Giorno: 17 Agosto 2013

“Non sprecare l’occasione del governo”, di Bruno Gravagnuolo

L’Italia, il governo, il partito. E sullo sfondo l’Europa. È da queste coordinate che deve muovere ogni analisi sul «che fare» per la sinistra. Perché queste sono le circostanze selettive che ne plasmano le scelte e il cammino. E queste le grandi questioni su cui è necessario misurarsi. Senza trincerarsi dietro comodi stati di necessità, che fungano da alibi per non scegliere o navigare a vista. E allora l’Italia e il governo del Paese. Nasce quest’ultimo da un’impasse, alla quale è tempo di dedicare un’analisi circostanziata. Dai limiti di programma – nazionale e continentale – alle debolezze di comunicazione, all’idea di aver avuto la vittoria in tasca. Ma nella stretta in cui siamo e confortati dalle amministrative, questo governo, oltre che l’unico consentito, resta un’occasione importante per conseguire alcuni obiettivi di fondo. Innanzitutto portare il Paese fuori dalle secche della crisi economica e metterlo al riparo dai ricatti dei mercati finanziari. Dunque, risanamento e redistribuzione. Semplificazione burocratica e taglio degli sprechi, moltiplicati dalla proliferazione dei centri di spesa. Una grande operazione di riallocazione delle risorse. …

“Il premier: ora misure per le imprese. Varrà la pena di investire in Italia”, di M. Antonietta Calabrò

Letta annuncia il decreto «Fare 2». «L’Europa non può essere solo sacrifici». «Dobbiamo, prima di tutto, avere maggiore fiducia in noi stessi. Uscire da quella cappa di sottovalutazione, autolesionismo, che troppo spesso ci toglie ossigeno. Dimostrare all’Europa e al mondo che non c’è più bisogno che ci si dica di fare i “compiti a casa”. I sacrifici li abbiamo fatti e li stiamo facendo non perché ci sia qualcuno ad imporceli, ma perché siamo un Paese adulto che vuole ricominciare a costruire il futuro dei propri figli. L’Italia può farcela: questo è il messaggio». Intervistato dal Sussidiario.net, il premier Enrico Letta anticipa le linee guida dell’intervento che pronuncerà domani per l’apertura del Meeting di Rimini. Dopo una pausa estiva-lampo, 5 giorni con figli e famiglia a Pisa, la prima uscita pubblica di Letta sarà al dibattito su «Un’Europa unita, dall’Atlantico agli Urali» che inaugurerà il tradizionale appuntamento di Comunione e Liberazione. Discorso incentrato sull’inevitabilità del nostro ruolo in Europa, ma in un Europa che «sia veramente l’Europa dei popoli» e «non del rigore e basta». …

“Il dilemma della diplomazia occidentale”, di Pasquale Ferrara*

Sarebbe ingeneroso, oltre che scorretto, imputare quanto accade in Egitto e – nonostante le profonde differenze – in Siria e Tunisia a una mancanza di attenzione del mondo euro-occidentale. Con le rivoluzioni arabe si è innescato in Nord Africa un processo sociale e politico che nessuno sembra davvero in grado di prevedere o controllare. Non lo controllano le piazze, ma non lo controllano nemmeno le piazzeforti. Quando un esercito interviene con metodi pseudo-militari contro la propria popolazione, è un segno non solo di debolezza, ma anche della mancanza di una strategia di medio-lungo termine, al di là della conservazione del potere. Sarebbe tuttavia altrettanto fuorviante sostenere che la comunità internazionale ha davvero fatto tutto quanto era politicamente in suo potere per sostenere le transizioni con massicce iniezioni di fiducia e apertura di credito. Investire politicamente in Paesi che tentato d trovare una propria strada alla democrazia è sempre rischioso, ma c’è da chiedersi se non sia più rischioso non farlo. La prudenza se non il sospetto hanno dominato in larga misura l’atteggiamento dell’Occidente nei confronti …

