Giorno: 20 Luglio 2014

"Una palestra per l'interattività", di Giunio Luzzatto

Nessuno osa affermare esplicitamente che non occorre affrontare il tema di una presenza forte della Educazione civica nel sistema scolastico. Chi lo affronta connette quasi sempre tale esigenza all’individuazione di una specifica “materia” alla quale l’Educazione civica deve connettersi; la materia individuata nelle diverse proposte è però una sempre diversa, e nulla accade in concreto anche (certo, non solo) proprio per questo. Vi sono ottimi motivi per i collegamenti con la filosofia e con la storia (interventi di Armando Massarenti e di Roberto Balzani). Ma altri collegamenti, come poco oltre cercherò di argomentare, sono altrettanto validi, sicché credo che l’approccio debba investire alcune questioni preliminari. Questione prima, e fondamentale: nel parlare delle competenze da fornire, dobbiamo riferirci solo ai ragazzi, o prima ancora agli insegnanti? Ho avuto occasione, quando era in attività la Scuola di Specializzazione Ssis per la loro formazione, di verificare le loro informazioni sulla Costituzione, cioè sul quadro istituzionale entro cui la scuola italiana opera; si trattava di laureati intenzionati a divenire insegnanti, ma l’indagine compiuta mostrava impressionanti carenze sugli aspetti più …

"La vera storia dell'Asinara. Falcone e Borsellino sull’isola bunker", di Attilio Bolzoni

Nell’agosto del 1985 Falcone e Borsellino, minacciati dalla mafia, vennero costretti all’esilio con le famiglie sull’isola del Diavolo. E anche per loro quel paradiso fu un inferno Nel giardino di una villa sul mare è appena cominciata una festa. Sguardi, ragazze abbronzate che ballano. Dietro una siepe si muove un’ombra, poi un’altra ombra è già sul sentiero che porta alla spiaggia. Sono carabinieri in tuta mimetica, come in guerra. Non c’è più musica e non c’è più festa, solo silenzio. Un giovane capitano si avvicina a un uomo, che in mano ha ancora una coppa di vino bianco: «Dottore, lei i suoi familiari dovete fare le valigie: ho l’ordine di portarvi immediatamente in aeroporto per trasferirvi tutti in un luogo segreto. Non chiedetemi dove perché non lo so». Si volta e gli mostra il blindato, metà jeep e metà carro armato. Butta fumo, ha i motori accesi, è pronto a partire. Tutti i ragazzi se ne sono andati, la villa è vuota, in mezzo al giardino è rimasto solo lui, il “dottore”, Paolo Emanuele Borsellino, …

"Uccisi dal gas e calpestati la strage infinita dei migranti", di Francesco Viviano

I cadaveri erano 21, li ho contati uno ad uno, tutti accatastati, uno sopra l’altro, molti erano nudi. C’erano corpi insanguinati con delle visibili ferite da taglio e dei lividi: sono stati uccisi mentre tentavano di uscire da quella trappola infernale, come hanno raccontato i sopravvissuti». IL MARESCIALLO capo Giuseppe Palmisano, comandante della motovedetta CP319, ha gli occhi gonfi. È spossato dalla lunga traversata a oltre 30 nodi all’ora per raggiungere venerdì sera quel barcone che stava affondando. Non riesce a trattenere commozione e tristezza. «Quando sono arrivato sull’“obiettivo” con i miei colleghi e con l’altra motovedetta sono salito a bordo del barcone e sapevo già quello che avrei trovato: un vero e proprio camposanto appena galleggiante. Sono entrato dentro la stiva perché alcuni dei superstiti ci avevano detto che c’erano altre persone, forse vive, forse morte. Non è stato facile camminare su quei cadaveri. Poi però da quel groviglio di morte si è mossa una mano, qualcuno con quel gesto ci chiedeva aiuto e ci ha fatto sapere che era vivo. Gli ho toccato …

