Giorno: 6 Agosto 2013

I 100 giorni di Letta: «Serve stabilità, voto ora sarebbe inutile», di Vladimiro Fruletti

Non ha nessuna intenzione di farsi logorare, come gli ha espressamente chiesto Epifani a nome di tutto il Pd, ma neppure di spingere il Paese sull’orlo del pericoloso precipizio dell’instabilità. Che il governo possa essere fatto saltare dalle mosse eversive del Pdl in difesa del proprio capo, Enrico Letta ne è perfettamente consapevole. Così come si rende conto del crescente disagio del Pd a rimanere in una convivenza forzata con una destra intenzionata ad aprire un nuovo scontro con la magistratura. E tuttavia il premier vede anche che una crisi al buio sarebbe davvero un grosso guaio per l’Italia. Perché aprirebbe le porte all’instabilità, rendendo inutili gli sforzi finora compiuti e vanificando quei primi segnali di ripresa registrati da diversi indicatori. Da una parte un’altra maggioranza forse numericamente sarebbe anche possibile, ma politicamente appare ardua visto che Grillo continua a tenere sbarrate le porte nei confronti del Pd. E dall’altra la strada dell’immediato ritorno alle urne sarebbe un rimedio forse peggiore del male. Perché con questa legge elettorale, è la convinzione di Letta (ma anche …

“Lasciate che gli stranieri vengano a noi”, di Stefano Lepri

Il governo non cade e l’agosto può trascorrere tranquillo, senza burrasche sui mercati finanziari. Però la tenue ripresa economica che si comincia a intravedere non ci porterà grande sollievo, se Enrico Letta e i suoi ministri continueranno settimana dopo settimana, mese dopo mese, ad essere paralizzati dai ricatti di una campagna elettorale permanente. La sfiducia tornerebbe a crescere, all’interno come all’estero. Non si può governare bene quando chi fa parte della maggioranza, invece di puntare su ciò che è realizzabile (in modo da rivendicare poi: «Per merito nostro sono state fatte cose buone») punta quasi soltanto su ciò che è irrealizzabile («Per colpa degli altri non si è concluso nulla»). Al di là della disordinata rissosità degli alleati-rivali, e delle loro divisioni interne, c’è un motivo di fondo per cui questo avviene. Purtroppo con una amministrazione pubblica nello stato in cui si trova, non fare è molto più facile che fare. E’ scarsa la capacità di prendere in breve tempo misure i cui risultati vengano percepiti dagli elettori. Lo vedono anche gli stranieri: alla nascita …

«Non esiste il salvacondotto deve lasciare il Parlamento», di Osvaldo Sabato

Il Pdl è a caccia di un salvacondotto parlamentare per Silvio Berlusconi. Ieri Renato Brunetta e Renato Schifani, capogruppo alla Camera e Senato, sono saliti al Quirinale per parlare con Giorgio Napolitano. «Non capisco in che cosa potrebbe consistere questo salvacondotto» commenta Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale. I legali dell’ex Cavaliere non pensano alla «grazia» bollata subito da Napolitano come «analfabetismo istituzionale», ma ad un differente atto di clemenza o al ritocco della Severino. O alla commutazione della pena da detentiva a pecuniaria. Quanto alla possibilità che Berlusconi resti senatore, dopo la condanna della Cassazione, il costituzionalista non ha dubbi: «Deve lasciare il Parlamento». Professore, la «grazia» all’ex premier è possibile? «Sul piano giuridico non è impossibile. È impensabile, perché sarebbe assurdo che si adottasse un provvedimento di questo genere all’indomani del passaggio in giudicato della sentenza di condanna e senza che sussistano quelle eccezionali ragioni umanitarie che stanno alla base dell’istituto della grazia, come ha detto la Corte Costituzionale nella sentenza n. 200 del 2006, né altre apprezzabili ragioni di interesse pubblico. …

Beni culturali, Ghizzoni “Ecco il testo della legge sulle professioni”