“A fine anno 3,5 milioni di disoccupati”, di Massimo Franchi

I segnali di ripresa ci sono, ma non sul fronte occupazione. Anzi. A fine anno, secondo la Cna, sarà sfondata la quota di 3,5 milioni di disoccupati con un aumento di ben 400mi1a posti di lavoro in meno rispetto agli ultimi dati di giugno. La confederazione dell’artigianato e della piccola e media impresa dunque non vede la ormai celeberrima «luce in fondo al tunnel». Il suo Centro studi, elaborando i dati sulle richieste di ore di cassa integrazione, parla apertamente di «allarme rosso» perché l’Italia ha raggiunto il picco più basso nel numero degli occupati: i 22,5 milioni circa di fine giugno sono il valore più basso del nuovo secolo con una emorragia di ben 407mi1a unità rispetto allo stesso periodo del 2012, che equivalgono all’1,8% in meno. ALLARME CNA Situazione difficile specie per i settori dell’industria e delle costruzioni. Sono loro ad aver «sofferto la crisi degli ultimi cinque anni», ma «risultano anche in questa fase i settori più esposti al rischio di ulteriori emorragie occupazionali, presentando entrambi incrementi consistenti delle ore autorizzate (+6,4% …

“Crescono solo le facoltà tecniche atenei impoveriti da 5 anni di recessione”, di Agnese Ananasso

La crisi economica forse sta per allentare la morsa sull’Italia, ma restano sul campo gli effetti devastanti della più pesante recessione del dopoguerra per il nostro Paese. Rovine che non risparmiano l’università e le prospettive dei giovani e delle loro famiglie. Un percorso sempre più lungo e costoso, tra corsi di perfezionamento e master, e sempre meno propedeutico ad un posto di lavoro stabile. Datagiovani ha elaborato per Repubblica i numeri del Miur, mettendo a confronto l’anno accademico appena terminato con quello pre-crisi del 2007/2008 (per intenderci, i mesi dello scandalo subprime e del crac Lehman Brothers. L’inizio della fine). In 5 anni si sono registrate 38.340 immatricolazioni in meno, pari a una flessione del 12,5%, più evidente nel Mezzogiorno dove 24mila ragazzi hanno rinunciato a rincorrere la laurea. Considerando solo Sud e Isole le iscrizioni sono diminuite del 20%, mentre al Nord si parla di cifre più contenute, nell’ordine del 5%. La maglia nera spetta alla Sardegna (—23%) mentre limitano i danni Lombardia (—2,8%), Veneto ed Emilia Romagna (entrambe a — 4% circa). Ma …

“Gli aereoplanini di Silvio”, di Filippo Ceccarelli

Il mezzo è dunque il messaggio, e sulla coda dei bimotori Aertraining il prodotto commerciale Berlusconi, invero al momento messo piuttosto maluccio, svolazza e insieme incombe sull’orizzonte degli stabilimenti balneari. DAL Twiga, in prudente caffettano bianco, Santanché fotografa il velivolo che si perde tra cielo e mare: “Forza Italia, Forza Silvio”. Con la consueta fantasia il Pd risponde volantinando tra gli ombrelloni, ma da Filadelfia, in Calabria, si deve pur segnalare l’iniziativa di un circolo democratico che ha fatto decollare un Piper recante l’amena scritta: “GraziaUnCazzo”. Mentre i grillini, forse paventando di restare indietro nella ricorsa, invocano i bagnanti affinché al passaggio degli apparecchi si uniscano in lunghe catene umane oppure disegnino sull’arenile delle enormi V, “che sta per quel che volete” ammicca su Facebook l’ineffabile Crimi. In questo senso esiste già una foto, ma non si capisce se si tratta di un fotomontaggio. Ciò detto, e più in generale, il sospetto è che la campagna aeronautica di mezza estate e la pretesa guerra delle spiagge segnino un altro triste passaggio verso la megalomania invasiva …

“Stalking, nell’abisso delle 10mila denunce”, di Adriana Comaschi

Il Viminale ha appena diffuso i dati sui femminicidi (è donna il 30% delle vitti- me) e sulle denunce per stalking nell’ultimo anno (quasi 10mila), e già la cronaca incalza le statistiche, le sopravanza. In un crescendo che forse sollecita qualche riflessione sull’operatività dell’ultimo decreto del governo in materia, che la Camera – presente la presidente Laura Boldrini – incardinerà a breve, martedì 20, con immancabile polemica del Movimento 5 stelle («è un mero adempimento, nessuna riapertura dei lavori, si convochi invece la capogruppo» attacca Roberto Fico). «Bene la diffusione dei dati da parte del ministero – osserva ad esempio Angela Romanin della Casa delle donne per non subire violenza di Bologna – ma dobbiamo chiederci cosa succede dopo le denunce». Solo nelle ultime ore si registrano tre storie di ‘ordinaria’ violenza contro le donne – mentre a Genova viene indagato l’ex marito della donna sfregiata con l’acido lunedì. A Napoli finisce a Poggioreale Gianfranco Masullo, 41 anni, per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Una richiesta di aiuto al 112 mette fine – fino …