”, di Francesco Merlo

Per la politologia, per gli allievi di Max Weber l’assessore Domenico Zambetti è «la degenerazione del sistema». Per i malacarne è «un pisciaturu», un gabinetto. Il concetto è lo stesso, solo il linguaggio cambia, da un lato fior di parole e di dottrina e dall’altro il lessico gergale dei residui organici. Insomma i mafiosi delle ‘ndrine che disprezzano «‘sti politici di merda» almeno in questo sembrano ‘normali’ italiani: «Piccoli e grandi, queste merde sono uno peggio dell’altro ». COME tanti di noi, anche loro non distinguono, accorciano, vanno veloci. Pure per i ‘ndranghetisti la sporcizia della foce è già sporcizia della sorgente, come per Grillo che parla in generale di «zombie», come per Renzi che la fa spiccia e tratta tutti come «rottami ». Solo che i mafiosi sono più immediati e più primitivi e quanto più disprezzano tanto più apprezzano: «le corna sue» dicono mentre si fregano le mani. E poi: «Cirù, conta questi soldi». E si sentono sottopagati, Eugenio e Costantino, e quasi litigano. «Sono solo cinquanta euro a voto», una miseria, ben …

"L'Orario di lavoro dei docenti è materia contrattuale non si potrebbe cambiare per legge", di Lucio Ficara

Per la scuola secondaria di primo e secondo grado, fino a che è in vigore questo contratto, si tratta di 18 ore settimanali di insegnamento distribuite in non meno di cinque giornate settimanali. Per cambiare questa regola, bisognerebbe rinnovare il contratto. L’orario di lavoro del personale docente della scuola è regolato dal vigente contratto CCNL 2006/2009 art. 28 comma 5. In questo comma è scritto: “In coerenza con il calendario scolastico delle lezioni definito a livello regionale, l’attività di insegnamento si svolge in 25 ore settimanali nella scuola dell’infanzia, in 22 ore settimanali nella scuola elementare e in 18 ore settimanali nelle scuole e istituti d’istruzione secondaria ed artistica, distribuite in non meno di cinque giornate settimanali. Alle 22 ore settimanali di insegnamento stabilite per gli insegnanti elementari, vanno aggiunte 2 ore da dedicare, anche in modo flessibile e su base plurisettimanale, alla programmazione didattica da attuarsi in incontri collegiali dei docenti interessati, in tempi non coincidenti con l’orario delle lezioni. Nell’ambito delle 22 ore d’insegnamento, la quota oraria eventualmente eccedente l’attività frontale e di …

"L'Orario di lavoro dei docenti è materia contrattuale non si potrebbe cambiare per legge", di Lucio Ficara

Per la scuola secondaria di primo e secondo grado, fino a che è in vigore questo contratto, si tratta di 18 ore settimanali di insegnamento distribuite in non meno di cinque giornate settimanali. Per cambiare questa regola, bisognerebbe rinnovare il contratto. L’orario di lavoro del personale docente della scuola è regolato dal vigente contratto CCNL 2006/2009 art. 28 comma 5. In questo comma è scritto: “In coerenza con il calendario scolastico delle lezioni definito a livello regionale, l’attività di insegnamento si svolge in 25 ore settimanali nella scuola dell’infanzia, in 22 ore settimanali nella scuola elementare e in 18 ore settimanali nelle scuole e istituti d’istruzione secondaria ed artistica, distribuite in non meno di cinque giornate settimanali. Alle 22 ore settimanali di insegnamento stabilite per gli insegnanti elementari, vanno aggiunte 2 ore da dedicare, anche in modo flessibile e su base plurisettimanale, alla programmazione didattica da attuarsi in incontri collegiali dei docenti interessati, in tempi non coincidenti con l’orario delle lezioni. Nell’ambito delle 22 ore d’insegnamento, la quota oraria eventualmente eccedente l’attività frontale e di …