Giorno: 23 Agosto 2013

“Siria, le verità mancanti”, di Francesco Lenci

Oggi non è affatto facile verificare se, quando, dove e da chi siano state usate armi chimiche in Siria. In questo caso più di sempre le mezze verità corrono il rischio di rendere la situazione ancora più confusa. Nello stesso tempo, rischiano di alimentare tensioni e costituire strumenti di cinica propaganda di parte. Anche se la comunità internazionale sembra unanimemente d’accordo sulla necessità di accertare la verità nel più breve tempo possibile, ad oggi nessun passo significativo e risolutivo è stato fatto. Quelle che seguono sono delle considerazioni strettamente personali che non pretendono assolutamente di dare risposte, ma che vorrebbero solo porre domande. Già il fatto che, venticinque anni dopo l’attacco con armi chimiche alla città curda di Halabja da parte dell’esercito iracheno, che provocò circa 5.000 morti, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non abbia trovato un accordo per accertare la veridicità delle accuse al regime di Bashar al-Assad di aver utilizzato gas nervino nella regione di Ghouta, a Est di Damasco, provocando almeno 1.300-1.400 morti, mi sembra di una gravità inaccettabile. Non …

“La porta chiusa del Quirinale”, di Liana Milella

Più che un’autostrada pare un viottolo di campagna, sconnesso, arduo e pieno di buche, quello su cui ormai, dall’inizio di agosto, cerca di avventurarsi il Cavaliere con la storia della grazia. Lui è convinto che sia una sorta di “atto dovuto”, che gli vada concessa solo perché si chiama Berlusconi, per via della sua storia personale e politica.MA I precedenti, le norme, la Costituzione stessa, nonché la volontà del presidente Napolitano vanno in direzione opposta alla sua. Berlusconi ha parlato direttamente con Napolitano per chiedergli la grazia? Suoi emissari lo hanno fatto? Fino a oggi la grazia è un chiacchiericcio affidato ai retroscena politici. Se ne fa un gran parlare, gli amici, i consiglieri più intimi, gli avvocati di Berlusconi ripetono da giorni che la grazia è “un atto necessario e dovuto” e che il capo dello Stato avrebbe dovuto già firmarla per l’ex premier il giorno dopo la sua condanna. Berlusconi in persona intende chiederla? Il Cavaliere non intende affatto chiederla. Per due ragioni. Ritiene che se lo facesse ciò equivarrebbe a un’ammissione di …

“Tecnopolo, imprese e start-up: pacchetto di aiuti per il rilancio”, di Francesco Dondi

Milioni di euro appoggiati sul tavolo per scommettere sul rilancio delle imprese e dell’occupazione. Una strategia che punta a trainare la ripresa, premiando chi davvero vuole – o ha le possibilità – di investire in innovazione e miglioramento della produzione. È un pacchetto multidirezionale quello messo in campo dalla Regione con un unico filo conduttore: incentivare gli imprenditori sani e coraggiosi, aprendo loro una corsia preferenziale per fare della Bassa un gioiellino proiettato verso l’economia del futuro. Lavoro e occupazione Attraverso il bando Por-Fesr, che già aveva finanziati 400 imprese regionali, sono stati trovati altri 14,9 milioni necessari a premiare chi assume: da uno a tre dipendenti il sostegno aumenta del 5%, chi va anche oltre i tre lavoratori ha un’aggiunta del 10%. Sono 38 le attività economiche della Bassa che hanno toccato con mano i soldi per un totale di 2,96 milioni. Il bando ha portato in tutta la Regione l’assunzione di circa 500 persone, di cui una quarantina nell’Area Nord. Start-up e innovazione Vale per le imprese costituite dopo il 1 gennaio 2011 …

“Semmai Barabba”, di Massimo Adinolfi

Tutto ci si può aspettare in questi giorni delicati, meno un’uscita di Angelino Alfano che dia un sostegno smaccato ai giudici della Cassazione che hanno condannato in via definitiva Silvio Berlusconi per frode fiscale. Eppure è accaduto (o quasi). Perché chiamato a riflettere sull’esempio di Cristo, Alfano non si è fatto ripetere due volte l’invito e ha detto: «l’esempio di Cristo non poteva essere più pertinente perché evidenzia l’esigenza di un giusto processo e i limiti di un giudizio popolare». Ora, vi ricordate come andò quella volta? Pilato invita la folla a scegliere fra Gesù e Barabba e la scelta cade su Barabba: il furfante è salvo e l’innocente in croce. Di qui l’acuta osservazione del vicepremier: la giustizia dell’epoca funzionava veramente male, e una bella riforma avrebbe evitato un esito così scandaloso. Orbene, veniamo al secondo processo più famoso della storia dopo quello di duemila anni fa: Berlusconi vi è stato condannato non dal giudizio popolare, ma dai giudici della Cassazione! Non solo, ma la condanna è giunta dopo tre gradi di giudizio, con …

