Mese: Novembre 2012

“Fecondazione, il governo ricorre contro le donne”, di Caterina Pasolini

Il Governo contro l’Europa. Ha aspettato l’ultimo giorno utile. In silenzio, senza annunci, ha presentato ricorso direttamente in Francia contro la sentenza della Corte europea di Strasburgo. Quella sentenza che il 28 agosto ha condannato l’Italia «per violazione del rispetto della vita familiare», bocciando all’unanimità la legge 40 perché incoerente dal punto di vista legislativo. INCOERENTE poiché consente l’aborto a chi ha malattie genetiche come la fibrosi cistica, ma non l’accesso alle tecniche di fecondazione assistita e la diagnosi preimpianto che avrebbero evitato questo trauma. Una sentenza europea che dopo le tante italiane, Corte costituzionale compresa, confermava la legittimità della diagnosi preimpianto e che condannava lo Stato a pagare 15 mila euro di danni morali alla coppia malata. Quando la notizia del ricorso nel pomeriggio è arrivata in Italia, è scoppiata subito una polemica dura, netta: tra le accuse di Livia Turco al governo di aver fatto tutto «clandestinamente, senza le richieste spiegazioni in parlamento», e di Giulia Bongiorno del Fli, che lo ha definito senza mezzi termini un «gravissimo errore e un ennesimo schiaffo …

Sisma, deputati Pd “Passo in avanti in Parlamento”

Ghizzoni, Miglioli, Santagata “Per ripresa servono adeguate politiche fiscali, non condoni”. “E’ con politiche fiscale adeguate e trasparenti e non, come invece vorrebbe Giovanardi, attraverso il ricavato di un condono edilizio in Campania, che le aree terremotate potranno tornare ad essere un motore dell’economia italiana”: è questa la risposta dei deputati modenesi del Pd Manuela Ghizzoni, Ivano Miglioli e Giulio Santagata al conterraneo del Pdl Giovanardi che annuncia che non voterà la fiducia se il Governo non verranno accolti gli emendamenti presentati, compreso quello che riapre i termini per il condono in Campania. “Oggi è stato compiuto un ulteriore passo in avanti per rispondere alle esigenze delle popolazioni terremotate. – lo dichiarano i deputati emiliani del Pd Manuela Ghizzoni, Ivano Miglioli e Giulio Santagata. – Il parere espresso dalla Commissione Finanze del Senato recepisce le richieste dell’ordine del giorno approvato alla Camera. Ora auspichiamo che il parere sia recepito anche dalle Commissioni di merito e che il Governo accolga le modifiche richieste che prevedono l’inclusione di un meccanismo di rateizzazione del pagamento delle imposte, dei …

“Ordinanza per le E pesanti pronta e la Befana porterà i contributi”, di Evaristo Sparvieri

Summit con i sindaci per fare il bilancio a sei mesi dalla seconda tragica scossa del 29 maggio Fondi per la ricostruzione disponibili dal 10 gennaio. Sono sessanta le scuole provvisorie già aperte. Il 10 gennaio. È questa la data in cui le banche cominceranno ad erogare direttamente alle imprese che eseguono i lavori i contributi fino all’80% stanziati per la ricostruzione: sei miliardi messi a disposizione dal primo gennaio dalla Cassa depositi e prestiti, secondo l’attesa convenzione con l’Abi che verrà firmata nei prossimi giorni. Entro questa settimana, inoltre, sarà firmata dal commissario Vasco Errani anche l’ordinanza sulle abitazioni di tipo E pesante, l’unica ancora in via di definizione. È quanto emerso ieri al termine di un vertice in Regione con i sindaci dei comuni colpiti dal sisma: un summit nel quale, a distanza di sei mesi dai terremoti del 20 e 29 maggio, è stato fatto un primo bilancio di tutti gli interventi messi in campo. Oltre 13 miliardi e 273 milioni di euro i danni complessivi stimati, di cui 12 miliardi e …

