Giorno: 5 Agosto 2013

“Partiti in crisi ma la domanda di politica è forte”, di Carlo Buttaroni

La conferma della condanna di Silvio Berlusconi è il detonatore che riaccende la crisi politica. Una crisi che si trascina da oltre vent’anni e che si riflette nella sofferta geografia del consenso degli ultimi anni e nel progressivo calo della partecipazione, che ha assunto, a tratti, i caratteri di un vero e proprio abbandono, perlomeno nelle sue forme tradizionali. La crisi della politica non è un fenomeno nuovo, quindi, e non riguarda solo l’Italia ma gran parte delle democrazie avanzate. Eppure nel nostro Paese, ha assunto forme inedite e pericolose negli effetti che ha prodotto. Se dovessimo sinteticamente connotare la politica a partire dalla percezione che offre di sé, troveremmo come frammentarietà e incertezza siano parte integrante di essa, al punto da essere diventate, ormai, qualcosa di costitutivo e insuperabile. Elementi imprescindibili di un quadro che sembra progressivamente deteriorarsi. Altra caratteristica della crisi politica è una generalizzata caduta delle tensioni progettuali e ideali, il venir meno dei fondamenti di un pensiero forte, l’abbandono di qualsiasi idea universalistica, cui si oppone un buonismo tollerante, che altro …

“Così America ed Europa dicono addio alle fabbriche”, di Enrico Moretti

La cartina economica del mondo sta cambiando rapidamente e radicalmente. Nuovi centri di propulsione economica stanno soppiantando i vecchi. Città che fino a qualche decennio fa non erano che minuscoli punti a stento percepibili sulle cartine si sono trasformate in floride megalopoli con migliaia di nuove aziende e milioni di nuovi posti di lavoro. In nessun luogo al mondo tale fenomeno è più evidente che nella cinese Shenzhen. Se non l’avete mai sentita nominare, prendetene nota. È uno dei centri urbani con il più rapido ritmo di crescita a livello mondiale. In trent’anni si è trasformata da piccolo villaggio di pescatori a immane metropoli di oltre 15 milioni di persone. Shenzhen ha visto crescere la propria popolazione di 300 volte; e in questo processo è diventata una delle capitali dell’industria manifatturiera del pianeta. Il suo destino fu deciso nel 1979, quando le autorità cinesi si risolsero a farne la prima «Zona Economica Speciale» del Paese. In breve tempo le aree di questo tipo cominciarono a calamitare investimenti esteri. Il flusso degli investimenti fece sorgere migliaia …

“La paura di andare a votare”, di Ilvo Diamanti

Sono tempi convulsi. Non lasciano tempo per progettare, né il tempo per immaginare. Quel che accadrà nei prossimi mesi. Domani. Che succederà domani? Il governo guidato da Enrico Letta pare appeso a un filo. La condanna in via definitiva di Silvio Berlusconi per frode fiscale, in Cassazione, sembra aver compromesso l’equilibrio instabile su cui si reggeva la strana e larga maggioranza di governo. Il Pdl, in particolare, ha lanciato polemiche roventi per ottenere giustizia politica contro la magistratura nemica. Perché Berlusconi venga “graziato” dal presidente. Perfino Sandro Bondi, persona normalmente mite, ha agitato il fantasma della “guerra civile”. Mentre altri colleghi di partito hanno usato, al proposito, un linguaggio molto più esplicito e diretto. Intanto, ieri sera, davanti a Palazzo Grazioli, un Popolo è sceso in piazza per la Libertà. Di Silvio Berlusconi. Il quale, rispondendo all’appello dei fedeli, ha rivendicato la propria innocenza. E ha ribadito la volontà di “non mollare”. Di non piegarsi al potere illiberale dei giudici di sinistra. Dei giudici e della sinistra. Berlusconi, nella campagna elettorale permanente, di questi tempi …

«Le priorità sono cultura e trasparenza due valori per ridare ossigeno al Paese», di Luca Del Fra