“A testa in giù per 20 euro”, tra i nuovi schiavi bianchi del pomodoro puglise, di Giuliano Foschini

A 50 anni Antonia pensava di non dover più vedere il mondo a testa in giù. E invece, dieci anni dopo l’ultima volta, è tornata a guardare la sua vita rovesciata: le gambe divaricate, la testa che a fatica si piazza all’altezza delle ginocchia, le braccia che si stendono nella terra, le dita che intercettano i frutti rossi facendo attenzione a evitare quelli più verdi. Così Antonia è tornata a raccogliere i pomodori. «Avevo detto basta, per pochi spiccioli non posso fare la schiava. Ma non lavoravo da due mesi, né in campagna né come stiratrice. E allora questi 20 euro al giorno a casa fanno comodo. Ma non alla mia schiena». Antonia è una degli oltre 800 italiani che, testimonia la Flai-Cgil, da quest’anno sono tornati nei campi del foggiano per il lavoro più faticoso, quello peggio pagato, e per questo appaltato ormai da anni dai caporali. Agli schiavi, prima africani e poi est-europei. «Italiani non se ne vedevano da tempo: oggi invece sono almeno 800-900» spiega Daniele Calamita, segretario generale del sindacato. «Li …

Il muro del Pd: “Nessun baratto sulla giustizia”, di Rodolfo Sala

Nessuno spiraglio, il Pd fa muro. E respinge quello che Dario Franceschini definisce senza giri di parole il «baratto» proposto dal Pdl. Baratto un po’ indecente, Letta può andare avanti solo se i Democratici salveranno il Cavaliere dalla decadenza in Senato. «Alle minacce e agli ultimatum — avverte il ministro per i Rapporti con il Parlamento — basta rispondere con un principio molto semplice: non si barattano legalità e rispetto delle regole con la durata di un governo. Mai». La linea è tracciata, tutte le anime del partito si compattano e le conseguenze non possono che essere quelle annunciate ieri a Rimini da un altro ministro, il renziano Graziano Delrio: niente salvacondotti per l’uomo di Arcore condannato in via definitiva per frode fiscale, quando la vicenda arriverà alla Giunta del Senato, «il Pd voterà per la decadenza, non ci sono altre soluzioni; non si può trovare dentro la politica la soluzione a un problema giudiziario». Lo impone la legge Severino, che il Pdl vorrebbe mettere in discussione magari con l’aiuto dei partner di governo. «Non …

“Scandalosi gli abusi sugli stage dal governo più regole e controlli”, di Tania Mastrobuoni

Stabilire regole certe per gli stagisti è difficile, anzitutto per la assurda giungla di competenze che circonda la materia, come ammette il sottosegretario al Lavoro, Carlo Dell’Aringa. In parte i tirocini sono di competenza del Governo, in parte delle Regioni, che sulle linee guida concordate con l’ex ministro Elsa Fornero stanno però accumulando ritardi «gravi», osserva Dell’Aringa. L’economista ammette che gli abusi segnalati da questo giornale sono «uno scandalo», che occorre aumentare i controlli e stabilire regole per gli stagisti curriculari. E sostiene che il Governo si impegnerà, anzitutto, a censirli. Dell’Aringa, perché attorno ai tirocini si accumulano così tanti abusi? Il governo non può stabilire regole certe? «Il problema è che la Corte costituzionale boccerebbe tutto. Bocciò il tentativo di Elsa Fornero di regolamentare gli stage perché effettivamente la formazione è di competenza delle Regioni. E di recente, quando abbiamo tentato di tornare sul tema, di riproporre delle regole per i tirocinanti, le commissioni Affari costituzionali del Parlamento ci hanno avvertiti che saremmo andati incontro ad un’altra, sonora bocciatura della Consulta». Le Regioni stanno …