Giorno: 7 Agosto 2013

«Il Cavaliere deve fare un passo indietro. L’esecutivo? Prima di tutto c’è la legalità», di Monica Guerzoni

Non c’è alcuna strada, alcuna via di uscita per Berlusconi se non il rispetto e l’applicazione della sentenza. Anche se il prezzo da pagare fosse la fine delle larghe intese. Guglielmo Epifani non è disposto a trattare. Per il segretario del Pd le regole della democrazia vengono prima del destino dei singoli: «La legge è uguale per tutti». Il Pdl chiede agibilità politica per il leader. «Non vedo altra possibilità che prendere atto della sentenza e degli effetti che produce, non ci sono strade ed è anche sbagliato cercarle. Ho preferito usare l’arma della chiarezza prendendomi qualche insulto di troppo, ma con tutto il rispetto che si deve alla storia e ai problemi e spesso anche ai drammi di una parte politica, le sentenze vanno rispettate ed eseguite. Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, per quanto possa essere dura. In qualsiasi ordinamento democratico il principio di legalità non può mai essere discusso». Il Pdl non mollerà il leader al suo destino. «Gira un video di Berlusconi giovane che dice che, quando uno fosse …

«Ora basta propaganda, pensiamo tutti al Paese», di Arturo Celletti

L’Imu non è, non può essere, una priorità. E mettere in campo 4 miliardi ogni anno per eliminare l`imposta sulla prima casa è un errore, un imperdonabile errore di politica economica». Matteo Colaninno, responsabile economico del Pd, sospira e va avanti, mettendo il Pdl sul banco degli imputati: «…Sì, un errore. Lo dico io, lo dice il Pd, ma lo dicono anche Confindustria, sindacati, imprenditori, Fondo monetario. Tutte le persone di buon senso sanno che il dibattito sull`Imu è scadente e scaduto.» Che vuole dire? Che l`Imu è solo una bandierina mediatica agitata da mesi dal Pdl. Che sull`Imu si è fatto per troppo tempo solo propaganda». Il premier Letta ha però preso un impegno e il Pdl ha votato la fiducia tenendo conto delle sue assicurazioni sull`Imu. È vero e troveremo una soluzione, ma necessariamente l`approdo dovrà essere diverso dai singoli punti di partenza delle singole forze politiche. Il Pdl dovrà fare delle rinunce, dovrà accettare dei compromessi, dovrà pensare al Paese e alle sue sofferenze. E, alla fine, il premier e il ministro …

“Il rapporto, l’acqua italiana mai così cara (e un terzo si perde nelle tubature)”, di Antonio Ricchio

L’acqua che sgorga dai rubinetti italiani è sempre più cara. Negli ultimi sei anni le tariffe sono aumentate del 33%. Lo certifica l’indagine annuale realizzata dall’osservatorio prezzi e tariffe di «Cittadinanzattiva», che ha raccolto e messo assieme i dati (relativi al 2012) di tutti i capoluoghi di provincia. Viene fuori che le spese (rispetto alle cifre del 2007) sono raddoppiate o quasi a Benevento (+100%), Viterbo (+92,7%), Carrara (+93,4%) e più che raddoppiate a Reggio Calabria (+164,5%) e Lecco (+126%). In altre 35 città gli incrementi hanno superato il 40%. Aumenti consistenti si sono registrati anche nel raffronto tra il 2012 e l’anno precedente: i costi sono cresciuti, in media, su base nazionale, del 6,9%, con oltre 80 città che hanno visto le tariffe ritoccate all’insù. I numeri si riferiscono al servizio idrico integrato per uso domestico: acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione e quota fissa (o ex nolo contatori). Acqua: spese a confrontoAcqua: spese a confronto Il caro bollette viaggia più spedito al Centro (+47,1% rispetto al 2007, +9% sul dato del 2011). …

“Isee più attento alle famiglie numerose”, di Matteo Prioschi

Il Governo recepirà le richieste delle commissioni per favorire i nuclei con più figli e i disabili. Il viceministro Guerra: il testo definitivo pronto in poche settimane Debutto a gennaio per il nuovo strumento. Via libera con osservazioni da parte del Parlamento al nuovo riccometro. Ieri le commissioni riunite Finanze e Affari sociali della Camera hanno dato parere positivo, dopo quello giunto il 1° agosto dalle commissioni Finanze e Lavoro del Senato, allo schema di decreto del presidente del Consiglio dei ministri che aggiorna profondamente l’indicatore della situazione economica equivalente. Ora il testo dovrà tornare al Consiglio dei ministri per il via libera finale e l’applicazione che potrebbe avvenire a gennaio. Alcune delle osservazioni sono condivise da entrambi i rami del Parlamento. In particolare si chiede che siano escluse dal campo di applicazione dell’Isee le prestazioni assicurate dal sistema previdenziale e da quello sanitario. Suscita perplessità, inoltre, il meccanismo previsto per il trattamento delle persone disabili e non autosufficienti in quanto, in presenza di un reddito dell’interessato molto basso o nullo ma con beni patrimoniali, …

“Gli italiani all’estero e la lezione di Marcinelle”, di Eugenio Marino

Il disastro di Marcinelle, di cui ricorre oggi il 57° anniversario (262 minatori morti, 136 italiani), dovrebbe essere l’occasione per ragionare, senza retorica, sugli italiani all’estero di oggi e sulla politica dell’Italia verso i suoi cittadini nel mondo. Vorrei partire da una doppia ferita che oggi come ieri incide la carne dei nostri migranti: da un lato lo sfruttamento e l’esclusione subiti nei Paesi ospiti, dall’altro l’abbandono da parte della Madrepatria. Ferite mai sanate che segnano le vite di tutti i migranti, come dimostra oggi la condizione degli immigrati in Italia. Certo l’emigrazione cambia nei numeri e nella qualità. Ai vecchi emigrati, operai o pensionati delle miniere e dei cantieri, si sono aggiunti i nuovi: ricercatori, ristoratori, tecnici specializzati e persino imprenditori. Questo mondo – circa 4 milioni mezzo di cittadini e 60 milioni di discendenti – aspetta risposte dallo Stato italiano e dal politica che troppo spesso rivela una totale assenza di strategia quando non un vero e proprio disinteresse nei confronti di questa realtà. La scelta dei tagli lineari, adottata negli ultimi anni, …

“Non esistono salvancondotti”, di Federica Fantozzi

La sentenza andrà eseguita. Anche il Pdl inizia a comprendere che non esistono immunità capaci di garantire una «agibilità politica» al Cavaliere. La risposta politica di Berlusconi è la candidatura della figlia Marina. Intanto Napolitano chiede che non ci siano intrusioni nella sfera del presidente. Il tormentone dell’estate è già coniato: garantire l’«agibilità politica» di Silvio Berlusconi. Espressione pudica con cui si tenta di veicolare l’estrema delle forzature: lasciare libertà personale e diritto di elettorato passivo a un leader politico condannato in via definitiva, del quale la camera di competenza (il Senato) sta per sancire la decadenza da parlamentare, e che a prescindere dall’interdizione dai pubblici uffici (comminata come pena accessoria del- la condanna a 4 anni e che la Corte d’Appello ricalcolerà nei prossimi mesi) è già incandidabile in base alla legge Severino-Monti. Già: come garantirne l’agibilità politica allora? La risposta è: in nessun modo. E il Pdl lo sa. Al punto che, al di là dei proclami di falchi e pitonesse, in trentasei ore tutto è rientrato nei ranghi: il Cavaliere, come sempre …