Cento giorni al Collegio Romano: dal 28 aprile scorso quando ha giurato nel- le mani del Capo dello Stato come Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Massimo Bray si è trovato a dirigere uno dei dicasteri più difficili del nostro paese. Sul suo tavolo giacevano 40 mila bollette da pagare di musei, archivi, biblioteche, depositi. Pochissimi fondi per emergenze, zero pianificazione, personale ridotto all’osso. Nervi saldi e toni calmi, Bray si è messo al lavoro. Cosa è successo da allora? «Fin dal primo giorno il governo ha messo al centro delle sue attività la cultura, quando il presidente del Consiglio Enrico Letta ha detto con chiarezza che in questo settore non ci sarebbero stati tagli. Erano parole importanti, poiché mi sono trovato di fronte ai segni di un Paese che all’apparenza non sembrava più credere nel valore della cultura». Eppure una sensibilità per la cultura in Italia c’è sempre stata: sabato sera, mal- grado le contestazioni, si è inaugurata l’area pedonale dei Fori a Roma. «Roma è uno dei luoghi simbolo della cultura, …

“Dai permessi alle pensioni ecco il welfare fai-da-te delle nuove coppie gay”, di Vera Schiavazzi

«Nessuno deve sentirsi escluso. Siamo partiti con la lotta alle discriminazioni di genere, poi ci siamo occupati di quella alle discriminazioni verso i dipendenti Glbt, tra poco sarà la volta di etnia e età». Lars Petersson, amministratore delegato di Ikea in Italia, è fiero del clima politicamente corretto che si respira nella sua azienda. E assicura che le norme in favore dei dipendenti Glbt che hanno fatto vincere agli store italiani di arredi il primo premio istituito da Parks non hanno nulla a che fare col marketing: «Vogliamo che tutti i dipendenti si sentano egualmente a loro agio. Proprio come i nostri mobili che sono per tutti». Si chiama diversity management, e un numero sempre crescente di aziende italiane lo sta adottando in uffici, negozi, fabbriche. Per aiutarle è nata una fondazione intitolata a Rosa Parks (la dirige Ivan Scalfarotto) che ha interpellato le 50 principali società italiane per conoscere atti e opinioni in merito e alla fine della ricerca ha premiato proprio Ikea e una banca, la State Street (ex Intesa Sanpaolo). Ma il …

“Miserabilia urbis a destra”, di Vittorio Emiliani

Dalla fascia tricolore ai panni del contestatore. La «notte brava» dell’ex sindaco di Roma, dimostra come in Italia sia la destra ad avere paura delle inversioni di rotta e dei cambiamenti. La Capitale è rimasta indietro. Ci sono molte cose da fare. E si può anche dissentire. Ma con civiltà, una qualità che finora è mancata e continua a mancare all’ex sindaco Alemanno. “Mirabilis urbis” è il titolo di uno dei libri fondamentali scritti su Roma da Antonio Cederna , «inventore» con Leonardo Benevolo e con Italo Insolera, del grande Parco destinato ad estendersi fra aree verdi, siti archeologici e Agro romano dai Fori ai Castelli. «Miserabilia Urbis» è il titolo che dovremmo dare alla bravata da quattro soldi dell’ex sindaco Gianni Alemanno contro la grande festa popolare organizzata dalla nuova Giunta capitolina per l’avvio di una incisiva riduzione (non chiamatela pedonalizzazione) del traffico veicolare in via dei Fori Imperiali escludendo quello privato. Si può dissentire dall’idea del grandioso Parco al quale diede una prima attuazione l’indimenticato sindaco Luigi Petroselli. Si può dissentire dai modi …

Quella maschera triste in scena a palazzo Grazioli”, di Concita De Gregorio

Non sono venuti. La prima a salire sul palco per dare un’occhiata portandosi la mano alla fronte come si fa davanti ad orizzonti di folla oceanici è Daniela Santanchè, già candidata alla vicepresidenza della Camera nel governo di larghe intese e miti pretese, oggi qui impegnata a dire che la grazia dal Quirinale deve arrivare e che lei di Napolitano non ha paura, «è un uomo come noi», che lei è pronta a fare la rivoluzione a marciare sul Colle. Già questo dettaglio indice di quanto la “manifestazione spontanea” possa impensierire il presidente del Consiglio Enrico Letta, a Napolitano caro come un figlio, circa le sorti di un governo di cui il pregiudicato Silvio Berlusconi è azionista di riferimento e Santanchè cupa cheerleader. Purtroppo non sono venuti. I 500 pullman attesi, tutto pagato per tutti, devono aver avuto un intoppo che non è solo, come dice Fabrizio Cicchitto col consueto senso delle istituzioni, l’ostinazione di «quel cretino di Marino», sindaco di Roma, a dire che la manifestazione non è stata autorizzata, che nessuno ha chiesto …