Giorno: 4 Luglio 2014

"Reggi: «I cantieri ci sono rispetteremo gli impegni»", di Cinzia Lucchelli

Il sottosegretario Roberto Reggi assicura il rispetto dei tempi del piano di edilizia scolastica annunciato dal governo Renzi: «I cantieri sono già aperti in 404 Comuni, partiremo con gli interventi d’emergenza». Il premier ha promesso scuole belle, sicure, nuove. Ma quali cantieri sono stati aperti? «Alcuni sono già partiti. Si tratta di quelli sbloccati dal governo con l’esclusione dal Patto di stabilità di 404 Comuni: tutti quelli che avevano risposto all’appello lanciato da Matteo Renzi di segnalare le priorità di intervento su una struttura scolastica ed avevano le risorse sufficienti per pagare. Il valore di questi lavori è di un milione di euro ciascuno, in tutto 400 milioni. Si tratta di nuove costruzioni o lavori di manutenzione straordinaria che partono subito o sono già in corso e si concludono. Ad Aiello del Sabato, in provincia di Avellino, ad esempio, con 535mila euro consentiamo a una materna che vale 3 milioni di essere inaugurata a settembre». Il Cipe ha appena assegnato 510 milioni di euro alla scuola. In questo caso quale è l’iter e quali i …

"Lavoratrici madri, ecco alcune cose che dovete sapere", di Teresa Bellanova*

Qualche giorno fa la rievazioe periodica dell’Istat su occupati è tornata ad accendere i rifettori sullo stato del mercato del lavoro nel nostro Paese, e in particolare sulle donne. Puurtroppo, ancora, nessuna novità: le donne faticano a essere presenti nel mercato del lavoro, scontano difficoltà diverse e di diversa natura, dai differenziali retributivi, al tetto di cristallo, alle illegalità perpetrate utilizzando il vergognoso strumento della firma delle dimissioni in bianco. Su queste ultime il Parlamento si è espresso in maniera forte proprio di recente, approvando una legge moderna e avanzata. Tuttavia, più spesso e più semplicemente parliamo di carenza di politiche e di servizi alle famiglie e all’infanzia, che comporta l’impossibilità per le donne, in particolare per le madri, di tenere insieme lavoro e vita privata. È un Paese paradossale, il nostro, nel quale grande importanza si attribuisce al ruolo della famiglia nella società, e giustamente, e si rischia poi di trascurare i modi e gli strumenti con i quali questo ruolo può essere sostenuto. Un Paese nel quale il 22% delle donne occupate in …

"Il topolino parlante", di Massimo Gramellini

«Il giorno della chiusura dei giornali si avvicina», esulta Grillo sul suo blog. La visione di macerie, per ora solo immaginarie, esercita sempre su di lui un effetto afrodisiaco. «Ci resterà comunque Topolino», conclude, gettando nel panico l’incolpevole ratto. Quando tutti i giornali saranno stati sepolti senza funerale e il fumetto di Walt Disney si aggirerà malinconico nelle rastrelliere dei supermercati (le edicole nel frattempo saranno state dichiarate fuorilegge), Topolino sarà costretto a reggere da solo l’urto della rabbia barbuta. Verrà messo alla gogna sul blog come «giornalista del giorno» nei giorni pari (in quelli dispari Pippo), accusato di appartenere a una multinazionale, dileggiato per l’eccessivo spazio concesso al Pdl di Paperone e al Pdmenoelle di Paperino, senza contare le giovani marmotte renziane Qui Quo Qua e l’odioso protettore dei poteri forti, commissario Basettoni.     Qualche volta ci vorrebbe Archimede Pitagorico per penetrare nel cervello a forma di bile del brontosauro pentastelluto. I giornali vanno chiusi, e va bene. Ma anche la tv, «che ci ha tolto voti perché ha omologato i nostri parlamentari …

"Matteo: l’Europa non è dei banchieri", di Alberto D'Argenio

L’EUROPA non è dei banchieri tedeschi, l’Europa è dei cittadini europei». Il premier Matteo Renzi legge con disappunto l’attacco che gli riserva il potente presidente della Bundesbank Jens Weidmann. Ma non perde le proprie certezze. MA IL premier non perde la calma. «Bene bene, questo è un ottimo segnale, se pensano di farci paura lo vedranno, hanno sbagliato governo ». Però al secondo giorno consecutivo di attacchi tedeschi all’Italia – mercoledì era stato il capogruppo del Ppe a Strasburgo Manfred Weber – a Palazzo Chigi rifiutano di parlare di incidente tra Roma e Berlino. Già, perché la convinzione di Renzi e del suo staff è che né Weidman, né Weber, né Schaeuble rappresentino la linea della Germania. «In Germania decide la Merkel e la linea della Cancelliera è un’altra». Il governo italiano non perde il sangue freddo nella battaglia per ottenere maggiore flessibilità sui conti in cambio di riforme. D’altra parte, ricordano tutti come un mantra, «Roma non chiede di cambiare il Patto di stabilità, ma di interpretarlo in modo più elastico per far ripartire …

"Tendenze elettorali, il ritorno alla volatilità del voto", di Paolo Natale

Gli elettori si sentono perduti, perdono il senso della partecipazione elettorale, cercano di sperimentare nuovi percorsi che non li convincono. Fanno dei tentativi, in un senso o nell’altro. Monti, Grillo, Renzi, Salvini Ha fatto bene Ilvo Diamanti (Repubblica del 30 giugno) ad accostare il tifo calcistico alle appartenenze politiche. Ma l’ha fatto in maniera impropria: giustapponendoli, anziché affiancarli. Perché sempre di tifo si tratta, o meglio, di identificazione collettiva, in entrambe le situazioni. La storia elettorale del nostro paese è vissuta per parecchi decenni di intense contrapposizioni, di radici sub-culturali che sfociavano poi, nel segreto dell’urna, in un classico voto di appartenenza. L’identificazione con il partito era forte, riempiva la vita, ne era una parte fondamentale: non si poteva fare a meno di votare Pci, o Dc, perché quella era la manifestazione della propria personalità, della propria visione del mondo. Un mondo fatto di solidarietà con i propri simili, di forte identificazione in un progetto di vita e di relazioni con gli altri, di una forte credenza in un certo tipo di società. Dalla culla …

"Renzi, la stampa europea gli crede", di Raffaella Cascioli

Il ciclone Renzi nei media europei. Nuovo round con i tedeschi previsto per l’autunno quando saranno revisionati i patti di riforma dei bilanci. A Juncker gli italiani proveranno a strappare un impegno sugli investimenti. In Europa è Renzimania. Un ciclone che si è abbattuto su Bruxelles. Svegliando il vecchio continente, lanciando una nuova Odissea europea, sfidando a recuperare l’anima dell’Europa. Il giorno dopo l’esordio del premier italiano davanti all’Europarlamento in occasione della presentazione del semestre di presidenza Ue dell’Italia, Renzi campeggia sulle pagine dei principali quotidiani europei (ma non solo) che tra apprezzamenti e critiche scoprono un nuovo protagonista della scena europea. Se i toni più entusiastici emergono da una lettura dei principali quotidiani francesi (da Le Figaro a Le Monde passando per Liberation), sono i giornali tedeschi – e non poteva essere diversamente visto lo scontro avuto dal premier italiano con il tedesco Manfred Weber, capogruppo Ppe nel parlamento europeo – ad usare il chiaroscuro nel dipingere Renzi. E così la Sueddeutsche Zeitung, che solo qualche giorno fa aveva dedicato un lusinghiero articolo al …