Mese: Ottobre 2012

"La crisi dei sistemi formativi. Fine del discorso educativo?", di Antonio Valentino

Da qualche decennio si parla della crisi dei sistemi formativi, scatenata soprattutto dalle grandi scoperte scientiche del secolo scorso che hanno rivoluzionato la mappa dei saperi così come si era andata sviluppando e consolidando nei secoli precedenti. La rivoluzione telematica degli ultimi decenni, con web e internet, e la globalizzazione del pianeta, ha addirittura sconvolto il senso, il valore e la natura del sapere e quindi dell’istruzione e della formazione. E conseguentemente dei sistemi formativi del mondo occidentale e asiatico e ha messo in crisi lo stesso discorso educativo. La crisi economico-finanziaria degli ultimi anni, a livello planetario, ha fatto addirittura parlare di una possibile fine dei sistemi formativi. Gli studi e le ricerche a livello internazionale ci parlano di disinvestimenti un po’ in tutti i paesi (ovviamente, non mancano le eccezioni, ma il trend è abbastanza generizzato) nel settore dell’istruzione e della formazione e della tendenza a privilegiare apprendimenti funzionali essenzialmente allo sviluppo economico degli stati. Per quanto riguarda il nostro paese, sono sotto gli occhi (e non solo) di tutti, i tagli, scriteriati …

"Reggio Calabria i padroni della città", di Attilio Bolzoni

Chi voleva ancora i «boia chi molla» nelle piazze? Chi chiedeva i moti, le barricate come più di quarant’anni fa per lavare l’offesa di mafiosità? Erano solo loro, erano solo quelli che si abbuffavano con i boss. Pronti per capeggiare un’altra sommossa, disordini, tumulti, fuochi. Erano già tutti appostati per l’agguato. Ma adesso che è tutto finito, adesso che Roma ha spazzato via il governo di Reggio, quaggiù è calata una quiete irreale, la città è muta, forse anche più spaventata di prima. È la mancata rivolta di ‘Ndrangheta City, è l’insurrezione che non c’è a Reggio Calabria. Piazza Italia, otto di sera. Il palazzo del Comune è tutto illuminato. Ma è deserto. Dentro non c’è nessuno. L’agente dei vigili urbani Ida Lazzaro piantona l’edificio, a meno di cinquanta metri c’è il palazzo del governo, quella prefettura che è «entrata» con i suoi funzionari a rovistare nelle stanze dove quasi tutto era proprietà di figli e nipoti di quelli che una volta chiamavano «mammasantissima», mafia di seconda e di terza generazione che si è impadronita …

"Reggio Calabria i padroni della città", di Attilio Bolzoni

Chi voleva ancora i «boia chi molla» nelle piazze? Chi chiedeva i moti, le barricate come più di quarant’anni fa per lavare l’offesa di mafiosità? Erano solo loro, erano solo quelli che si abbuffavano con i boss. Pronti per capeggiare un’altra sommossa, disordini, tumulti, fuochi. Erano già tutti appostati per l’agguato. Ma adesso che è tutto finito, adesso che Roma ha spazzato via il governo di Reggio, quaggiù è calata una quiete irreale, la città è muta, forse anche più spaventata di prima. È la mancata rivolta di ‘Ndrangheta City, è l’insurrezione che non c’è a Reggio Calabria. Piazza Italia, otto di sera. Il palazzo del Comune è tutto illuminato. Ma è deserto. Dentro non c’è nessuno. L’agente dei vigili urbani Ida Lazzaro piantona l’edificio, a meno di cinquanta metri c’è il palazzo del governo, quella prefettura che è «entrata» con i suoi funzionari a rovistare nelle stanze dove quasi tutto era proprietà di figli e nipoti di quelli che una volta chiamavano «mammasantissima», mafia di seconda e di terza generazione che si è impadronita …

"Ancora bastonate agli insegnanti", di Francesca Puglisi

Premesso che ad oggi non abbiamo ancora fogli scritti su cui ragione per condividere le scelte del governo in tema di Legge di Stabilità e già non ci sembra un bel metodo abbiamo molto da temere per la scuola dalle voci che arrivano alle nostre orecchie. Il ministro Profumo racconterà che è una semplice «reingegnerizzazione dell’orario di lavoro» e gli editorialisti benpensanti diranno che era ora di mettere mano all’orario degli insegnanti: «Questi fannulloni scriverà qualcuno usando pressappoco le parole di Berlusconi stanno due mesi in vacanza, cosa che nessun altro lavoratore si può permettere». La verità e i numeri, invece, parlano di un nuovo taglio di circa 6.500 posti di lavoro e 183 milioni di euro nella scuola, ottenuti facendo lavorare più ore gli insegnanti di sostegno delle scuole secondarie e facendo utilizzare durante l’anno scolastico le ore estive a disposizione degli insegnanti. A contratto invariato. Ovviamente non saranno offerte più ore di sostegno agli studenti con disabilità, ma lo stesso insegnante dovrà seguire più studenti disabili, con una qualità che inevitabilmente rischia di …

"Ancora bastonate agli insegnanti", di Francesca Puglisi

Premesso che ad oggi non abbiamo ancora fogli scritti su cui ragione per condividere le scelte del governo in tema di Legge di Stabilità e già non ci sembra un bel metodo abbiamo molto da temere per la scuola dalle voci che arrivano alle nostre orecchie. Il ministro Profumo racconterà che è una semplice «reingegnerizzazione dell’orario di lavoro» e gli editorialisti benpensanti diranno che era ora di mettere mano all’orario degli insegnanti: «Questi fannulloni scriverà qualcuno usando pressappoco le parole di Berlusconi stanno due mesi in vacanza, cosa che nessun altro lavoratore si può permettere». La verità e i numeri, invece, parlano di un nuovo taglio di circa 6.500 posti di lavoro e 183 milioni di euro nella scuola, ottenuti facendo lavorare più ore gli insegnanti di sostegno delle scuole secondarie e facendo utilizzare durante l’anno scolastico le ore estive a disposizione degli insegnanti. A contratto invariato. Ovviamente non saranno offerte più ore di sostegno agli studenti con disabilità, ma lo stesso insegnante dovrà seguire più studenti disabili, con una qualità che inevitabilmente rischia di …

Scuola: Ghizzoni, non si giochi con le parole

“Contributo di generosità” riduce cattedre “Non si può giocare con le parole, quando queste nascondono concetti molto dolorosi. – Lo dichiara Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura, Scienze e Istruzione, in merito al “contributo di generosità” previsto dalla legge di stabilità – A fronte del blocco dei contratti e della mancata erogazione dello scatto stipendiale si può chiedere ancora ai lavoratori della scuola di essere generosi? Soprattutto se il previsto contributo di 182 milioni si trasformerà, di fatto, nella riduzione delle cattedre e nel conseguente taglio all’organico.” Roma, 10 ottobre 2012 ****** Legge di stabilità, l’orario settimanale dei prof delle superiori portato a 24 ore?, di A.G. In attesa di vedere il testo approvato dal Cdm, sembrerebbe che i più penalizzati sarebbero i docenti di sostegno: l’obettivo è risparmiare oltre 6mila cattedre. Ma non bisogna prima cambiare il Ccnl? E poi perchè questa disparità? Malumori anche per la ventilata sparizione della vacanza contrattuale: verrebbe reintegrata solo nel 2015, preludio ad un ulteriore blocco di contratto. La mannaia non risparmia nemmeno chi assiste i disabili. Infuriati …