“Sisma: la beffa degli sgravi da restituire all’erario”, di Massimo Franchi

Le case distrutte o lesionate, il lavoro perso per mesi. E adesso la beffa finale: le tredicesime azzerate. I lavoratori di Emilia Romagna, Veneto e Lombardia finiti in cassa integrazione a causa del terremoto di maggio e giugno (dei 45mila iniziali ne se sono rimasti 18mila) sono scesi a Roma per far sentire al governo la loro voce. «Fateci respirare» era lo slogan scelto dalla Cgil per il presidio di ieri mattina al Pantheon. Sopra e sotto il palco le storie di chi «si è tirato subito su le maniche per reagire, ma ora ha bisogno di un aiuto», come sintetizza il segretario confederale di Corso Italia Danilo Barbi. «Io ho la casa che probabilmente sarà da abbattere – racconta Cinzia, che lavora all’ipermercato della Coop Estense di Carpi – Il decreto del governo ci consentiva di avere sgravi sugli adempimenti fiscali, di avere tutto il Tfr in busta paga: non si trattava di granché ma quando non hai la casa anche 200 euro al mese fanno comodo. Ora però i sei mesi sono finiti …

Pd, nulla sarà come prima «Ma decide il congresso», di Nini Andriolo

Il Pd ha cambiato «pelle». Il 25 novembre, anzi, «è nato di nuovo». I giornali fotografano così i 3 milioni in fila per la prima tappa della corsa di Renzi e Bersani. Riflettori puntati sugli equilibri interni al Partito democratico nelle istantanee di stampa che si avventurano verso i possibili scenari del dopo, immaginando perfino ticket tra il sindaco di Firenze e il segretario. «Nulla di tutto ciò», sottolinea Roberto Speranza, del comitato Bersani. «Abbiamo voluto le primarie per avvicinare la politica ai cittadini – commenta – Il più grande partito del Paese ha costruito la condizioni per un bagno di democrazia». «Un errore», quindi, leggere le primarie con la lente «deformata» delle dinamiche interne al Pd. Per definire gli assetti del partito, continua Speranza, bisognerà attendere il congresso del 2013. Al di là di questo, però «il dato importante è che abbiamo rimesso il partito al centro dell’agenda politica» e «il merito va a Bersani che ha voluto cambiare lo stesso Statuto del Pd». Anche il versante renziano non pone l’accento sugli equilibri di …

“Il parlar-vero delle primarie”, di Barbara Spinelli

Molto dipende ora da quel che si farà, nel Pd e nel centrosinistra, del tesoro accumulato alle primarie di domenica, e di quel che esse rivelano: un’enorme domanda di democrazia, e un bisogno, possente, che la politica torni in primo piano. Che non si nasconda dietro governi tecnici come se non fosse capace, per incompetenza o neghittosità, di pesare con idee alternative sulla crisi e le sofferenze che ne discendono. Non è detto che 3,1 milioni di elettori desiderino estromettere gli esperti, estranei ai partiti e allergici ai loro conflitti. Il voto è probabilmente spurio: in parte il popolo delle primarie vuole che partiti o movimenti ricomincino o comincino a governare, in parte è complice della sospensione della politica democratica classica, fatta di alternanze e ancor più di alternative alle ricette presenti. Resta che i cittadini si sono incaponiti nella loro domanda di politica, nella loro voglia di contare, e il voto l’hanno dato a candidati che per settimane si sono battuti non per guidare un partito, non per figurare meglio in Parlamento, ma per …

“Il leader rafforzi la sua alternativa”, di Michele Prospero

Per soli 159.794 voti Pier Luigi Bersani non ha preso la maggioranza assoluta. Al ballottaggio per trasformare una vittoria prevedibile in un successo reale deve però riuscire a mobilitare le sue truppe e convincerle di nuovo a muoversi. Serve uno scatto. Ben altra cosa rispetto alla litigiosità, la polarizzazione delle opzioni culturali è la via maestra per mostrare la nettezza della proposta e il senso vero della sfida. Per motivare una nuova partecipazione, Bersani deve mostrare di essere proprio lui la profonda alternativa che il Paese cerca rispetto alle politiche sconfitte dalla crisi. Il principio di realtà, che la crisi ridesta, deve imporsi sulla costruzione mediatica di devianti figure che ripropongono il già visto sotto ammaglianti metafore. Su temi caldi, come quelli delle politiche del lavoro, la distanza tra Renzi e Bersani non è certo inferiore a quella che ovunque in Europa separa le forze liberali-moderate e i partiti della sinistra. Le proposte di Ichino e Giavazzi non solo spezzano la coalizione sociale della sinistra ma rivelano la loro debolezza nel risolvere la crisi. Sui …