"Ruby, la verità di una biografia", di Francesco Merlo

Rendo esplicita la cosa più indecentemente berlusconiana che ho letto e ascoltato e cioè che “l’amor nostro” (così lo chiama il Foglio) è stato assolto e dunque Repubblica… è stata condannata. Al contrario, un indecente assolto rimane un indecente. E non è certo al potere giudiziario ma ai lettori che in questi anni Repubblica ha raccontato l’indecenza di quella parodia di don Giovanni al governo. NON era il reato penale che cercavamo quando denunziavamo l’oscenità dei pezzi di Stato con cui l’allora presidente del Consiglio pagava prima i suoi piaceri sessuali e poi le spese degli imbrogli che da quei piaceri derivavano. E abbiamo descritto con malinconia, stupore e spesso con pietà l’universo dei ricottari parassiti — quanti giornalisti di fama! — che slurpando lo servivano nell’alcova. Non pensavamo mai ai carabinieri ma qualche volta agli infermieri quando scoprivamo che la consigliera regionale che lui aveva fatto eleggere era l’avvenente mezzana che gli “briffava” le prostitute disprezzandolo in segreto con l’appellativo “culo flaccido”. E ci pareva che illustrassero benissimo il potere italiano e non il …

"Bicameralismo perfetto, anomalia italiana", di Roberto D'Alimonte

Capita spesso nel nostro paese che si discuta di massimi sistemi senza alcun riferimento fattuale. È il caso del dibattito sulla riforma del Senato e in particolare sul nodo della elezione diretta o indiretta dei futuri senatori. Per i critici della riforma elezione popolare e democrazia sono sinonimi. Una seconda camera eletta dai consiglieri regionali, come previsto dal disegno di legge governativo, e non dai cittadini, sarebbe una istituzione sostanzialmente non democratica. Questo è un argomento privo di ogni fondamento empirico. Tanto per cominciare la maggioranza dei paesi della Unione europea (15 su 28) non hanno una seconda camera. In altre parole sono sistemi parlamentari monocamerali. Tra i 13 paesi che hanno una seconda camera solo in 5 paesi i suoi membri sono eletti direttamente dai cittadini. In Spagna, tra l’altro, una parte dei membri sono designati dalle Comunità autonome. Tra questi 5 paesi solo in Italia, Polonia e Romania si può dire che la seconda camera abbia dei poteri legislativi rilevanti. E solo l’Italia ha un sistema parlamentare in cui il Senato ha esattamente …

"La riforma (e le obiezioni) ai raggi X", di Marco Bresolin

Domani inizieranno le votazioni sul ddl che modifica la Costituzione. I tempi stringono e restano molte resistenze: avrà l’ok entro la pausa estiva? Si riparte domani, con le prime votazioni sul disegno di legge sulle Riforme licenziato dalla commissione Affari Costituzionali (che ha apportato modifiche significative al testo del governo). In Senato gli emendamenti arrivati sono quasi ottomila e la prima sfida, dunque, è contro il tempo. La maggioranza vuole fare presto e chiudere la partita nel giro di un paio di settimane, anche perché si rischia un ingorgo con altri decreti in scadenza che devono essere approvati. Ma non sarà semplice. Il perché sta scritto (anche) nel Mattinale di Forza Italia, che chiede più «serenità». Al di là del termine tanto caro a Renzi (e un po’ meno a Letta), il messaggio che arriva dal centrodestra è chiaro: il Patto del Nazareno resta in piedi, ma «dobbiamo considerare senza ansie il merito di emendamenti e proposte migliorative. Non è ammesso alcun tipo di frettolosità sudamericana, né contingentamento di tempi, né ghigliottine». Poi ci sono …

"Lavoro, 140mila a rischio. L’economia resta al palo", di Giuseppe Caruso

La crisi non è finita. A confermare quello che la maggior parte degli italiani sente sulla propria pelle, dai salari al ribasso al lavoro che non c’è, arrivano una serie di dati che fotografano le difficoltà dell’Italia. UN’ECONOMIA FERMA Bankitalia ieri ha reso noto che il 2014 dovrebbe far segnare una crescita limitata del prodotto interno lordo allo 0,2%, in netto calo rispetto alle stime dell’Istat (+0,6%), che già peraltro abbassavano i dati previsti dal governo (0,8%).Acreare questa situazione concorrono diversi fattori, quali la produzione industriale che ristagna ed i miglioramenti ancora troppo timidi che arrivano dai consumi delle famiglie, dagli investimenti e dalle condizioni del credito. Un risultato deludente, se si pensa che la stessa Bankitalia, nel Bollettino di gennaio, aveva pronosticato una crescita dello 0,7%. I numeri diffusi ieri erano stati in qualche modo anticipati il giorno prima dalle parole dell’Economia, Pier Carlo Padoan: «Per la crescita purtroppo non esistono scorciatoie e la situazione resta molto critica. Prevediamo una crescita debole ed una disoccupazione ancora elevata per tutto il 2014». Secondo Bankitalia tuttavia …