Chiuso il Comitato ristretto sulla proposta di legge di cui la deputata modenese è relatrice. E’ pronto il testo base della nuova legge che, modificando il Codice dei beni culturali e del paesaggio, dà riconoscimento giuridico a una vasta gamma di professionisti del settore. Oggi, infatti, si sono conclusi i lavori del Comitato ristretto, come conferma la deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni, relatrice della proposta di legge. “L’obiettivo – conferma l’on. Ghizzoni – è quello di approvare direttamente la proposta di legge in Commissione senza dover passare dall’Aula. E dare così al più presto una risposta a un mondo che, fondamentale per la tutela del nostro patrimonio artistico e culturale, fino ad ora, era confinato nell’indeterminatezza legislativa”. Ancora un passo avanti nell’iter legislativo della proposta di legge sulle professioni dei beni culturali di cui è relatrice la deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni, vicepresidente della Commissione Cultura, Scienze e Istruzione della Camera. Attorno alla proposta di legge si è costruito un clima di assenso complessivo: con questo testo, infatti, si dà riconoscimento giuridico a …

“Beppe è coerente. Gli editorialisti si rassegnino

Per una volta che Grillo è coerente, e non è fraintendibile, non sarebbe il caso di non discutere almeno su questo? A leggere i giornali di questi giorni, a metà tra il sogno o i desiderata di qualche editorialista e di alcuni parlamentari, sembrerebbe esistere da qualche parte una qualsiasi dichiarazione di anche minima apertura di Beppe Grillo a qualsiasi forma di collaborazione con il Pd. Persino a me è venuto il dubbio, e vi assicuro, sono andato a cercare, in giro, ovunque. Ma proprio non ho trovato una sola riga di un solo post o di una sua dichiarazione in cui in forma anche lieve, almeno dal 2009, Grillo abbia dimostrato non dico una «apertura politica» ma la minima intenzione di collaborazione parlamentare nell’interesse del Paese. Questa forse è l’unica notizia e novità nel panorama politico italiano, mai nessuno per così tanto tempo è stato tanto coerente e ostinato – anche sbagliando, anche andando contro il proprio elettorato e il buon senso e anche solo l’immagine dell’interesse nazionale – nel dire no a qualsiasi …

“Bimbi senza mamma e papà. L’altra faccia dei femminicidi”, di Raphael Zanotti

Marina di Massa, 28 luglio 2013. Marco Loiola, accecato dalla gelosia e da una storia che non accettava fosse finita, spara al presunto rivale lasciandolo in coma. Poi si reca al ristorante dove lavorava la moglie Cristina Biagi e la uccide. Quindi rivolge l’arma contro di sé e si suicida. Una famiglia sterminata. Restano due bambini, di 3 e di 10 anni. Soli. San Tammaro di Caserta, 20 luglio 2013: il corpo di Katia Tondi, donna di 31 anni, viene trovato in casa privo di vita. Qualcuno l’ha uccisa. Indiziato del delitto il compagno, Emilio Lavoretano. In casa, al momento del delitto, c’era anche il figlioletto di Katia, 7 mesi. Solo. Ci sono altre vittime del femminicidio. Vittime di cui quasi nessuno parla mai, travolti dall’orrore di una violenza che confonde l’amore con il possesso. Vittime che non sono sotto i riflettori, perché minorenni. Ma proprio per questo più a rischio, infilati in percorsi fatti di affidamenti, adozioni, tribunali dei minori. Che fine fanno queste vittime?, che strumenti hanno e che strumenti fornisce loro la …

“Manager Pa, il Governo impone il taglio del 25% degli stipendi”, di Gianni Trovati

Alla fine il taglio del 25% degli stipendi delle Spa pubbliche passa. A termine di una maratona durata fino a mezzanotte è arrivata infine la soluzione al nodo dei compensi dei manager pubblici: tutti quelli che non rientrano già nel tetto introdotto con il Salva-Italia (circa 300mila euro, il trattamento economico del primo presidente della Cassazione) al prossimo rinnovo si vedranno sforbiciare del 25% tutti i compensi, “a qualunque titolo determinati”. Si tratta dei manager delle società a controllo pubblico diretto o indiretto, quotate e non quotate «che emettono esclusivamente strumenti finanziari, diversi dalle azioni, quotati nei mercati regolamentati». Tra queste Eni, Enel, Finmeccanica, Ferrovie e Poste. È questo il risultato della maratona notturna promossa dalle Commissioni Affari costituzionali e bilancio del Senato, che hanno così completato l’esame del Dl del fare. Al via in Aula la discussione generale sul provvedimento che, considerate le modifiche introdotte, dopo il sì dell’Aula di Palazzo Madama dovrà tornare alla Camera per la terza lettura (è atteso in Aula a Montecitorio già domani). Regolarità tributaria, salta il Durt In …