Giorno: 14 Novembre 2012

“La vittoria interna di Bersani”, di Rudy Francesco Calvo

È andata come voleva lui: un centrosinistra che dà collettivamente una buona prova di sé, concentrandosi più sui contenuti che sugli scontri personali, presentandosi come una forza di governo affidabile, allontanando il terribile ricordo dell’Unione eterogenea e litigiosa. La soddisfazione espressa a caldo da Pier Luigi Bersani si è rafforzata ieri, quando a mente fredda ha letto i commenti sui giornali, ha dato un’occhiata alle statistiche sui social network, ma soprattutto lo hanno informato dell’inaspettato boom di ascolti su Sky e Cielo: «Quella delle primarie è stata una scelta giustissima e ieri sera ne abbiamo avuto la prova». Una scelta che il segretario del Pd prese nello scorso mese di maggio praticamente da solo, costretto a superare le resistenze della stragrande maggioranza dei dirigenti del suo partito. Gli stessi che l’8 giugno hanno approvato la decisione in sede di direzione nazionale, gli stessi che lo sostengono in questa corsa e che lunedì sera gli hanno inviato i complimenti via sms, ma anche gli stessi costretti a ingoiare i gazebo come un rospo, a subire l’offensiva …

“La controriforma”, di Michele Brambilla

Solo in Italia poteva succedere una cosa paradossale come quella che è accaduta ieri, quando il Senato ha approvato un emendamento presentato da Lega e Api per stabilire che la diffamazione a mezzo stampa va punita col carcere. La cosa paradossale non è tanto il contenuto di quell’emendamento, quanto il fatto che in Senato si stava discutendo della nuova legge sulla diffamazione a mezzo stampa proprio perché la politica – praticamente tutta – aveva annunciato solennemente di voler cancellare il carcere per i giornalisti. I fatti sono noti. Il direttore del «Giornale» Alessandro Sallusti è stato recentemente condannato per diffamazione a un anno e quattro mesi di reclusione, senza la condizionale. La cosa ha destato scalpore soprattutto perché l’Italia è praticamente l’unico, fra i Paesi dell’Occidente democratico, a prevedere la pena del carcere per i giornalisti. Negli altri, si prevedono multe, risarcimenti e magari sospensioni temporanee dal lavoro; ma la galera, no. Sull’onda emotiva del caso-Sallusti (in Italia ci si muove sempre così: su onde emotive) era dunque partita una campagna bipartisan per indurre il …

“Un investimento decennale e sette errori da non ripetere”, di Vittorio Emiliani

Chi, come me, scrive da decenni di queste cosiddette “calamità naturali” – che sono in realtà autentiche “calamità politiche” – potrebbe ripubblicare con poche varianti l’articolo scritto un anno fa, o quello di due anni fa per il disastro di Ognissanti, sempre in Toscana. Con l’aggravante che ad un governo Berlusconi che in Finanziaria non stanziava praticamente nulla di più dell’ordinario per la difesa del suolo è succeduto un governo Monti che, dovendo riparare ai disastri finanziari berlusconiani e avendo eletto a culto il pareggio di bilancio, si toglie da sé le risorse per un piano contro il dissesto idrogeologico. Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, direttore generale di solida esperienza, sa bene che la prevenzione di simili disastri costa molto, mentre riparare, tamponare, rattoppare costa venti, trenta volte di più. Senza contare le vite perdute (anche stavolta numerose) e i disagi umani e sociali degli alluvionati. Ha assicurato che presenterà al Cipe «il piano contro i cambiamenti climatici e il dissesto idrogeologico e spero che se ne parli alla prossima riunione»…Non è molto. L’Italia si …

“Le tasse”, di Valentina Conte

Ancora una bocciatura. E stavolta persino più severa. Il Consiglio di Stato, con un secondo parere pubblicato ieri, invita il governo a riscrivere il Regolamento che dovrebbe far pagare l’Imu a Chiesa e enti no profit nel 2013. Suggerisce frasi ed incisi da correggere o cancellare. E soprattutto avverte che, se il testo non cambia su sanità, scuola, alberghi, l’Italia rischia una procedura di infrazione europea, come esito dell’indagine aperta per aiuti di Stato illegali. Troppe esenzioni, troppi sconti, e una definizione ad hoc di ciò che non è attività commerciale. Un parere durissimo. L’aggettivo «favorevole» con cui si chiude il testo, elaborato dal consigliere Roberto Chieppa, in realtà si limita alla parte più “tecnica” e matematica del Regolamento, la sua originaria ratio. Laddove cioè si dice come calcolare la proporzione di immobile “misto” dedicata alla sola attività commerciale e dunque soggetta all’imposta. Questa parte andava bene nel primo parere del 4 ottobre, va bene ora. L’ATTIVITÀ ECONOMICA A suscitare le «osservazioni» e le «criticità » più severe è l’altra parte, quella degli “sconti”, che …

“Cinque sfidanti un vincitore”, di Curzio Maltese

Il vero vincitore del confronto televisivo è stato il Partito democratico che esce dalla campagna per le primarie con un’immagine nuova. Per il primo partito italiano, finalmente un’immagine moderna e perfino compatta. L’altra sera i cinque candidati erano o sembravano d’accordo su tutto o quasi, comunque molto di più di quanto immaginassero i cittadini abituati a considerare il Pd delle cento anime e altrettante correnti, in perenne rissa. Erano d’accordo contro, che è più facile. Contro Marchionne e il ministro Fornero, contro la rincorsa al centro di Casini, al quale soltanto Bersani ha lasciato aperto uno spiraglio. Ma erano d’accordo anche a favore, per esempio a favore delle unioni gay e di una riforma del mercato del lavoro per favorire l’inserimento di donne e giovani. Naturalmente rimangono le differenze e sono diverse le storie. Ma per la prima volta il Partito democratico ha dato l’impressione di aver finalmente identificato un common ground, un campo di valori condivisi da tutti, il comune denominatore che sembrava mancare ai tempi dei duelli rusticani fra Veltroni e D’Alema o …

Grazie al PD 50 milioni per il diritto allo studio

Bersani: “Voler studiare e non poterlo fare è un insulto alla dignità umana”. Meloni: “La legge di stabilità non sembra dare alcuna certezza sulla riduzione delle risorse per l’università. L’unico segnale positivo è rappresentato dall’approvazione dell’emendamento del PD, presentato da Manuela Ghizzoni, grazie al quale viene rifinanziato con 50 milioni il Fondo statale per il diritto allo studio”. L’istruzione pubblica e di qualità per tutti, senza distinzione di censo e di appartenenza geografica è infatti un tema fondamentale per il Partito democratico che ha presentato, con la presidente della Commissione Cultura, scienze e Istruzione della Camera dei deputati, Manuela Ghizzoni, un emendamento per incrementare il fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio. Emendamento che è stato approvato oggi in Commissione e grazie al quale viene rifinanziato con 50 milioni il Fondo statale per il diritto allo studio. Ghizzoni ha commentato che “con l’incremento di 50 milioni al fondo, abbiamo compiuto un passo importante per fermare la fuga dall’università e per contrastare l’immobilità sociale, che mortifica nel nostro Paese i talenti dei giovani …